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La prima esperienza in gara per i due buschesi del Moto Club Drivers Cuneo, Luca Bima e Cristian Cosio, impegnati nel Trofeo Motoestate Race Attack della classed 1000 cc., in sella a due Aprilia RSV4, si può dire sia stata abbastanza positiva.
Nella loro gara, con ventinove partenti, Cristian e Luca hanno spuntato nelle qualifiche rispettivamente il 22° ed il 25° tempo.
La gara era imperniata su due manche. Al via della prima vi è stata subito una caduta in partenza, dalla quale è uscito bene Luca Bima mentre Cristian Cosio si è trovato un avversario davanti ed ha dovuto praticamente fermarsi. Luca ha battagliato un po’ nei primi giri, poi ha accusato la fatica ed ha ceduto alcune posizioni, rischiando anche di cadere nel corso del penultimo giro per un contatto con un avversario ed ha terminato diciannnovesimo mentre Cristian è riuscito a recuperare sino alla tredicesima piazza. La manche è stata vinta da Nonella (Kawasaki), che ha preceduto Rigamonti (BMW) e Carminati (Suzuki).
In gara due, andata nuovamente a Nonella davanti a Puttini (Suzuki) ed Ornati (BMW), i risultati per i due buschesi sono stati leggermente inferiori a quelli della prima manche, in quanto verso la fine della gara si sono rilassati un attimo e sono stati entrambe infilati da due avversari, chiudendo diciassettesimo Cristian e ventesimo Luca.
Dalla classifica della Race Attack, veniva estrapolata anche la classifica Challenge, che ha visto Cristian nono e Luca tredicesimo nella prima manche mentre nella seconda si sono classificati rispettivamente in tredicesima e quindicesima posizione.
“Questa prima gara è stata molto emozionante – hanno riferito in coro Cristian e Luca -. Non pensavamo che il livello di queste gare fosse così alto, per cui siamo contenti dei risultati che abbiamo conseguito, grazie anche all’aiuto del tecnico della Andreani, che ci ha sistemato le sospensioni senza chiederci un euro.
Siamo anche contenti perché abbiamo trovato dei piloti ed i loro accompagnatori molto disponibili ed al sabato sera abbiamo fatto festa tutti insieme”.
Dario Malabocchia
