Formati per un lavoro, senza contratto e motivati con musica disco

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Così 16 lavoratori di una ditta lavoravano irregolarmente per una società operante nel settore dell’energia

Lunedì 15 dicembre 2014 – 10.00

I militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e gli ispettori del lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro di Cuneo, diretta dal dott. Mottolese, hanno scoperto 16 lavoratori irregolari che proponevano contratti, per conto di una primaria società nazionale operante nel settore dell’energia.

L’accertamento è scaturito dalle lamentele che alcuni lavoratori avevano lasciato in un blog sulla rete internet nei quali si faceva riferimento a falsi annunci di posti di lavoro, proposti da varie ditte in tutta Italia, tra cui anche una con sede a Cuneo.

Individuata la ditta da parte dei Carabinieri del NIL e degli ispettori del lavoro sono iniziati gli accertamenti anche mediante appostamenti.

L dinmica ricorda molto quellla di alcuni film, ma purtroppo non lo è. I carabinieri hanno infatti appurato come la riunione avvenisse presso la sede della  azienda intorno alle 07:30 del mattino, dove si raggruppava un consistente numero di ragazzi che, entrati in ditta, ne uscivano dopo circa mezz’ora dirigendosi verso destinazioni diverse.

A quel punto i carabinieri sono intervenuti, ispezionando l’azienda mentre era in corso la riunione di formazione all’interno dei locali, effettuata con modalità piuttosto singolari: musica da discoteca ad alto volume sin dalle prime ore del mattino, cori di incitamento di gruppo ed eventi motivazionali.

 

Gli ispettori hanno accertato che i ragazzi, appena maggiorenni, di diverse nazionalità, venivano a conoscenza dell’opportunità lavorativa offerta da una società attraverso inserzioni su vari siti internet, volantinaggio e pubblicità sui giornali, ed allettati da prospettive sicure di lavoro nonché carriere da manager aziendali.

 

Successivamente venivano contattati, sulla base di uno scarno curriculum, per un colloquio di lavoro durante il quale venivano proposte importanti opportunità di lavoro, assolutamente illusorie, unite a promesse di sostanziosi compensi.

 

I giovani venivano poi impiegati, di fatto, nella vendita «porta a porta» per contratti di energia del mercato libero alternativi a quelli già sottoscritti e tutti entravano fra loro in una competizione legata ai risultati poiché il datore di lavoro, a fine giornata, compilava, per ciascuno di essi, una sorta di classifica di merito riportante graficamente il rendimento ed il numero di contratti sottoscritti da ognuno di loro.

 

Attraverso lo schermo giuridico del «contratto di collaborazione occasionale», l’azienda evitava di assumere il personale contravvenendo a tutti gli obblighi di legge in materia fiscale, previdenziale ed assistenziale.

 

I militari del NIL e gli ispettori hanno, quindi, contestato sanzioni amministrative nei confronti del datore di lavoro per aver impiegato manodopera in nero ed irregolare ed a termine degli accertamenti gli è stata contestata la c.d. “maxi sanzione” amministrativa pari a circa 86.000 euro.

 

Ma non è finita qui. Conclusi gli accertamenti sul conto della prima ditta, gli ispettori hanno passato al vaglio anche le posizioni dei lavoratori occupati da una seconda ditta sempre del settore di vendita porta a porta.

Anche qui sono state esaminate le posizioni di 8 lavoratori che venivano occupati irregolarmente ed anche per questa ditta sono state comminate sanzioni pari ad € 40.000.

 

Ai lavoratori controllati, a conclusione degli accertamenti, è poi stato riconosciuto un contratto di lavoro subordinato previsto dai contratti nazionali di lavoro di categoria.