Sabato 4 e domenica 5 ottobre, il rinnovato Stadio dei Pini di Viareggio ha ospitato i Campionati Italiani Cadetti, la rassegna tricolore under 16 riservata ai nati nel 2010 e 2011. Un appuntamento che da sempre suscita grande curiosità per la possibilità di ammirare i talenti emergenti dell’atletica italiana, quest’anno reso ancora più speciale dalla presenza, alla cerimonia di inaugurazione, di campioni del calibro di Leonardo Fabbri. Anche l’Atletica Mondovì Acqua San Bernardo ha fatto capolino con i suoi atleti.
La rappresentativa regionale del Piemonte può tornare soddisfatta dalla trasferta in terra toscana: dopo i terzi posti del 2023 e 2024, è arrivato un 5° posto con 510 punti nella classifica combinata, frutto del 4° posto tra i maschi (259) e del 7° tra le femmine (251), dietro le “superpotenze” Lombardia, Veneto, Lazio ed Emilia-Romagna.
La squadra piemontese ha confermato l’ottimo livello tecnico, conquistando sei medaglie (2 ori, 2 argenti e 2 bronzi) e 21 piazzamenti tra i primi otto. Numeri leggermente inferiori rispetto al 2024 (quando furono 10 le medaglie, con quattro bronzi in più), ma pienamente in linea con le aspettative della vigilia. Un risultato che premia il grande lavoro del Comitato Regionale FIDAL Piemonte, presieduto da Clelia Zola, e dell’intero staff tecnico coordinato dal FTR Alfonso Violino.
Nella prima giornata, subito in evidenza l’Atletica Mondovì Acqua San Bernardo, che ha portato a Viareggio ben sei atleti, tutti cresciuti nel proprio vivaio.
La trasferta si è aperta nel migliore dei modi con la medaglia di bronzo di Francesco Simbula nei 100 ostacoli. Il giovane vicese ha migliorato il proprio primato personale di quattro decimi: 13”44 in batteria (miglior crono assoluto) e 13”46 in finale, dove ha chiuso al terzo posto dietro al lombardo Fabrizio Lanzini (13”30) e al toscano Flavio Tartaglia (13”42). Grande soddisfazione per il tecnico Andrea Oderda.
Brillante anche la prova di Sofia Musso, atleta del Polo di Carrù dell’Atletica Mondovì Acqua San Bernardo seguita da Marco Chiecchio, che nel salto in lungo è atterrata a 5,25 metri, migliorando di 16 centimetri il personale e classificandosi 7ª. La vittoria è andata alla bresciana Livia Angoscini con 5,58 m.
Nei 300 metri, Noemi Bertone (42”05) ha centrato l’accesso alla finale B, confermandosi poi decima assoluta con 42”17 nella prova conclusiva (titolo alla veneta Leo Grace Odje in 40”17).
Sfortunato invece Lorenzo Marino nel salto triplo: con 12,73 m ha mancato l’accesso alla finale per soli 5 centimetri, penalizzato anche dalle condizioni meteo avverse che hanno penalizzato il secondo gruppo di gara.
Ottima la prestazione della marciatrice Carolina Ribezzo, cresciuta nel Polo di Ceva dell’Atletica Mondovì Acqua San Bernardo e ora allenata dall’olimpionica Elisa Rigaudo con Valeria Biga a Mondovì. All’esordio in un campionato tricolore, Carolina ha vinto la prima serie dei 3.000 m di marcia con il tempo di 15’20”60, migliorando il personale di ben 20 secondi e chiudendo 14ª assoluta.
L’ultima gioia per l’Atletica Mondovì è arrivata nel lancio del disco cadette con Lucrezia Garelli, che da “individualista” ha saputo conquistare un eccellente 5° posto. Dopo un nullo iniziale, ha lanciato 31,51 m, poi dopo buoni tentativi è arrivata la spallata a 33,43 m all’ultimo, avvicinando il personale e superando anche la titolare piemontese Vittoria Moisè (ottava) per la gioia del tecnico Pietro Rossi, responsabile del settore lanci.
Soddisfazione da parte di tutta l’Atletica Mondovì con il presidente Boselli che ha voluto così commentare: “Con i risultati ottenuti in una manifestazione di alto livello come questa, dove i nostri hanno ben figurato acquisendo esperienza e consapevolezza, abbiamo avuto la conferma della qualità del lavoro svolto. Un grazie speciale va a tutti i nostri tecnici in particolare ad Andrea Oderda, Marco Chiecchio e Pietro Rossi”.
A tracciare un primo bilancio della stagione è Enrico Priale, che commenta così la conclusione del periodo agonistico 2025: “Siamo molto contenti dei risultati ottenuti, sia a livello individuale che, soprattutto, come squadra. Oltre alle medaglie conquistate, ciò che più conta è la crescita costante che stiamo registrando, segno di una struttura solida e competitiva in tutte le categorie. Da un lato c’è la quantità, rappresentata dalle attività di promozione, dalle collaborazioni con le scuole e dall’attivazione di Poli di allenamento decentrati – quest’anno in via sperimentale a Garessio e Camerana – che ci permettono di ampliare il bacino di giovani atleti; dall’altro la qualità, frutto di un progetto tecnico coerente e ben definito, che punta a valorizzare al meglio questo potenziale grazie ad allenatori competenti e preparati al fianco di giovani motivati che stanno crescendo. Fondamentali, in questo senso, sono state anche le collaborazioni attivate con Elisa Rigaudo per la marcia, Gianluca Magagna per gli ostacoli, Mario Botto per l’asta, Sandro Boasso per le prove multiple e con i tecnici delle società collegate.”


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