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Anche la Granda teme “Profugopoli”: pienone a Fossano per l’incontro con il direttore del TG4 Mario Giordano | Sono intervenuti anche gli esponenti della Lega Gianna Gancia, Giorgio Bergesio ed Anna Mantini

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Che il fattore “profughi” (o migranti economici o clandestini) sia oramai vissuto come nuova emergenza anche dagli abitanti della Granda, lo si è evinto da una sala conferenze del castello di Fossano gremita oltre l’inverosimile per seguire la conferenza, svoltasi sabato pomeriggio, con il direttore del TG 4 Mario Giordano intervenuto su invito del Gruppo Lega Nord della Regione Piemonte per presentare il proprio libro-denuncia “Profugopoli”.

L’opera editoriale del popolare giornalista di origini alessandrine, famoso per le proprie inchieste sugli sperperi di denaro pubblico a opera delle varie caste, questa volta ha acceso i riflettori sulla casta dei ” professionisti dell’accoglienza”, realtà che hanno trasformato il fenomeno immigratorio in un autentico business a totale carico del contribuente italiano. Con riflessi altrettanto gravi sul versante dell’ordine pubblico, come testimonia la escalation di vicende di cronaca che coinvolgono oramai la nostra provincia fra proteste organizzate dei migranti e aggressioni a danno di inermi cittadini. Giordano, nel corso della serata, ha esposto una serie di vicende, alcune eclatanti a livello nazionale altre non meno clamorose emerse dalla sua specifica e capillare inchiesta giornalistica, indicative del fiume di denaro, tutto rigorosamente pubblico, che sta scorrendo verso le strutture che si candidano a questo “affare”.

 

Oramai è una vera e propria Invasopoli che sta sfuggendo di mano a coloro che, Governo in primis, l’hanno determinata – ha spiegato la Capogruppo regionale del Carroccio Gianna Gancia, intervenuta assieme al Segretario provinciale Giorgio Bergesio e alla Capogruppo cittadina Anna Mantini – Sono gli stessi dati del Viminale e delle Commissioni territoriali preposte a istruire le richieste di asilo a certificare che la gran parte di coloro che approdano in Italia sono di fatto migranti economici. Viviamo una situazione paradossale per effetto della quale una impresa, soprattutto piccola, che vuole muoversi nella legalità viene tartassata da una burocrazia e da un fisco spietati e colpevolizzanti, mentre chi organizza il business dell’accoglienza viene beneficiato da erogazioni finanziarie pubbliche a fondo perduto e pressoché incontrollate. Si sta affermando l’idea, molto pericolosa, che si possa vivere facendo non vera impresa ma accoglienza interessata, e scaricandone il prezzo economico, occupazionale e sociale sulle aziende e sulle famiglie, anche piemontesi e cuneesi, lasciate indifese e senza alcun sostegno pubblico davanti alla crisi. Ringraziamo il Direttore Mario Giordano per questa straordinaria operazione di verità informativa“. Mantini e Bergesio si sono soffermati su alcuni casi specifici che hanno interessato o stanno interessando il territorio provinciale.

 

I dati del ministero dell’Interno relativi alla ripartizione dei migranti fra le strutture di accoglienza delle varie regioni italiane, diffusi dal ministero dell’interno, indicano che al Piemonte è stata assegnata una quota, pari al 7% del totale, uguale a quella di cui è chiamato a farsi carico il Lazio, mentre i nostri vicini Lombardi dovranno assorbirne il 13%.

 

AZ

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