Vino, cultura e trasversalità con “In Donne Veritas”

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Storie di terra e paesaggio a Trezzo Tinella

Mercoledì 27 agosto 2014 – 10.30

“In Donne Veritas” è un progetto culturale: un momento di incontro trasversale tra musica e cibo, poesia, vino, storia e tradizioni dei nostri luoghi. “In Donne Veritas” è nato da un’ispirazione di Roberta Castoldi, Direttore Artistico insieme con Alessandra Morra.

IL PROGETTO
Il progetto è cresciuto attorno ad una domanda, cioè attorno ad una fascinazione: cosa sono i vini delle donne e cosa sono i vini per le donne? Esistono un sentire  e un fare “di donna” governati da principi propri?
Bevanda sociale, il vino ha sempre avuto il dono di sciogliere la lingua e di predisporre all’ascolto degli altri.
Questa sua vocazione linguistica va intesa in più sensi. Anzitutto, come tutti gli oggetti culturali, quando espresso in parole, il vino si colloca nello spazio sociale. La sua consumazione, e prima ancora la sua creazione, sono infatti accompagnate e rese possibili da discorsi, da scambi di idee, da approfondimenti culturali, da quel piacere della conversazione che ne scorta la storia sin dai tempi del simposio greco.
Ogni serata avrà ospiti nazionali ed internazionali di rilievo, ognuno dei quali, attraverso la propria arte, sia essa la musica, la scrittura, il cibo, la poesia, l’architettura condivideranno con il pubblico il proprio sapere.
Nasce con queste prime quattro serate in Cascina Langa, dimora storica delle Langhe Orientali, (Il vino delle donne: storie di resistenza, di Terra bagnata e di streghe, 7 giugno – Eleganza: storie di Terra e Paesaggio 5-6-7 settembre – Piemonte e Sicilia: storie di passione e d’amicizia, 4 ottobre – Le donne del Barolo: storie di donne, sante e cortigiane, 8 novembre) il progetto territoriale sul RACCONTO: di persone, storie e tradizioni dei luoghi da poco divenuti Patrimonio dell’Umanità, e che si svilupperà durante tutto il 2015.

 

5-6-7  Settembre 2014 ELEGANZA: STORIE DI TERRA E DI PAESAGGIO
Il secondo evento di “In Donne Veritas” si propone come una tre giorni tra percorsi di vino, conversazioni di architettura e musica, cibo e arte. Una sinestesia di suoni e parole attraversa in tema del paesaggio interpretato da artisti e architetti in una mostra ospitata a Cascina Langa.

 

PAESAGGI DI LANGA
Nel variegato Paesaggio di Langa, fra le colline disegnate dai filari delle viti, frammezzate da boschi, antichi borghi, castelli e cascine storiche, Naturale e Artificiale, Natura e Cultura, quanto è stato creato dalla natura e quanto costruito dall’uomo si integrano, si ibridano in una tessitura complessa. Tutto questo implica una necessaria riflessione per una rilettura di questo paesaggio attraverso una progettazione sensibile in grado di far emergere i valori identitari del territorio, con una descrizione sofisticata dei rapporti tra i gruppi umani e gli ambienti che essi abitano.
Ciò che lega le proposte di un possibile intervento in questo paesaggio da parte di Mario Botta, Andreas Kipar e TSpoon è la sensibilità nell’approccio a favore del mantenimento dell’integrità dell’ecosistema per emergere, e non sovrapporre in modo gestuale, quello che i francesi chiamano il terroir un concetto legato alla produzione del vino che definisce un’area ben delimitata dove le condizioni naturali, fisiche  e chimiche, la zona geografica e il clima permettono la realizzazione di un prodotto specifico e identificabile mediante le caratteristiche uniche della propria territorialità. Quello che permette di identificare un vino da un altro – e un paesaggio dall’altro – è proprio il luogo di provenienza, il territorio in cui sono coltivate le vigne, i caratteri culturali della gente che lo abita, il clima della regione, la geologia del suo terreno, le sostanze usate per coltivarlo e il cibo che si mangia. Mario Botta  pensa per le Langhe a un’architettura in grado di confrontarsi dialetticamente con il paesaggio che non “costruisca sul sito” ma che “costruisca il sito” affinché  il paesaggio si arricchisca e non subisca il fatto architettonico. Andreas Kipar propone un concetto di valorizzazione inteso come modello di sviluppo territoriale, una sorta di progetto pilota, un primo passo per una progettazione rispettosa tra Alba e Barolo attraverso gli strumenti “dell’equipaggiamento vegetazionale” (inserendo elementi di paesaggio nei comparti industriali) e del “trattamento cromatico” (riprendendo nei progetti i colori del paesaggio). Infine Nina Artioli di TSpoon restituisce nella sua installazione – nel magico scenario di Cascina Langa, denso di suggestioni letterarie – l’immagine metaforica della Vigna Velata che come un corpo di donna reinterpreta le morbide e sinuose colline in un percorso multisensoriale che lega gli elementi topici del paesaggio con la poetica ebrezza del vino.
(Prof. Arch. Alessandra Coppa – Curatrice dell’allestimento della corte interna di Cascina Langa)

 

Si alterneranno nelle riflessioni l’Arch. Mario Botta che converserà con Bruno Ceretto (cofondatore della casa vinicola Ceretto), Andreas Kipar che dialogherà con l’Assessore Regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, modererà gli incontri Prof. Arch. Alessandra Coppa (curatrice della mostra Vigna Velata). Concerto del Quartetto d’Archi della Filarmonica Novecento del Teatro Regio di Torino. Il concerto di Marco (Morgan) e Roberta Castoldi accompagnati da Marco Santoro chiuderà gli eventi di sabato 6 settembre.

 

La partecipazione all’evento permetterà agli Architetti di ottenere 5 crediti formativi obbligatori , il modulo d’iscrizione potrà essere richiesto a  [email protected] e prevede l’obbligo di frequenza alle serate del Venerdì 5 settembre e del Sabato 6 settembre ( homepage www.architetticuneo.it)

 

Nella serata di sabato 6 settembre sarà possibile degustare una selezione delle Dop e Igp piemontesi accompagnati dalle migliori etichette delle donne del vino produttrici presenti all’evento.

 

STORIE DI RESISTENZA, DI TERRA BAGNATA E DI STREGHE
7 GIUGNO 2014 – Ecco il video della serata https://www.youtube.com/watch?v=KiFlNTdnJF4

 

cs