24oredisport 2014 a fianco del progetto “La Casa del Quartiere”

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24oredisport 2014Giovedì 10 aprile 2014 . Ore 15.45 – In quindici anni di 24oredisport, l’evento cuneese che tornerà all’oratorio salesiano don Bosco il prossimo 7 e 8 giugno, hanno avuto sostegno progetti benefici rivolti alla realtà del territorio cuneese, sia progetti destinati a Paesi più lontani.

I Missionari Salesiani in Bolivia; la campagna nazionale Cancella il Debito; l’iniziativa umanitaria dei Medici Senza Frontiere; la creazione di una sala di emodialisi presso l’ospedale Afia di Lubumbaschi in Congo; la Caritas Diocesana; la realizzazione di un oratorio di frontiera a Nogales nel Messico del nord; la missione delle Suore Missionarie di Nostro Signore Gesù Cristo in Romania a Butea; in favore della parrocchia di Fontem, in Camerun; progetto di sostegno scolastico presso la parrocchia Stella Maris di Gyseny nel martoriato Rwanda; a favore di progetti per la città di Cuneo promossi dalla Caritas Parrocchiale in collaborazione con il Quartiere Donatello, la Cooperativa Momo e la Parrocchia San Giovanni Bosco; il Centro Socio-Pastorale “Baan Porn Tawan” di Takuapa in Thailandia per l’accoglienza dei Bambini Moken, gli zingari del mare nel post-tzunami; la “Casa del Cuore”, gruppo appartamento per l’accoglienza di mamme con neonati o gestanti che sono sole e vivono situazioni di disagio e di abbandono; Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, a favore di una casa per i ragazzi di strada chiamata “Maison Gahinja”; il progetto “Don Bosco l’Africano”, per aiutare ragazzi del West Africa (Nigeria, Ghana, Liberia e Sierra Leone); il progetto “Il condominio della solidarietà” per il sostegno alla genitorialità e l’housing sociale.
Quest’anno, per la XVI edizione dell’evento promosso dalla Pgsd Auxilium Cuneo, il progetto di solidarietà è La Casa del Quartiere Donatello.

 

Si tratta di un progetto che vede coinvolti il Comitato di quartiere Donatello, la cooperativa Momo, le Acli, l’Associazione Menteinpace e il Centro Diurno Psichiatrico dell’Asl Cn1.
La Casa del quartiere vuole diventare un centro polifunzionale dedicato ad attività sociali, culturali e sportive, un luogo di incrocio, incontro e scambio di attività e persone che abitano il quartiere riqualificando gli spazi comunali dati in convenzione al Comitato di quartiere Donatello.
La finalità del progetto è la promozione della coesione sociale della comunità locale come fattore di prevenzione individuale e collettivo attraverso la strutturazione di una governance condivisa fra organizzazioni di terzo settore, cittadini ed Ente pubblico e la riqualificazione e valorizzazione di un bene comune reso maggiormente fruibile.
L’ambito territoriale di intervento in cui si colloca il progetto è il quartiere Donatello, quartiere periferico della città di Cuneo disposto a nord-ovest della città. L’edilizia popolare, la forte immigrazione proveniente da sud, la presenza di famiglie seguite dai Servizi sociali e un consistente numero di tossicodipendenti negli anni Ottanta sono stati gli elementi di distinguo del quartiere, accanto alla presenza di un Comitato di quartiere molto attivo, all’Oratorio salesiano e alla Caritas parrocchiale.

 

Il quartiere si connota ad oggi per la presenza di edilizia popolare (n. 167 alloggi), scarsità di servizi ed esercizi commerciali e la presenza (in forte aumento negli ultimi anni) di famiglie straniere di origine magrebina. Sono in costruzione inoltre 60 alloggi di edilizia popolare previsti per il 2014. Il quartiere Donatello di Cuneo presenta dunque una serie di dinamiche tipiche degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica: si tratta di contesti che mostrano segni di disagio e disgregazione sociale, sia dal punto di vista urbanistico che socio-culturale. I giovani che vivono in questi contesti sono relegati a un circuito periferico povero di occasioni di aggregazione, impegno e creatività. D’altro canto pre-adolescenti ed adolescenti di questi territori si trovano a fare i conti con la noia, la demotivazione e forme di aggregazione di gruppo ripetitive e poco stimolanti. Non avere sufficienti luoghi per socializzare, per crescere, per confrontarsi con culture diverse, per ricevere messaggi positivi ed educativi, per divertirsi, genera frammentazione sociale ed esclusione.