Andrea Olivero sulle nuove nomine in Fondazione CRC: “Ora bisogna cooperare sviluppando innovazione”

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Le riflessioni del viceministro Olivero dopo l’elezione di Giandomenico Genta alla nuova presidenza della Fondazione Crc.

 

Nel complimentarmi col presidente Gianni Genta, di cui conosco la saggezza, credo sia giusto esprimere un augurio a tutto il gruppo dirigente scaturito dalle nomine nella nostra Fondazione Crc. Finito il momento del confronto – che ha oltretutto messo in gara due persone di indubbio valore – ora la sfida è quella di saper interpretare il ruolo della Fondazione secondo il mandato che gli Enti preposti hanno indicato, tenendo insieme rigore e progettualità ad attenzione alle esigenze di tutto il territorio, compresi i piccoli Comuni. Concordo con il sindaco Borgna sulla necessità di passare oggi ai fatti, che possono chiarire le ambiguità di queste settimane. Auguro a tutti di avere il coraggio e la determinazione di perseguire questo duplice obiettivo. Non mi sono espresso né sulle nomine e né sul voto – non credo sia compito dei parlamentari e tanto meno dei componenti del Governo – ma sento ora di dover chiedere coraggio a Presidente e Amministratori. Il Cuneese necessita di una Fondazione che prosegua sulla strada avviata negli scorsi anni sotto la presidenza Falco dando rigore, trasparenza e strategia ai bandi. E, al contempo, ha bisogno di un luogo partecipato di progettazione del proprio sviluppo. Pubblico, privato, associazioni produttive e Terzo Settore devono trovare presto nella Fondazione un luogo di pianificazione comune. Non un bancomat, né un “progettificio”, non un luogo di contese personalistiche o dove far emergere “padrinaggi”, ma uno spazio della pianificazione condivisa di uno sviluppo sostenibile. In questa prospettiva assicuro al presidente Genta la piena collaborazione mia personale e dell’Istituzione che rappresento: mettiamoci al lavoro, da persone concrete quali siamo e, ne sono certo, le soddisfazioni arriveranno per tutti coloro che credono al bene della nostra comunità”.

Le riflessioni del viceministro Olivero dopo l’elezione di Gianni Genta alla nuova presidenza della Fondazione Crc

 

 

Nel complimentarmi col presidente Gianni Genta, di cui conosco la saggezza, credo sia giusto esprimere un augurio a tutto il gruppo dirigente scaturito dalle nomine nella nostra Fondazione Crc. Finito il momento del confronto – che ha oltretutto messo in gara due persone di indubbio valore – ora la sfida è quella di saper interpretare il ruolo della Fondazione secondo il mandato che gli Enti preposti hanno indicato, tenendo insieme rigore e progettualità ad attenzione alle esigenze di tutto il territorio, compresi i piccoli Comuni. Concordo con il sindaco Borgna sulla necessità di passare oggi ai fatti, che possono chiarire le ambiguità di queste settimane. Auguro a tutti di avere il coraggio e la determinazione di perseguire questo duplice obiettivo. Non mi sono espresso né sulle nomine e né sul voto – non credo sia compito dei parlamentari e tanto meno dei componenti del Governo – ma sento ora di dover chiedere coraggio a Presidente e Amministratori. Il Cuneese necessita di una Fondazione che prosegua sulla strada avviata negli scorsi anni sotto la presidenza Falco dando rigore, trasparenza e strategia ai bandi. E, al contempo, ha bisogno di un luogo partecipato di progettazione del proprio sviluppo. Pubblico, privato, associazioni produttive e Terzo Settore devono trovare presto nella Fondazione un luogo di pianificazione comune. Non un bancomat, né un “progettificio”, non un luogo di contese personalistiche o dove far emergere “padrinaggi”, ma uno spazio della pianificazione condivisa di uno sviluppo sostenibile. In questa prospettiva assicuro al presidente Genta la piena collaborazione mia personale e dell’Istituzione che rappresento: mettiamoci al lavoro, da persone concrete quali siamo e, ne sono certo, le soddisfazioni arriveranno per tutti coloro che credono al bene della nostra comunità”.