L’uomo che oggi a Manta si è barricato in casa, ora in carcere a Cuneo

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I dettagli della vicenda che oggi ha destato grande preoccupazione e paura a Manta

Venerdì 9 gennaio 2015 – 18.00

Alle 9.00 di stamattina, secondo quanto si apprende da un comunicato dei carabinieri, il pregiudicato albanese 35enne disoccupato Gjondfrekaj Nest, in evidente stato di alterazione psicofisica, dovuta all’abuso di alcool e probabilmente all’uso anche di droga, si recava presso l’abitazione di una donna 20enne, sua connazionale, da lui conosciuta, in quel momento sola in casa.

 

Con la forza riusciva ad introdursi spintonando la ragazza per poi tentare di abusarne sessualmente; gli aveva infatti gia’ strappato i pantaloni ma lei, urlando e scalciando, riusciva a divincolarsi dall’aggressore che, a quel punto, desisteva dall’intento di violentarla e si dava alla fuga a piedi.

 

La donna non dava subito l’allarme alle Forze dell’Ordine ma, solo dopo qualche ora, avvertiva il marito, il quale informava i Carabinieri di Saluzzo e Verzuolo.

 

Immediatamente i militari avviavano le ricerche dell’albanese che aveva tentato di violentare la giovane la quale, peraltro, riferiva loro di essere stata anche minacciata con una pistola. Poco piu’ tardi lo rintracciavano presso la propria abitazione, sita al terzo piano di un palazzo del centro di Manta (Cn), lungo la SS. 589 Cuneo-Saluzzo.

 

Anche i carabinieri venivano minacciati dall’uomo, in preda ai fumi dell’alcool, e armato di pistola. L’uomo si barricava in casa, di tanto in tanto affiacciandosi alle finestre ed urlando frasi sconnesse e richieste senza alcun senso, minacciando di far esplodere la palazzina usando il gas della cucina.

 

Tutta l’area a rischio, compresa la strada statale, veniva cinturata per diverse centinaia di metri da numerose pattuglie dei carabinieri di Saluzzo, Verzuolo e Cuneo, fatti convergere sul posto. Venivano così evacuate le 20 famiglie, che abitano nei due edifici a rischio, ed alcune squadre dei vigili del fuoco interrompevano l’erogazione del gas per ragioni di sicurezza. Sul posto anche alcune ambulanze del servizio sanitario 118.

 

A quel punto con Gjondfrekaj Nest inziava una trattativa, durata circa due ore, condotta dal comandante del Nor della Compagnia di Saluzzo e da un maresciallo del Reparto Operativo di Cuneo, specializzato “negoziatore” che interviene esclusivamente in questi casi per stabilire un contatto con l’autore dei fatti, per cercare di convicerlo a desistere consegnandosi ai carabinieri.

 

Alle 14.30 l’uomo veniva definitivamente convinto e si consegnava ai militari che lo disarmavano immediatamente.
L’arma, poi sequestrata, e’ una pistola semiautomatica calibro 6,35 di fabbricazione italiana perfettamente funzionante e con sei colpi nel caricatore. Su di essa, che da una prima verifica potrebbe essere di provenienza furtiva e comunque illegalmente detenuta, saranno eseguiti approfonditi accertamenti balistici per verificare se possa aver mai sparato nel corso di altri preecedenti eventi delittuosi.

 

Ora l’uomo, finito nel carcere di Cuneo su disposizione del Pubblico Ministero, dovrà rispondere dei reati di tentata violenza sessuale aggravata, detenzione e porto illegale di arma, violazione di domicilio aggravata, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.  

 

Nel video, per gentile concessione del collega Andrea Caponnetto, i momenti dell’arresto

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