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Operazione E-Bike: recuperate a Bra sette biciclette rubate | Valore complessivo della refurtiva, 4000 euro circa: deferite 4 persone

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Si è conclusa nei giorni scorsi l’operazione della polizia municipale di Bra denominata “E – Bike”, che ha consentito di recuperare sette biciclette di provenienza furtiva per un valore complessivo di circa 4 mila euro ed il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Asti di tre persone e, di un’altra persona, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte.

L’operazione prende il nome proprio dal rinvenimento, oltre a numerose biciclette tradizionali di gamma media, di una “E-Bike” ovvero una bicicletta a pedalata assistita, che sta prendendo sempre più piede sulle strade cittadine.

 

Già da mesi, a seguito di alcune denunce di furto di biciclette avvenuti in città, la polizia municipale braidese aveva avviato le indagini per risalire agli autori e recuperare possibilmente i mezzi rubati: gli operatori del nucleo di polizia giudiziaria avevano infatti vagliato numerose testimonianze, visionato immagini, verificato la posizione di alcuni soggetti fino a quando, nei giorni scorsi, non era stata rubata una “e-bike” ad un commerciante della centralissima via Principi di Piemonte. L’esercente ha sporto immediatamente denuncia presso l’ufficio di polizia giudiziaria della municipale braidese e gli agenti hanno avviato le indagini: dall’esame dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, hanno potuto ricostruire esattamente i fatti. Infatti, i malfattori sono stati ripresi nel momento della commissione del reato. Grazie ad altre telecamere installate da esercizi commerciali della zona è stato possibile definire i volti dei tre soggetti, due ragazzi ventenni ed una ragazza minorenne.

 

Grazie alle telecamere è stato possibile accertare inoltre che i tre, oltre ad impossessarsi della “e-bike”, si erano impossessati anche di una mountain bike ricoverata all’interno di un androne e di proprietà di una commessa di un esercizio commerciale della zona. Ricevuta anche la denuncia della proprietaria della mountain bike, le attenzioni degli agenti si sono dirette alla identificazione dei tre soggetti. Sono stati perciò predisposti idonei servizi di monitoraggio delle principali aree verdi cittadine, così come agli ingressi e alle uscite degli studenti dalle principali scuole superiori.

 

Proprio in uno di questi servizi nei pressi delle scuole, i poliziotti municipali, hanno notato la giovane ragazza minorenne. Dopo una breve osservazione della stessa gli agenti hanno preso nota dell’ autoveicolo sul quale la stessa si allontanava: accertata la proprietà e la composizione del nucleo famigliare, è emerso che la giovane era la figlia della proprietaria del veicolo. Successivamente gli agenti hanno verificato il profilo Facebook della giovane e le relative amicizie, accertando che il fidanzato della minore era l’autore del furto della bicicletta a pedalata assistita. E’ stato così possibile accertare le generalità del giovane.

 

Dopo aver informato del fatto il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti, gli agenti della polizia municipale di Bra, alle luci dell’alba, hanno compiuto una perquisizione domiciliare dell’appartamento del giovane rinvenendo la mountain bike di proprietà della commessa e alcuni oggetti presenti sulla “e-bike” ma non la bicicletta. Presso l’appartamento gli agenti della Polizia hanno accertato che era anche presente il secondo giovane, ovvero l’autore del furto della mountain bike, un ventenne domiciliato in città con numerosi precedenti penali specifici, come peraltro l’autore del furto della bici. I due sono stati condotti presso la caserma di via Moffa di Lisio in stato di fermo e, qui, è stata anche convocata la minore unitamente alla madre.

 

I tre, dopo la redazione degli atti di rito,sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di furto aggravato in concorso. Nel contempo gli agenti hanno verificato i tabulati e i cellulari dei tre soggetti, accertando che al loro interno erano presenti le fotografie delle due biciclette rubate in via Principi di Piemonte: i giovani maggiorenni avevano inviato le foto ad altri soggetti al fine di ricettare la refurtiva. A questo punto gli agenti hanno effettuato una serie di perquisizioni in città e non solo.

 

Durante una perquisizione nel Comune di Narzole, gli agenti della Polizia Municipale hanno rinvenuto sia la “e–bike” in fase di smontaggio ed altre cinque biciclette già smontate ed impacchettate e pronte per essere spedite in Marocco. Tutti i velocipedi sono stati posti sotto sequestro giudiziario mentre l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti per i reati di ricettazione ed incauto acquisto. Dopo il rimontaggio, verranno pubblicate le foto delle biciclette al fine di poter essere restituite agli aventi diritto.

