Cuneo – Chiusure alle 18, la protesta di bar, ristoranti e locali notturni: “Siamo in ginocchio, adesso basta” (FOTO e VIDEO)

Flashmob organizzato da Confcommercio in piazza Galimberti: distanziati e in maniera civile i rappresentanti del settore hanno fatto sentire la loro voce

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“I bar e i ristoranti non sono luoghi di contagio. Basta, questa situazione non è più accettabile”. Anche a Cuneo, come in tutta Italia, gli esercenti colpiti dall’ultimo Dpcm hanno protestato. Lo hanno fatto con un flashmob in piazza Galimberti: distanziati, in maniera ordinata e civile hanno detto no alle nuove chiusure, chiedendo aiuti concreti ed immediati per poter sopravvivere a questo ulteriore colpo, dopo i mesi del lockdown e la difficile ripartenza. Presenti rappresentanti di bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, cuochi (in prima fila il presidente provinciale dell’Associazione Cuochi Massimo Camia), ma anche di locali notturni, tra i più colpiti, e spesso dimenticati, dalle decisioni governative.

L’hashtag è #siamoaterra, la loro speranza è che il grido di allarme venga ascoltato. “Protestiamo con educazione e con le giuste distanze, ma anche con fermezza e forza – ha spiegato il presidente di Confcommercio Cuneo Luca Chiapella -. Questo Dpcm sta azzerando una categoria intera. Non ci stiamo e vogliamo ribadirlo, questa situazione non è più accettabile. I ristoranti e i bar non sono luoghi di contagio, a dirlo sono anche i comitati scientifici”. Chiapella ha ricordato che sono state fatte precise richieste da parte di una delegazione che ha incontrato ieri il premier Conte: “E’ a rischio la sopravvivenza delle nostre imprese: servono misure forti e immediate, ristori che aiutino il settore”. “Siamo a terra – ha aggiunto Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione provinciale Albergatori ed Esercenti turistici -: le decisioni governative sono comprensibili dal punto di vista sanitario, ma ci mettono in ginocchio. Servono sussidi per evitare molte chiusure”.

Presenti alla protesta anche i presidenti di Ascom Fossano Giancarlo Fruttero e di Ascom Mondovì Carlo Giorgio Comino. Ecco le loro parole, insieme a quelle di Chiapella e Chiesa.