Infermiera albese rapinata a fine turno | Catturato il responsabile, un 27enne pregiudicato

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Dovrà rispondere del reato di rapina un marocchino di 27 anni, pregiudicato, che nella tarda serata ha aggredito e derubato un’infermiera albese, subito dopo che questa aveva terminato il proprio turno in ospedale.

L’uomo ha raggiunto la donna da dietro, le ha sferrato un pugno alla testa facendola cadere rovinosamente al suolo e si è impossessato della sua borsa contenente soldi e documenti. La vittima, ripresasi dallo shock, ha urlato e richiamato l’attenzione di alcuni passanti, uno dei quali ha subito dato l’allarme al 112. Nel giro di pochi minuti i Carabinieri di Alba hanno localizzato il fuggitivo che, durante la fuga aveva gettato la borsa che poi è stata recuperata e restituita all’infermiera.

 

Per una curiosa beffa del destino, nelle stesse ore anche il fratello di 28 anni veniva anch’egli arrestato, sempre dai Carabinieri di Alba, per espiare una condanna definitiva a un anno e due mesi di reclusione per tentato furto in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.

 

I due fratelli tuttavia non potranno beneficiare della stessa cella e neppure dello stesso carcere poiché i condannati definitivi scontano la pena nella Casa di Reclusione di Alba, mentre per gli arrestati è competente la Casa Circondariale di Asti. Nei confronti di entrambi saranno in seguito avviate le procedure di espulsione dal territorio nazionale in ragione del fatto che non lavorano e si sono resi autori di gravi reati.  
Risale ad un sabato di fine febbraio un’altra rapina consumata, nel cuore della città, ai danni di una studentessa che è stata aggredita da due balordi per pochi spiccioli. Anche in questo caso la tempestiva comunicazione dei passanti al 112 ha permesso ai carabinieri  di Alba un immediato intervento che si è concluso con l’arresto in flagranza di reato dei due.

 

Questi episodi ha indotto l’Arma di Alba ad intensificare i servivi di prevenzione soprattutto nelle vie del centro storico.
La vicenda ci fornisce, infine, lo spunto per  ricordare di contattare, senza esitazione, i carabinieri tramite il numero unico di emergenza 112 per segnalare tempestivamente persone o mezzi sospetti.