Edilizia: in Granda la situazione rimane difficile

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Se ne è parlato sabato scorso a Borgo San Dalmazzo, in occasione della consegna dei “premi di fedeltà”

Giovedì 29 maggio – 10.15

Sabato scorso, a Borgo San Dalmazzo, nella sala congressi dell’hotel “Navize-te” si è svolta la cerimonia per la consegna dei “premi di fedeltà” ai lavoratori del settore edile con 25 e 30 anni (nell’allegato il dettaglio dei nomi).

I lavoratori a cui è stato attribuito il premio sono in totale 64, equamente divisi tra quelli con 25 anni di anzianità, a cui è andato un attestato e l’importo di 1.000 euro lordi, e quelli con 30 anni, ai quali sono stati consegnati un diploma di merito, una medaglia d’oro e l’importo lordo di 1.500 euro.

Nell’ambito della manifestazione sono stati assegnati anche i sussidi di studio agli studenti, figli dei lavoratori edili, che hanno frequentato l’università e le scuole medie superiori. Tali sussidi di studio sono in totale 97 di cui 20 a studenti universitari e 77 ad allievi di scuole medie superiori, con un esborso totale di 35.738,59 euro.


 

La manifestazione rappresenta sempre un momento importante e molto sentito che si rinnova da tantissimi anni; un momento di incontro tra la struttura della Cassa edile e operai, imprese e autorità. Nonostante il settore edile stia attraversando una fase particolarmente complicata e anche nel cuneese si viva una fase recessiva, si è voluto comunque premiare chi, in questi lustri, con tanta dedizione, capacità umane e professionali ha contribuito allo sviluppo dell’edilizia e, di conseguenza, della Cassa edile.

 


La cerimonia è iniziata con il saluto dei componenti del Comitato di presidenza della Cassa edile, a partire dal presidente, Filippo Monge, il quale commenta: “La Cassa rappresenta 1.500 imprese industriali, artigiane e cooperative che contano circa 4.500 dipendenti del settore. Nel 2007, nell’anno prima dell’inizio della crisi, i dipendenti erano più di 6.000. In 6-7 anni, quindi, sono stati persi quasi 2.000 posti di lavoro. Nonostante ciò e la crisi che ha coinvolto in modo pesante le imprese, la Cassa edile di Cuneo è un ente che rimane ancora in salute, attraverso un modello gestionale nuovo, che ho introdotto due anni fa, basato sulla “spending review”, attraverso il quale si sono potuti privilegiare il territorio e la qualità del servizio e ovviamente la missione dell’ente, ovvero erogare prestazioni all’interno del settore. Le imprese versano la contribuzione, la quale si traduce in prestazioni aggiuntive che vanno dai premi sino a quelle di natura medica e odontoiatrica ricevute dai dipendenti delle aziende regolari iscritte. Da alcuni anni, infatti, la Cassa edile ha anche una funzione pubblica attraverso l’emissione del “famigerato” Durc (Documento unico di regolarità contributiva)“.

 

Parlando dei 64 premiati, il Presidente sottolinea come rappresentino una testimonianza del fatto che “il nostro è uno di quei settori della ‘old economy’ che garantisce un certo tipo di fedeltà tra impresa e dipendente“.
Ciò non toglie che la luce in fondo al tunnel della crisi non si veda, anzi: “L’unica luce che temo si intravveda – afferma Monge – è quella di un treno che sta provenendo in senso contrario. Nel senso che la situazione sta peggiorando e il lungo periodo elettorale non aiuta, dal momento che ogni decisione pubblica è stata paralizzata e rimandata, ormai penso a fine anno. Se si considera che l’80 per cento delle imprese edili della nostra provincia vive grazie al mercato delle opere pubbliche, le conclusioni sono facili da trarre. Questo stallo incide, a ricaduta, su tutti i settori collegati; del legno, della pietra, degli inerti e dei trasporti. In ogni caso guardo al futu- ro con spirito di speranza e lo faccio accompagnando le imprese, invitandole a tenere duro, come hanno fatto finora, e ricordando a tutti che le nostre aziende, a differenza dei grandi gruppi, hanno nel loro azionariato una famiglia e non un fondo di investimento, cioè persone che spesso hanno venduto i propri gioielli per continuare a pagare gli stipendi”.

 

In momenti di crisi – continua nella sua analisi Monge – va segnalato che la Cassa edile si occupa di welfare, di assistenza al settore e, poi, di controllo della conorrenza attraverso lo scoraggiamento di quella irregolare”. Quanto ai sussidi e ai premi, il Presidente chiosa: “Si tratta di una pratica sempre meno diffusa, ma a cui noi teniamo molto perché la prestazione che eroghiamo ha anche lo scopo di costruire una bella immagine del settore. Oggi lavorare per un’impresa di costruzioni non vuol dire avere un impiego di serie B, ma più che mai un lavoro di serie A. Non è solo la ‘new economy’ che ti qualifica e ti da uno status. È la ‘old economy’ che ti offre anche un sistema di garanzie in momenti come questi”.

 

PERIODO

(gennaio-dicembre)

MEDIA

OPERATORI

MEDIA

IMPRESE

TOTALE ORE

ORDINARIE

TOTALE

ORE CIG

DURC

IMPRESE

ANNO 2008 6.444 1.636 9.822.607 352.727 8.064
ANNO 2009 6.262 1.575 9.437.656 529.188 9.707
ANNO 2010 6.241 1.545 9.342.026 707.157 10.545
ANNO 2011 5.904 1.492 9.189.972 365.050 11.169
ANNO 2012 5.292 1.378 7.856.523 671.996 11.643
ANNO 2013 4.618 1.244 6.704.682 829.177 11.985

 

(Rivista IDEA n°22 – 29 maggio 2014)