Cultura, editoria, spettacolo e politica: Franceschini e De Benedetti aprono il Festival della Tv 2016 | Tanti i temi sul palco di Dogliani. Citati anche Renzi e Grillo, definito “rappresentazione teatrale del pensiero di Casaleggio”

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Cultura, editoria, televisione, spettacolo, turismo, politica e non solo. Tanti temi hanno aperto la quinta edizione del Festival della Tv e dei Nuovi Media: sul palco di Dogliani, dopo i ringraziamenti di rito del Sindaco Franco Paruzzo e degli organizzatori, il primo incontro in programma ha visto come protagonisti il Ministro della Cultura Dario Franceschini e l’imprenditore Carlo De Benedetti. A moderare il dibattito, dal titolo “Cultura Uguale Capitale” è stato il direttore de “Il Foglio” Claudio Cerasa il quale ha stuzzicato i due ospiti offendo diversi spunti di conversazione.

 

Filo conduttore, che echeggerà spesso nel corso di questa quattro giorni langarola, l’informazione è il proprio futuro: “Per rilanciare le vendite dei giornali, bisognerà rendere l’informazione più appetibile per il grande pubblico – così l’editore del Gruppo Espresso – . Importante la distinzione fra giornali locali e nazionali: i primi dovranno continuare ad ‘avere le notizie’ e restare legari al territorio, mentre i secondi non dovranno spiegare ‘cosa è successo’ ma il ‘perchè è successo’. E come riuscirci? Alzando il livello di qualità dell’analisi. Altro punto fondamentale: la fine della distinzione fra carta e web“.

 

Altro tema, la cultura. Con il Ministro della Cultura, giustappunto. Una cultura che dovrà essere un nuovo “bene di consumo”: “Siamo una fase di cambiamento delle persone, che spingono verso il consumo culturale. Siamo stati bombardati per anni da un modello di benessere dato dai beni materiali che si potevano avere, basti pensare a cosa troviamo nelle nostre case. Con la crisi e la decrescita sia sta, forse incosapevolmente, avviando ad un modello che il benessere è dato dal tempo libero che ognuno ha per se stesso. Quindi ci stiamo avviando, forse più velocemente del previsto, verso un mondo in cui il più ricco sarà colui che avrà più tempo per sè. Questa tendenza generale spingerà anche verso i ‘consumi culturali“.

 

 

E poi la televisione, non senza frecciate ai talk show, anche recentemente argomento di discussione: “E’ chiaro che la televisione oggi abbia meno appeal – ha commentato De Benedetti – Si va verso una tv con tanti canali dedicati. Cosa ne penso dei talk show? Non li guardo”. Sulla stessa linea d’onda il Ministro: “Non li guardo e non ci vado da molto tempo: sono spettacolo ed un residuo di una stagione che è finita ma che non vuol finire. Vi racconto un aneddoto: ad uno dei talk a cui ho partecipato, di cui non faccio il nome, ero ospite insieme a Gianfranco Fini, con il quale ci eravamo messi d’accordo per non litigare o alzare i toni. La prima parte di show quindi ci vide discutere pacatamente: alla prima pausa il presentatore ci chiese di accendere il dibattito in nome dello share. E’ spettacolo, insomma“.

 

E poi, la politica. E due protagonisti indiscussi della scena italiana, Matteo Renzi e Beppe Grillo.  “L’Italia è da sempre resistente ad un uomo forte, non è strutturata per avere un uomo forte che decide – l’analisi dell’ex segretario PD – . Soprattutto a sinistra, dove nessun leader è durato al governo più di due anni (non ci sono riusciti personaggi come Prodi e D’Alema). Ora ci troviamo in una ‘terra dell’ignoto’, con diverse opposizioni al Governo per più ragioni: abbiamo un’opposizione a sinistra e altre due o addirittura tre da altri schieramenti“. La differenza con il passato dove sta? Secondo Franceschini: “Renzi rappresenta la volontà di cambiamento, un’energia mai vista a Palazzo Chigi e non ha radicamenti con cose fatte o dette in passato. Un altro al posto di Renzi sicuramente, in questi due anni, si sarebbe fermato prima: per esempio, sul Jobs Act per non rompere con la Cgil o con la Riforma della Scuola per non rompere con gli insegnanti. La novità è che ora c’è una persona che decide e fa, cosa che neanche Berlusconi nei suoi 8 anni al potere è riuscito a fare. Secondo me, Renzi è una novità da difendere con i denti“.

 

Sull’ex comico interviene De Benedetti: “Grillo è sempre stato un comunicatore, anche da comico, che ha fatto cifra sulla protesta civile, sui temi popolari e non troppo impegnativi. Non ho mai conosciuto Casaleggio, ma ritengo che la mente del Movimento 5 Stelle fosse lui e, quindi, Grillo la rappresentazione ‘teatrale’ e pubblica dello stesso Casaleggio e del suo pensiero, che non ho capito ma che non ho mai approfondito. Un suo passo indietro? Penso lo farà inevitabilmente perchè quando hai un così grande successo elettorale e con tanti giovani parlamentari, uno fra questi emergerà. Ora ci sono le amministrative: se la Raggi vincerà a Roma, sarà un primo grande banco di prova per i 5 Stelle“.

 

Inizia quindi così, il Festival della Tv di Dogliani: dalle ore 10 di oggi, venerdì 6 maggio, si entra nel clou del programma, che si snoderà con una serie di appuntamenti fra Piazza Umberto I e Piazza Carlo Alberto. Per tutte le info, il link è . Ricordiamo che IDEAWEBTV.IT seguirà in DIRETTA con articoli, foto, video e tutti gli aggiornamenti questo Festival della Tv 2016.

 

Edward Pellegrino

In foto un momento dell’incontro inaugurale (Foto Edward Pellegrino – Ideawebtv.it)

 

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