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Bra: si è conclusa la consiliatura 2009-2014

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Approvate le aliquote Iuc. L’assemblea ha approvato anche il bilancio consuntivo 2013. Al Pacino e don Giovanni Lisa votati all’unanimità dalla massima assemblea civica

Giovedì 10 aprile – 11.45

La sera degli addii. La consiliatura 2009-2014 dell’amministrazione civica di Bra si è chiusa martedì 8 aprile 2014, con una seduta che ha presentato un nutritissimo ordine del giorno ed ha permesso di approvare il rendiconto del bilancio comunale 2013, così come le diverse componenti della nuova Imposta unica comunale, la Iuc, alla sua prima applicazione.

Una serata nella quale hanno già anticipato il loro addio alla sala consiliare di palazzo civico Giancarlo Balestra (capogruppo di Giustizia e libertà) e Claudio Gallizio (capogruppo Pd), eletti per la prima volta in consiglio nel 1980, che non si ricandideranno nelle elezioni del prossimo maggio.
Un saluto anche da parte di Gianni Comoglio, candidato sindaco nel 2009, che ha comunicato l’intenzione di non ricandidarsi “alla conclusione del cammino politico della lista civica Progetto Bra, che considera giunto al termine il proprio percorso politico e istituzionale essendo venuto meno il contesto storico e il quadro politico nell’ambito del quale questa esperienza era nata”. Nei giorni scorsi, invece, era stato il vice sindaco Marcello Lusso ad anticipare di non voler ripresentare la propria candidatura per le comunali.

 

Un milione e ottocentomila euro di avanzo. “Il 2013 è stato un anno amministrativo caratterizzato dalla poca chiarezza e dalle continue variazioni in tema di imposte locali, chiedendo ai comuni di fare scelte che sarebbero state opportune a livelli più alti. Si è continuato a vedere nei comuni i massimi dissipatori delle risorse pubbliche quando invece, dati alla mano, sono il comparto che più ha contribuito a garantire il rispetto del patto di stabilità”. Queste le considerazioni dell’assessore alla finanze Giovanni Fogliato nel presentare i risultati del rendiconto finanziario dell’amministrazione comunale braidese dell’anno passato. Un bilancio consuntivo che ha permesso di ottenere un avanzo di amministrazione di circa un milione e ottocentomila euro. “Pur salendo l’asticella degli obiettivi del patto di stabilità, ancora una volta il nostro comune è riuscito a rispettarlo senza penalizzare in quantità e qualità i servizi, proseguendo nella politica di una riduzione dell’indebitamento che ci ha permesso di far calare i debiti di tre milioni negli ultimi due anni, non stipulando alcun mutuo” – ha poi concluso l’assessore.
Il non aver acceso mutui è una scelta, rinunciando però ad una delle poche fonti di finanziamento utili ad attuare una politica di sviluppo e dare un sussulto alla nostra economia” – ha controbattuto il capogruppo Pdl Federico Dellarossa, aggiungendo: “Il comune ha stabilito così di limitare il proprio ambito di intervento. In un momento in cui il territorio non riesce più a produrre lavoro, invito però a prestare la massima attenzione agli appalti di servizi e all’accelerazione delle pratiche per chi vuole investire. Mai come in questi momenti, il tempo è denaro”. Non d’accordo il capogruppo Pd Claudio Gallizio, secondo il quale “nonostante un quadro di forti incertezze e rigidità, il rendiconto evidenzia come il bilancio abbia i numeri a posto, anche perché in questo comune la spending review l’abbiamo praticata seriamente e da tempo”. Sulla stessa linea anche il sindaco Bruna Sibille, per la quale “il vero sussulto all’economia locale lo ha dato la nostra attività amministrativa, mantenendo inalterate le tariffe e i servizi e riducendo le spese, oltre a veder incrementati i numeri del turismo”.

 

La nuova tassa “unica” si fa in tre. Deliberati dal consiglio comunale di Bra regolamenti e aliquote relative alle tre parti di cui si compone la nuova imposta unica comunale (in sigla Iuc): ovvero l’Imu (l’imposta municipale unica), la Tari (tassa rifiuti) e la Tasi (tassa sui servizi indivisibili). Approvate con i soli voti dei gruppi politici che sostengono la giunta Sibille, le motivazioni alla base delle scelte operate dall’amministrazione sono state illustrate dall’assessore alle finanze Giovanni Fogliato.
Ci siamo confrontati con le parti sociali, con i rappresentanti dei cittadini e delle imprese per dare la massima equità all’applicazione delle diverse componenti della Iuc. In un periodo di sofferenza per le attività produttive, sulla componente Imu abbiamo ridotto dal 10,2 per mille all’8,9 l’aliquota degli immobili a destinazione produttiva e sfitti, oltre a recepire la facoltà di assimilare alla prima casa gli immobili ceduti in comodato ai parenti di primo grado con Isee (l’indice della situazione economica equivalente) inferiore ai quindicimila euro” – ha illustrato l’assessore Fogliato – “Per la tassa rifiuti, abbiamo cercato di mitigare gli effetti per le categorie merceologiche più penalizzate dagli aumenti, come fatto per la Tares lo scorso anno. Sulla Tasi abbiamo previsto un’aliquota dello 0,45 per mille a carico dei proprietari e dello 0,05 per gli inquilini. Tenendo presente che non si pagherà nulla sotto i dodici euro, molti inquilini non pagheranno questa componente dell’imposta”.

