Storica sentenza della Corte di giustizia europea sui precari della scuola

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La decisione accoglie in pieno le richieste avanzate dal Codacons che ha ottenuto finora 2.200 vittorie in tutta Italia

Mercoledì 26 novembre 2014 – 16.40

La Corte di Giustizia Ue ha bocciato il sistema italiano delle supplenze, in quanto «il rinnovo illimitato dei contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato». La Corte sottolinea tra l’altro che, sebbene il settore dell’insegnamento testimoni un’esigenza particolare di flessibilità, lo Stato italiano «non può esimersi dall’osservanza dell’obbligo di prevedere una misura adeguata per sanzionare debitamente il ricorso abusivo a una successione di contratti di lavoro a tempo determinato».

 

La decisione della Corte di giustizia Europea accoglie in pieno le richieste avanzate dal Codacons, associazione che ha ottenuto finora circa 2.200 vittorie nei tribunali di tutta Italia in favore dei docenti precari (Il testo della sentenza è consultabile qui: Sentenza Corte di Giustizia Europea).

 

Si tratta di una sentenza importantissima che avrà conseguenze pesanti per lo Stato Italiano – afferma il Presidente Carlo RienziLa decisione della Corte Ue, infatti, spiana definitivamente la strada ad una valanga di ricorsi da parte dei 150.000 precari della scuola che si sono visti rinnovare negli anni i contratti a tempo determinato, in totale spregio delle norme comunitarie e subendo un danno economico ingente”.

 

Non a caso i giudici italiani hanno finora riconosciuto i diritti dei docenti precari da noi assistiti, condannando il Ministero dell’istruzione a pagare risarcimenti e scatti di anzianità per complessivi 2.766.000 euro” – aggiunge Rienzi.

 

Il Codacons invita tutti i precari della scuola ad aderire all’azione legale avviata dall’associazione, poiché alla luce della sentenza della Corte di giustizia Europea sarà possibile ottenere il giusto risarcimento danni in tribunale (per info e adesioni www.codacons.it ).