Il viceministro Olivero al festival Circonomia: “Economia ed ambiente devono camminare insieme”

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Dal 20 al 22 maggio la provincia di Cuneo ha ospitato il “Festival dell’Economia Circolare e delle Energie dei Territori”, promosso e organizzato, tra gli altri, da Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Piemonte, Università degli Studi di Torino, Egea, Greening Marketing Italia, Legambiente, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale (Aica), Cooperativa Erica, Fondazione Symbola e i Comuni di Alba, Fossano e Novello dove si sono svolti gli appuntamenti.

 

Obiettivo dell’iniziativa? Illustrare le idee, le buone pratiche imprenditoriali e amministrative, i cambiamenti sociali e culturali che prestano attenzione al modello ecologico, al tema del rapporto tra l’agire umano e la salute degli ecosistemi: percorsi già in atto e capaci di trasformare i modi di produrre e di competere del sistema economico e gli stili di vita della società. Perché nella dimensione circolare, economia e ambiente non sono più termini tra loro incompatibili e nemmeno interessi da comporre sulla base di reciproche rinunce. Rappresentano, invece, o meglio, possono diventare, due declinazioni complementari di una più ampia e appunto “circolare” idea di benessere. Una sfida fondamentale per la società del futuro.

 

AD ALBA
Il Festival si è avviato il 20 maggio ad Alba con la lectio magistralis dell’economista Jean-Paul Fitoussi su “Economia, benessere, progresso: le priorità di oggi”. Tema sul quale si è confrontato con il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, il governatore della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, la presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni, il vicepresidente di Cnh Industrial, Michele Ziosi, e il responsabile dei progetti speciali di Novamont, Andrea Di Stefano.

 

A FOSSANO
Sabato 20 ha avuto luogo, nel Castello degli Acaja, a Fossano, il momento più tecnico e politico. Con il coordinamento del presidente di Aica e della cooperativa Erica, Roberto Cavallo, hanno portato i saluti istituzionali e il loro contributo sull’economia circolare il parlamentare europeo, membro della Commissione Ambiente, Alberto Cirio, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Enrico Costa, il consigliere regionale, Paolo Allemano, il vicepresidente della Provincia, Flavio Manavella, il sindaco, Davide Sordella, e il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi. Nella prima sessione di lavori, moderata dal docente universitario della Bocconi, Luigi De Paoli, e dal titolo “Il Decreto Madia, ovvero la svolta di efficienza, economicità ed efficacia nei servizi pubblici locali”, hanno dibattuto l’amministratore delegato di A2A, Valerio Camerano, il rappresentante di Confindustria nazionale, Fabrizio Longa, il presidente di Confservizi Piemonte e Valle d’Aosta, Sandro Baraggioli, l’amministratore delegato di Egea, Pier Paolo Carini, e il presidente della Commissione Industria, Commercio e Turismo al Senato, Massimo Muchetti. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’importanza del provvedimento Madia, pur con la necessità di avere maggiore chiarezza su alcuni punti. Ma il concetto di fondo l’ha riassunto Carini: “Non deve più esistere il dogma del pubblico o del privato nella gestione dei servizi pubblici. L’unico principio che conta è la soddisfazione del cliente finale: il cittadino-consumatore”.

 

Il secondo momento, coordinato dal docente dell’Università di Torino, Giuseppe Tardivo, e con tema “L’economia circolare come occasione di marketing territoriale” ha visto come protagonisti il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, la relatrice al Parlamento Europeo del pacchetto “Economia Circolare”, Simona Bonafè, il componente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, il direttore del Consorzio Imballaggi Alluminio, Gino Schiona, e il direttore del Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base di Cellulosa, Carlo Montalbetti. “Il comparto agricolo – ha sottolineato Olivero – per svilupparsi ha l’esigenza di unire la sostenibilità ambientale con quella economica e quella sociale. Gli imprenditori del settore devono produrre qualità rispettando l’ambiente, ma, per vivere decorosamente, hanno la necessità di integrare il reddito attraverso altre attività connesse alla loro azienda ed essere protagonisti del percorso di crescita. L’economia circolare significa tutto ciò e, su questo fronte, l’agricoltura italiana si gioca il suo futuro”.

 

Per Simona Bonafè “L’economia circolare non è la politica dei rifiuti: azione programmatoria a cui, spesso, viene ridotta. Invece è un’economia industriale a tutti gli effetti che, però, per affermarsi ha bisogno di un cambiamento del modello culturale e produttivo. Serve una prevenzione a monte capace di contenere la produzione degli scarti. Solo dopo, entrano in ballo il riciclo e il riuso dei materiali”. L’assessore Valmaggia ha spiegato le scelte della Regione. “Con il Piano Rifiuti del Piemonte approvato ad aprile – ha sottolineato – che sostituisce quello del 1997, abbiamo introdotto nuovi elementi di governo della materia, recuperando un forte ritardo nella programmazione e indicando chi fa che cosa. Stiamo lavorando perché si affermino le buone pratiche e i buoni stili di vita: una strada che non va imposta dall’alto, ma percorsa insieme ai cittadini. Con l’obiettivo, certamente, della riduzione dei rifiuti a monte”.
Le conclusioni le ha tratte, attraverso un sms inviato a Cavallo, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti: “L’economia circolare è l’unica possibile per il nostro futuro. Solo rispettando l’ambiente si potrà essere competitivi sui mercati”.

 

A NOVELLO
Nel pomeriggio la manifestazione si è spostata a Novello, territorio di Langa. Numerose le iniziative previste, tra cui incontri, concerti musicali, interventi artistici, cucine di strada, trekking, laboratori e tavole rotonde, con il loro “clou” in programma durante l’intera giornata della domenica.