Rispetto di natura, arte e tradizioni: FAI si presenta a Saluzzo

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L’attività della Delegazione FAI di Cuneo, per promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni del Paese e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità, prosegue la serie di incontri sul territorio facendo tappa a Saluzzo, entrando nel Monastero dell’Annunziata fondato nel 1445 come sede delle monache domenicane prima e cistercensi poi, nel cuore del centro storico medievale di Saluzzo.

Ne visiteremo gli ambienti che, dal 1986, ospitano la rinomata Scuola di Alto Perfezionamento Musicale che richiama studenti e musicisti da tutta Italia, accompagnati da un “cicerone” d’eccezione, il direttore della Scuola, Gianfranco Mattalia.

 

Insieme conosceremo poi il Maestro Giuseppe Accardi, musicologo ed esperto conoscitore di strumenti antichi, scoprendo la sua preziosa ed unica collezione di strumenti “a tastiera”: clavicembali, fortepiani e pianoforti dal grande valore storico ed artistico.

 

Il ritrovo è previsto alle ore 16,30 di venerdì 12 febbraio, con ingresso in via dell’Annunziata 1/b (accesso da porta S. Maria, via Volta, p.ta Mondagli, via dell’Annunziata – tutto ZTL – parcheggio in p.za Risorgimento-Duomo).
L’incontro proseguirà con la presentazione delle attività organizzate dalla Delegazione FAI di Cuneo per il prossimo semestre: viaggi culturali alla scoperta di siti “preziosi” ma poco conosciuti del nostro paese, incontri di studio, seminari, visite guidate in “provincia Granda” per conoscere meglio il nostro patrimonio artistico, entrando in luoghi che sanno dare emozioni particolari, escursioni con accompagnatori naturalistici e le classiche Giornate FAI di Primavera che vedranno Cuneo, Alba, Bra e Revello come protagoniste dell’evento nazionale più atteso dell’anno, sabato 19 e domenica 20 marzo.

 

Per gli amanti dei viaggi il FAI propone percorsi inediti ed itinerari unici, ideati e pensati per gli appassionati di arte e di storia, insieme a visite esclusive in luoghi di difficile accesso o di norma chiusi al pubblico: una sorta di “seminari viaggianti” di storia dell’arte, con la partecipazione di esperti che ne arricchiscono i contenuti, perchè il viaggio FAI sia davvero una esperienza diversa, contribuendo così alla tutela del patrimonio.
Contributo libero minimo (devoluto alle iniziative del FAI)