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Operazione Copper Predator: sgominata una banda di rom per furti di rame in Piemonte e Lombardia | Ecco tutti i dettagli dell’operazione: gli arrestati si trovano ora nel carcere delle Vallette di Torino

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Da novembre 2014 fino ad aprile 2015, in alcuni centri della provincia di Cuneo, Torino, Vercelli e Pavia sono stati perpetrati una serie di furti di rame ai danni di stabilimenti industriali e centrali idroelettriche.

In Mondovì (CN) lo scorso 24 novembre, presso uno stabilimento per la costruzione di manufatti in cemento armato della zona industriale, veniva messo a segno un furto di rame per un danno complessivo di circa 200mila euro.
Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Mondovì dava inizio, sotto la direzione del P.M. Dr.ssa Marinella PITTALUGA ed il coordinamento della Dr.ssa Francesca NANNI Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Cuneo, ad una complessa indagine conclusasi nei giorni scorsi con la cattura dei responsabili.

 

L’attività condotta (convenzionalmente denominata COPPER PREDATOR, dall’inglese letteralmente predatori di rame) permetteva di acquisire concreti riscontri sul conto di un gruppo criminale eterogeneo, di cui facevano parte nomadi rom ed un bulgaro, che si era organizzato – per competenze tecniche e di conoscenza delle località da aggredire – per commettere una serie di furti in ditte e siti industriali di Piemonte e Lombardia. Si tratta di malavitosi particolarmente spregiudicati ed organizzati con stampo paramilitare, ognuno dei componenti della banda aveva infatti compiti ben definiti ed il modus operandi era ampiamente collaudato. Con estrema determinazione, anche in ragione della giovane età dei componenti del gruppo, i predoni di rame provvedevano a spogliare gli impianti industriali di tutta la preziosa materia prima necessaria per le loro lavorazioni, mettendoli di fatto in condizione di chiudere diversi giorni prima di poter riprendere le loro attività produttive.

 

Gli obiettivi venivano fissati sulla base della maggiore presenza di rame nei siti stessi, ragione per la quale oltre agli impianti produttivi da dove venivano trafugati i cavi elettrici, gli accumulatori, le bobine e quant’altro disponibile, venivano altresì privilegiate le centrali idroelettriche.
Il danno arrecato nei complessivi 26 furti ricondotti con certezza al gruppo criminale supera di gran lunga il milione e mezzo di euro, da ciò si evince con chiarezza la pericolosità dei soggetti arrestati.
Domiciliati in un campo nomadi sito alle porte di Torino, avevano tuttavia un’ottima conoscenza di tutte le località da colpire.

 

Per mettere a segno i colpi veniva usata un’auto che faceva da staffetta al gruppo che invece si muoveva in otto/dieci persone a bordo di furgoni, poi utilizzati per caricare il rame.
I prodotti elettrici, cavi e bobine in prevalenza, venivano poi trattati – in siti individuati di volta in volta – per impossessarsi del rame, che veniva poi rivenduto ad acquirenti compiacenti sul conto dei quali le indagini sono ancora in corso per addivenire alla loro identificazione.
Con l’impiego di una quarantina di uomini, è stata eseguita la fase finale dell’attività investigativa nel cui contesto sono state applicate cinque misure cautelari, tutte in carcere.

 

L’Autorità Giudiziaria, visto il loro operare caratterizzato da precise attribuzioni di competenze e mansioni ben definite oltre che per la gravità dei reati commessi con rilevante danno economico e produttivo per le aziende depredate, ha inteso rubricare a carico degli stessi il reato di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato e continuato.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri di Mondovì dal momento che gli indagati potrebbero aver messo a segno una dozzina di altri furti analoghi perpetrati in provincia di Cuneo ed varie località del Piemonte.

 

Gli arrestati, tutti pregiudicati ora detenuti nel carcere delle Vallette a Torino, sono:

Un 33enne, e due 26enni, tutti rom, abitanti al campo nomadi di Torino Corso Tazzoli;

Un 35enne abitante a Torino in zona Madonna di Campagna;

Un bulgaro 40enne residente a Napoli.

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