Il riconoscimento UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, il Barolo e i nostri territori | Una importante opportunità per fare sistema

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“Il riconoscimento UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, il Barolo e i nostri territori. Una importante opportunità per fare sistema” è il titolo dell’incontro che si terrà a Cherasco, venerdì 6 febbraio 2015, alle ore 21, nella Sala del Consiglio di Palazzo Comunale.

 

Interverranno Roberto Cerrato, Luigi Barbero, Giuseppe Rossetto, Marco Devecchi e Flavio Russo, oltre agli amministratori cheraschesi, ad autorità politiche, amministrative e militari del territorio.

 

L’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) si pone l’obiettivo di contribuire alla pace e la sicurezza dei popoli, promuovendo la collaborazione tra i Paesi del mondo attraverso i canali dell’educazione, della scienza e della cultura.
Uno dei compiti dell’UNESCO è quello di incoraggiare l’identificazione, la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale: esso rappresenta la storia e l’identità di ciascun popolo e costituisce l’eredità del passato da trasmettere alle generazioni future.
La lista del Patrimonio Mondiale comprende ad oggi più di mille siti; l’Italia è il Paese che conta più siti in assoluto: 50 in totale (a giugno 2014).

 

Un sito viene iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale solo se l’UNESCO riconosce la presenza di un “Eccezionale Valore Universale” (Outstanding Universal Value, abbreviato in OUV).

 

I paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, grazie all’eccezionale valore della loro cultura del vino che ha nei secoli modellato il paesaggio, sono iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 22 giugno 2014.

 

L’Eccezionale Valore Universale proposto per questo sito è rappresentato dalla radicata cultura del vino e dallo straordinario paesaggio modellato dal lavoro dell’uomo, in funzione della coltivazione della vite e della produzione del vino.
Il sito costituisce infatti una testimonianza unica di una tradizione culturale viva, e un esempio eccezionale di rapporto tra l’uomo e la natura per più di due millenni. I filari dei vitigni storicamente coltivati nel territorio, le tipologie di coltura, il ricco sistema dei luoghi produttivi e degli insediamenti tradizionali evidenziano un paesaggio “vivente”, in cui ogni sua evoluzione avviene nel costante rispetto ed equilibrio di tradizione e innovazione.
Il paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato è dunque il risultato eccezionale di una “tradizione del vino” che si è trasmessa ed evoluta dall’antichità fino ad oggi, costituendo il centro della vita socio-economica del territorio.

 

La continua ricerca di miglioramento del ciclo produttivo ha portato, e ancora oggi porta, alla produzione di vini di eccellenza e qualità internazionale (quali il Barolo, il Barbaresco, l’Asti Spumante e il Barbera d’Asti), grazie ad un ricco patrimonio di saperi e tecniche, basati sulla profonda conoscenza dei vitigni qui coltivati da secoli (Nebbiolo, Moscato Bianco, Barbera) e della loro capacità di adattamento alle condizioni ambientali.

 

All’incontro possono partecipare tutti, è ad ingresso libero.