 

c.s.

Si è conclusa nei giorni scorsi l’operazione della polizia municipale di Bra denominata “E – Bike”, che ha consentito di recuperare sette biciclette di provenienza furtiva per un valore complessivo di circa 4 mila euro ed il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Asti di tre persone e, di un’altra persona, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte. L’operazione prende il nome proprio dal rinvenimento, oltre a numerose biciclette tradizionali di gamma media, di una “E-Bike” ovvero una bicicletta a pedalata assistita, che sta prendendo sempre più piede sulle strade cittadine.

Già da mesi, a seguito di alcune denunce di furto di biciclette avvenuti in città, la polizia municipale braidese aveva avviato le indagini per risalire agli autori e recuperare possibilmente i mezzi rubati: gli operatori del nucleo di polizia giudiziaria avevano infatti vagliato numerose testimonianze, visionato immagini, verificato la posizione di alcuni soggetti fino a quando, nei giorni scorsi, non era stata rubata una “e-bike” ad un commerciante della centralissima via Principi di Piemonte. L’esercente ha sporto immediatamente denuncia presso l’ufficio di polizia giudiziaria della municipale braidese e gli agenti hanno avviato le indagini: dall’esame dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, hanno potuto ricostruire esattamente i fatti. Infatti, i malfattori sono stati ripresi nel momento della commissione del reato. Grazie ad altre telecamere installate da esercizi commerciali della zona è stato possibile definire i volti dei tre soggetti, due ragazzi ventenni ed una ragazza minorenne.
Grazie alle telecamere è stato possibile accertare inoltre che i tre, oltre ad impossessarsi della “e-bike”, si erano impossessati anche di una mountain bike ricoverata all’interno di un androne e di proprietà di una commessa di un esercizio commerciale della zona. Ricevuta anche la denuncia della proprietaria della mountain bike, le attenzioni degli agenti si sono dirette alla identificazione dei tre soggetti. Sono stati perciò predisposti idonei servizi di monitoraggio delle principali aree verdi cittadine, così come agli ingressi e alle uscite degli studenti dalle principali scuole superiori.
Proprio in uno di questi servizi nei pressi delle scuole, i poliziotti municipali, hanno notato la giovane ragazza minorenne. Dopo una breve osservazione della stessa gli agenti hanno preso nota dell’ autoveicolo sul quale la stessa si allontanava: accertata la proprietà e la composizione del nucleo famigliare, è emerso che la giovane era la figlia della proprietaria del veicolo. Successivamente gli agenti hanno verificato il profilo Facebook della giovane e le relative amicizie, accertando che il fidanzato della minore era l’autore del furto della bicicletta a pedalata assistita. E’ stato così possibile accertare le generalità del giovane.
Dopo ave informato del fatto il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti, gli agenti della polizia municipale di Bra, alle luci dell’alba, hanno compiuto una perquisizione domiciliare dell’appartamento del giovane rinvenendo la mountain bike di proprietà della commessa e alcuni oggetti presenti sulla “e-bike” ma non la bicicletta. Presso l’appartamento gli agenti della Polizia hanno accertato che era anche presente il secondo giovane, ovvero l’autore del furto della mountain bike, un ventenne domiciliato in città con numerosi precedenti penali specifici, come peraltro l’autore del furto della bici. I due sono stati condotti presso la caserma di via Moffa di Lisio in stato di fermo e, qui, è stata anche convocata la minore unitamente alla madre.
I tre, dopo la redazione degli atti di rito,sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di furto aggravato in concorso. Nel contempo gli agenti hanno verificato i tabulati e i cellulari dei tre soggetti, accertando che al loro interno erano presenti le fotografie delle due biciclette rubate in via Principi di Piemonte: i giovani maggiorenni avevano inviato le foto ad altri soggetti al fine di ricettare la refurtiva. A questo punto gli agenti hanno effettuato una serie di perquisizioni in città e non solo.
Durante una perquisizione nel Comune di Narzole, gli agenti della Polizia Municipale hanno rinvenuto sia la “e–bike” in fase di smontaggio ed altre cinque biciclette già smontate ed impacchettate e pronte per essere spedite in Marocco. Tutti i velocipedi sono stati posti sotto sequestro giudiziario mentre l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti per i reati di ricettazione ed incauto acquisto. Dopo il rimontaggio, verranno pubblicate le foto delle biciclette al fine di poter essere restituite agli aventi diritto. (Polizia municipale di Bra)

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