Fogne versate nella Stura per 30 giorni: “Ma per Valmaggia è tutto ok”

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Il consigliere regionale Campo (M5S): “Manterremo alta l’attenzione su questo tema”

Martedì 30 settembre 2014 – 18.00

Nel corso del Question time in Consiglio regionale il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Mauro Campo ha interrogato l’Assessore all’Ambiente Valmaggia circa lo sversamento, per 30 giorni, direttamente nella Stura di Demonte, dei reflui urbani di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, valli Vermenagna, Gesso e Stura.

 

Campo ha fatto ha fatto notare il danno ambientale e le ricadute sull’intero corso del fiume, che quindi andranno ad interessare tutti i territori a valle e potenzialmente anche dopo la confluenza nel Tanaro (Pollenzo, Alba). Territori in cui l’ambiente fluviale ha valore dal punto di vista agricolo, zootecnico e turistico ricreativo e che sono stati tenuti all’oscuro di questo non trascurabile intervento. “
Gli ho fatto notare inoltre l’insoddisfazione in relazione sia alle motivazioni di legge che alla relazione minimizzante fatta dal proponente (l’ACDA, Azienda Cuneese dell’Acqua) – dichiara Campo – Ma soprattutto gli ho chiesto come sia possibile che in quattro anni di progettazione e significative cifre investite (7,5 milioni di euro regionali più un non meglio definito finanziamento pubblico di origine europea) non si siano trovate soluzioni che evitassero la necessità degli sversamenti direttamente nelle acque del fiume Stura”.


 

Sempre Secondo quanto riferisce il consigliere Campo, Valmaggia ha risposto che gli interventi sono necessari, anzi obbligatori, e che sono state prese tutte le misure previste dalla legge. “Non ha nemmeno menzionato il fatto, scandaloso, dell’aver tenuto all’oscuro per anni amministrazioni comunali e cittadini”.

 

Avere un depuratore che riversa acqua limpida in un fiume, dopo che è stato devastato per realizzarlo, mi sembra una evidente contraddizione in termini – conclude Campo – Manterremo alta l’attenzione su questo tema ed abbiamo già cominciato ad interessare eletti ed attivisti sul territorio per supplire alla pubblica omertà sull’argomento“.

 

Redazione