 

Don Giovanni Lisa, ex parroco di Pollenzo e oggi padre missionario in Brasile, è cittadino onorario di Bra. A deciderlo, nella sua ultima seduta prima del rinnovo del maggio prossimo, il consiglio comunale della città della Zizzola che si è riunito ieri, martedì 8 aprile 2014. Con lui, la massima assemblea civica ha proclamato cittadino onorario anche l’attore statunitense Al Pacino, magistrale interprete sul grande schermo di una storia tutta braidese.
Il conferimento di una cittadinanza onoraria è un atto di forte valore simbolico, perché rappresenta un segno di riconoscimento di una città intera nei confronti di una persona” – ha detto a proposito di don Lisa il consigliere Marco Moda, capogruppo di “Impegno per Bra” – “Pur se parroco a Pollenzo per un breve periodo, dal 1971 al 1976, nella frazione è ancora vivissimo il ricordo del suo operato”. “Una persona di grande umanità e disponibilità, in grado di mettere in moto la coscienza delle persone. Anche grazie alla sua attività nacque il primo comitato di frazione della nostra città” – ha ricordato il consigliere Gian Massimo Vuerich (Pdl), mentre il suo collega Raimondo Testa (Con Sibille per Bra) ne ha ricordato “le riflessioni su temi importanti quali la povertà, per lui che era una autentica miniera di cultura in grado di coinvolgerci”.

 

Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, così come quello della concessione della cittadinanza onoraria ad Al Pacino, l’attore italo-americano interprete di “Scent of a woman – Profumo di donna”, con il quale vinse il premio Oscar. “Attraverso questo film migliaia di persone in tutto il mondo si sono imbattute in una doppia storia che interessa la nostra città” – ha detto il presidente del consiglio comunale Fabio Bailo (capogruppo de “La sinistra braidese”). “Da un lato perché la sceneggiatura è tratta da uno dei racconti più noti di Giovanni Arpino, “Il buio e il miele”, dall’altro perché per il personaggio interpretato da Pacino, l’autore si ispirò alle vicende del braidese Matteo Verrua, ufficiale dell’esercito rimasto invalido in battaglia, che non aveva voluto farsi piegare da questi fatti della vita” – ha poi concluso Bailo, con il capogruppo Pdl Dellarossa che ha comunicato di non condividere le motivazioni e si è assentato dall’aula prima della votazione.

 

Il piano per le energie sostenibili. Il consiglio comunale ha approvato poi il piano d’azione per le energie sostenibili, “in un momento che rappresenta la conclusione di un lungo lavoro preliminare ma che deve essere interpretato anche come il via ad una serie di azioni che si attueranno negli anni a venire” – come detto dal vice sindaco Marcello Lusso, mentre il sindaco Bruna Sibille ha auspicato “la necessità di un forte coinvolgimento e adesione da parte dei privati”.
Il piano permetterà a Bra, sulla base di un patto dei sindaci sottoscritto a livello comunitario, di centrare gli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto, ovvero la riduzione del venti per cento dell’energia utilizzata entro il 2020 attraverso una crescita dell’impiego  di energie rinnovabili. Scettici i consiglieri di opposizione, con il consigliere Gian Massimo Vuerich (Pdl) che ha sottolineato come “le azioni fatte in un singolo comune hanno un’efficacia relativa”, mentre il capogruppo di “Bra domani”, Davide Tripodi, che ha votato a favore ha sottolineato però “la necessità di far rete tra tutti i comuni, affinché sia possibile raggiungere obiettivi davvero ambiziosi”.

 

L’Arpa nelle ex scuole di via Piumati. Il consiglio ha modificato inoltre la destinazione d’uso delle ex scuole di via Piumati, che ospiteranno gli uffici territoriali dell’Arpa Piemonte, l’agenzia regionale per l’ambiente. “Questo edificio si trova ricompreso all’interno dell’area Rir, a rischio di incidente rilevante, e non era più possibile svolgere attività didattica. Per questo abbiamo accentrato le scuole dell’Oltreferrovia nella scuola don Milani di largo Europa” – ha detto il sindaco Bruna Sibille – “La nuova destinazione permetterà di utilizzare l’edificio per un servizio pubblico che viene mantenuto in città, augurandoci che anche la rimanente parte della scuola, nei mesi a venire, possa venir destinata ad uffici pubblici”.
Modificata poi la deliberazione che consente ai cittadini che risiedono in zone non metanizzate di poter ottenere uno sconto sull’acquisto di gas o gasolio. “Con questo documento si precisa meglio l’ambito di applicazione delle aree interessate dalla riduzione delle accise, evitando di fare figli e figliastri secondo un’interpretazione troppo cervellotica di una legge nata male e applicata peggio” – secondo il capogruppo di “Con Sibille per Bra” Pietro Ferrero. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità.

 

cs

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