Usura: Eurispes, colpite il 12% delle famiglie , UNC: percentuale doppia rispetto ai poveri assoluti, 6,1% | “Dati drammatici, i riflettori vanno riaccesi” dichiara Dona, di Unione Nazionale Consumatori

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“Il Rapporto sull’usura dell’Eurispes contiene dati a dir poco drammatici. Il fatto che il 12% delle famiglie si è dovuto rivolgere nel corso dell’ultimo anno a soggetti privati estranei per poter ottenere un prestito dimostra che questo fenomeno criminoso sta sempre più dilagando e che non si è fatto abbastanza per contenerlo.

Per questo vanno riaccesi i riflettori. Non si può parlare di usura solo quando le forze dell’ordine arrestano qualche personaggio noto. La crisi economica, l’indebitamento delle famiglie, le difficoltà del settore bancario, hanno aggravato una situazione già compromessa, per la quale non basta la repressione” dichiara Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Chiediamo un vero Piano nazionale contro la povertà. Il fatto che il 12% delle famiglie ricorra all’usura, a fronte di una percentuale ufficiale Istat di poveri assoluti del 6,1%, ossia della metà, dimostra che non basta occuparsi, come intende fare il Governo, di chi ha un reddito Isee inferiore a 3000 euro o delle famiglie che hanno un figlio minorenne o disabile.

Stanziare 1,5 miliardi per il 2017 è una goccia nel mare. Occorre una riforma complessiva della tassazione per evitare che si debba ricorrere ad un prestito per pagare le bolletta della luce e dell’acqua o le spese mediche” prosegue Dona.

Secondo i dati Eurispes di oggi, il 19,8% delle famiglie,ha chiesto un prestito in banca per pagare spese mediche mentre il 34,3% ha problemi ad affrontarle.
“Sono percentuali non degne di un Paese civile che ha un servizio sanitario nazionale” conclude Dona.