Beppe Ghisolfi ospite a “Dimartedì” (su La7) davanti ad oltre un milione di spettatori

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Circa 1,2 milioni di telespettatori, pari al 6% di share, hanno seguito la puntata inaugurale del 2016 del talk show Dimartedì condotto da Giovanni Floris sulla 7 e andato in onda naturalmente ieri sera in diretta con la partecipazione, nel contesto di un vivace e sempre brillante scambio di opinioni ai massimi livelli fra opinionisti e addetti ai lavori, del Vicepresidente fossanese di ABI Beppe Ghisolfi, intervenuto nella parte centrale del programma in un parterre di cui facevano parte, fra gli altri, i giornalisti Maurizio Belpietro, Gianluigi Nuzzi, Davide Parenzo, l’ex Sottosegretario di Palazzo Chigi e vertice Antitrust Antonio Catricalà e, in diretta esterna, l’On. democrat Alessia Mosca.

 

Il tema era ovviamente quello legato ai provvedimenti nazionali in tema di salvataggi bancari, di vigilanza creditizia e di tutela dei piccoli e medi risparmiatori e investitori. Il Banchiere di CRF ha ribadito il carattere personale delle responsabilità delle vicende oggetto delle cronache più attuali, ricordando che ad ABI aderiscono circa mille Istituti di credito e che i parametri di affidabilità di quelli di dimensione territoriale locale sono analoghi se non talvolta superiori a quelli delle realtà bancarie maggiori. Riaffermando a ogni modo come la tutela informativa verso il risparmiatore, soprattutto quello medio piccolo che rappresenta la base sociale ed economica del Paese, rientri nella missione dell’Associazione, il Prof. Ghisolfi, sulla base dell’esperienza del proprio Manuale di Educazione finanziaria, ha sottolineato di nuovo l’urgenza di rafforzare le strategie ufficiali e istituzionali a favore di una più capillare educazione finanziaria nei luoghi di formazione e di decisione delle scelte di investimento e di diversificazione del rischio, ricordando come tale materia rappresenti, assieme al ruolo di vigilanza delle Autorità di settore e al perseguimento delle responsabilità singole, un pilastro del sistema la cui necessità viene oramai riconosciuta da tutte le parti del dibattito politico e mediatico.