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Cuneo – Il Pd provinciale sostiene la Manassero come sindaco, Gigi Garelli: “Perplesso e curioso”| Il consigliere di minoranza commenta la vicenda: “Lo stesso partito che in Provincia appoggia Borgna, come può a livello cittadino togliergli la fiducia?”

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Il Pd provinciale sostiene la candidatura a sindaco di Cuneo della senatrice Patrizia Manassero in vista delle elezioni comunali del prossimo anno? Al consigliere comunale di minoranza Gigi Garelli qualcosa non torna. “Intanto, leggendo il comunicato mi sembra di capire che non sia ancora tutto compiuto – spiega -, perché il Pd fa un triplo salto carpiato, diendo che sostiene la disponibilità alla candidatura di Manassero: cosa significa la disponibilità alla candidatura? O la si sostiene, la candidatura, o no”.

 

Lei ha avanzato diverse perplessità su questa presa di posizione da parte della segreteria provinciale del Pd. Perché?

“Sì, ho una perplessità, tutta politica: mi chiedo come sia possibile che questo partito, che a livello provinciale sostiene Borgna e il suo progetto politico di presidente della Provincia, contemporaneamente a livello cittadino non dia più fiducia a questa stessa persona. Questo, a mio avviso, è qualcosa che i cittadini devono capire. Perché la cosa funziona se si fanno delle acrobazie politiche, dell’alchimia politica, se la politica è spartizione del potere. Ma se la politica è occuparsi della cura e della gestione del territorio con programmi, linee di azione e prospettive a lungo termine, allora come è possibile una cosa del genere?”.

 

Qual è la risposta che si dà lei a questa domanda?

“Penso che il Pd in questo momento sia un partito che non ha come prima preoccupazione quella di curare e di fare progetti per il territorio, ma da un po’ di tempo a questa parte è preoccupato soprattutto di gestire il potere. Lo si è visto con la questione della Fondazione Crc, perché la vita politica cuneese è stata inchiodata per un anno intero in attesa delle nomine; lo si dimostra ulteriormente in questo momento. Ma ci tengo a precisare una cosa: non sto dicendo che nel partito nessuno si curi di queste cose, perché nel Pd c’è gente onestissima, con cui io ho lavorato nelle scorse elezioni, anche se, appena si è perso, in realtà parte del partito ha immediatamente cambiato registro nei miei confronti. Diciamo che in questo momento la parte del Pd che ha a cuore le sorti del territorio è minoritaria”.

 

Viste queste premesse, quali scenari politici prevede per la città di Cuneo?

“Per prima cosa, come dicevo prima, non è ancora tutto compiuto. E poi non so, staremo a vedere. Sono curioso di vedere come si posizioneranno quelli che nel Pd, fino a ieri, hanno sostenuto che Borgna è il miglior candidato possibile. Non lo so proprio, ma non mi stupirò più di niente, perché in questi 4 anni in Consiglio ho visto di tutto e di più da parte di consiglieri di altre liste civiche, con tutti gli spostamenti che ci sono stati. Però sono curioso, perché se nei confronti del Pd il mio discorso è prettamente politico, qui invece la mia è proprio curiosità di vedere come si comporteranno queste persone. Stiamo parlando di persone che quando hanno parlato di me hanno sempre usato toni arroganti e prepotenti, per cui questa volta sono io che li guardo compiaciuto per vedere come riusciranno a fare il salto mortale. Anche perché è vero che rimarrò sulla scena per una presenza politica, ma non sarò più candidato alle elezioni, quindi per una volta posso permettermi di guardare stando alla finestra”.

 

Come vedrebbe la figura di Patrizia Manassero come sindaco?

“Riconosco che è una persona degna, io l’avevo addirittura proposta come mio candidato vicesindaco, ma non voglio entrare su questo fronte, perché a mio avviso Borgna e Manassero sono espressione dello stesso Pd e il mio discorso è nei confronti del Pd. Mi spiego: riconosco le qualità della Manassero, le sue capacità di raccogliere istanze di rinnovamento, progresso e serietà; ha la mia stima, ma con questo non dico che Borgna sarebbe una figura peggiore, perché non è proprio questo il piano del mio discorso. Per me la candidatura non è una questione personale, io insisto sul fatto che la capacità di amministrare una città è sempre frutto di una persona che ci mette la faccia e di una squadra che lo sostiene. Io non ho mai fatto politica con attacchi personali. Gli attacchi li faccio, invece, alle loro competenze e alle loro proposte, perché credo che questa sia una Giunta di una debolezza estrema”.

 

Gabriele Destefanis

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