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La Morra ha conferito la cittadinanza onoraria a Bianca Hessel| Nel corso della toccante cerimonia sono stati ricordati anche i coniugi Oberto, “giusti tra le nazioni”

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Veramente una grande partecipazione di pubblico ha fatto da cornice questo pomeriggio alla bellissima manifestazione per il conferimento della cittadinanza onoraria di La Morra alla Signora Bianca Hessel.

Una manifestazione ricca di emozioni, a tratti commovente, a tratti allegra, al fine di ricordare un importante “pezzo” di vita della Signora Bianca, lamorrese in incognito per circa due anni, quando erano in vigore le famigerate leggi razziali.

La cerimonia ha inizio in Piazza Castello, con i discorsi del Sindaco Marialuisa Ascheri, che illustra, a grandi linee, il motivo della decisione di conferire la cittadinanza onoraria alla Signora Hessel e comunica che è già stato avviato l’iter per intitolare le scuole alla memoria dei coniugi Maria e Luigi Oberto, dichiarati “giusti tra le nazioni” per la loro generosità e per il coraggio dimostrato nell’ospitare questa famiglia ebrea. La Signora Bianca ha quindi letto, in un perfetto italiano, sintomo del forte legame e della frequentazione con in nostro paese, una bella poesia, da lei stessa tradotta.

 

Sono presenti, oltre al Sindaco ed alle autorità comunali, il Maresciallo della Compagnia dei Carabinieri di Bra, il Maresciallo della stazione di La Morra, gli alunni delle scuole Primaria e Media con i loro insegnanti, e un gran numero di cittadini.

Il corteo si sposta quindi nel salone polifunzionale, dove viene ufficialmente consegnata la pergamena attestante la cittadinanza onoraria alla Signora Bianca e viene proiettato il film “Bianca e Lucia, due ragazze ebree scampate all’inferno”.

Segue la lettura, da parte della brava attrice Monica Massone dell’associazione culturale Stella Nova, di diversi brani tratti del libro “Con i lupi alle spalle” dove gli episodi salienti dell’odissea della famiglia Hessel emergono in tutta la loro ora drammaticità, ora allegria, ora vergogna, ora terrore. E’ talmente coinvolgente questa lettura, così ben interpretata, che in alcuni momenti il pubblico resta impietrito, in un silenzio irreale.

Il racconto illustra come i generosi e coraggiosi ospiti della famiglia Hessel, ebrea di Zagabria, composta dai genitori, quattro figli, nonna, zia e cugino, costretta a fuggire dalla sua patria per giungere a sfollare a Rivalta di La Morra, mettano a disposizione l’intera loro casa, rifugiandosi, Luigi e la sua famiglia, composta anch’essa da nove persone, nella vecchia abitazione, dirimpetto alla casa più nuova.

Gli aneddoti raccontati dalla viva voce della Signora Bianca, ultima superstite della famiglia di allora, sono ricchi di tenerezza, di allegria, di terrore, di innocenza. La Signora Bianca ora risiede in Israele, ma ha mantenuto vive e ben salde le radici nelle Langhe.Musica, canti, poesie, testimonianze dei nipoti della Famiglia Oberto e l’immancabile e gradito rinfresco, concludono la cerimonia, lasciando nel cuore dei partecipanti una nota di tristezza ma anche l’orgoglio di avere tra i concittadini la famiglia Oberto e la Signora Bianca Hessel. Per non dimenticare.

 

Bruna Mascarello

Foto Alice Ferrero Image

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