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Lavoro nero e irregolare in un call center di Cuneo

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Un’operazione dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro

Giovedì 20 novembre 2014 – 9.45

Prosegue l’azione di contrasto al lavoro nero attuata dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo, sotto il coordinamento della Direzione Territoriale del Lavoro di Cuneo. Già nello scorso week end infatti erano stati scoperti 11 lavoratori in nero in 4 locali pubblici della Granda.

Questa volta l’attenzione dei militari del N.I.L. si è concentrata nei locali di un call center a Cuneo al cui interno lavoravano una dozzina di lavoratrici di varia età le quali contattavano telefonicamente utenti con lo scopo di vendere divani o altri elementi di arredo per conto di noti marchi nazionali ed esteri.

Tra le operatrici in turno in quel momento i Carabinieri hanno scoperto una lavoratrice totalmente in nero, perché senza alcun contratto di lavoro, mentre altre 5 erano occupate con contratti a progetto (co.co.pro.) risultati poi in realtà non rispondenti ai requisiti che la normativa prevede per questo tipo di contratti atipici. La particolarità delle lavoratrici co.co.pro. sta nel fatto che sono considerate precarie senza diritto a ferie, malattie ed alle tutele previste invece per le lavoratrici subordinate.

 

Nei confronti del titolare del call center sono state contestate sanzioni amministrative pari a 6 mila euro per le violazioni alle norme sul lavoro riscontrate mentre per le 5 lavoratrici, assunte in modo distorto come co.co.pro., a seguito degli accertamenti dei militari il loro contratto è stato trasformato in subordinato, con tutti i benefici di legge che ciò comporta sia a livello di diritti che sotto il profilo contributivo/previdenziale.   

 

Redazione

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