Giovedì 11 Agosto al Nuvolari Libera Tribù di Cuneo, ESTERINA + AIRPORTMAN | In concerto alle ore 22.00, ingresso gratuito

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La ricca rassegna di concerti estivi al  Nuvolari Libera tribù, propone per sabato 11 agosto Esterina + Airportman, inizio ore 22:00, con ingresso gratuito.

 

ESTERINA

Esterina è una donna minore. Vive sola, per quanto ne è capace. Non ama i suoi parenti e li cerca fuori dal suo sangue. Dorme nella casa sul limite del bosco da dove si vede il mare di Viareggio, dove ci sono i signori, dove le donne sono confezioni da accompagnare, dove gli uomini sono arresi. Lei no. Aspetta che il vino maturi, che la legna sia da bruciare, che la compagnia fatta ad un amico sia buona, che il sigaro sia acceso per bene, che la musica giunga e spieghi, riannodi e complichi.

 

Esterina è di campagna, è la terra, ma conosce la città perché l’ha attraversata, l’ha letta. Sa che è una truffa. La sua musica è il suono del suo pennato, dell’accetta per sistemar la legna: per attraversare l’inverno. Le sue parole sono l’eco delle storie che ha sentito raccontare, quelle viste scendere dal monte che gli sta alle spalle, il riverbero degli sputi che ha fatto volare.

 

AIRPORTMAN

AIRPORTMAN è un progetto musicale che nasce nell’estate 2003 da RISSO Giovanni e LAMBERTI Marco.
Quell’estate a conclusione di alcune sessioni strumentali, nasce il progetto AIRPORTMAN e registriamo un primo cd-demo dal titolo “2.45 am”.
Il progetto è interamente strumentale.

 

Rivista Blow Up:
“Airportman sono Giovanni RISSO e Marco Lamberti. Fanno musica per incontri (o abbandoni)notturni. Colonne sonore da sceneggiato (quello della nostra vita), corrette da quanto è successo nel rock negli anni. Cadenze post, citazioni varie, non so, Black Heart Procession (Ogni santo giorno) un po’ di elettronica. Ma senza morbosità. Tutto umano, diretto, toccante. Il pianoforte e/o l’intreccio delle chitarre generano quelle melodie che sono allo stesso tempo sogni, ricordi e la perplessità del giorno a venire. Per dieci delle undici tracce nel booklet viene riportato il testo, ma all’ascolto ne ho incontrato solo due: ne “l’ammaestratore di ombre” ( il tono caldo di una voce di un padre?..) e in 2,45 am, un morso femminile, un paio di versi e basta. Il resto mi è toccato leggermelo da solo. Va bene così: alle 2.45 am, spesso, si è molto soli e riesci a sentire solo le voci di dentro.”