Emozioni e memorie tra vigne e identità

Cascina Del Pozzo: oggi come ieri, un racconto famigliare con lo sguardo rivolto al domani

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Ci sono luoghi in cui il tempo assume un ritmo diverso. Luoghi dove il vino non è solo un prodotto, ma una memoria che attraversa generazioni. Ogni gesto ha un significato, ogni vendemmia una storia da raccontare. Cascina del Pozzo (via del Pozzo, 15 – Castellinaldo d’Alba, tel. 0173-213226; www.cascinadelpozzo.com), nel cuore pulsante del Roero, è uno di questi luoghi. Un’azienda agricola nata dalla terra, dal lavoro e da una passione profonda che lega la famiglia Marchisio al proprio territorio. Qui, la vigna non è solo una coltura, ma un’eredità da custodire, un sapere da tramandare, una promessa da mantenere.

Una storia che affonda le radici nel tempo
Alla base di tutto ci sono tre pilastri fondamentali: la ricerca continua della qualità, l’amore viscerale per il territorio e la forza delle radici familiari. È su queste fondamenta che si costruisce la storia della Cascina del Pozzo, un’avventura iniziata già agli albori del Novecento, quando i primi antenati della famiglia producevano vino per uso personale o da vendere ai commercianti locali. Il grande salto avviene alla fine degli anni Settanta, grazie a nonno Flavio e nonna Vilma, che con coraggio e visione decidono di dare un volto imprenditoriale alla passione di famiglia. Stanchi di svendere i frutti del loro lavoro, iniziano a vendere direttamente il vino, ponendo le basi dell’attuale azienda vitivinicola.

Nome, terra, famiglia
Il nome Cascina del Pozzo nasce nei primi anni 2000, in omaggio alla vigna del Pozzo, cuore simbolico e operativo dell’azienda. Ma è solo una tappa in un viaggio ben più lungo. A portare avanti la tradizione, oggi, sono i figli e soprattutto i nipoti di Flavio e Vilma, arrivati alla quinta generazione: Lorenzo e Gabriele, con la so­rella Lucrezia e i cugini Mi­chele, Giulia ed Emma. Una nuova generazione, piena di idee e slancio, ma con lo stesso spirito di sempre: rispetto, de­dizione, e la volontà di crescere senza mai dimenticare da dove si viene.

Una crescita continua, tra vigna e innovazione
Oggi Cascina del Pozzo conta 27 ettari vitati, la maggior parte nel comune di Castellinaldo d’Alba, e continua a espandersi con l’acquisizione di nuovi terreni a Guarene, Corneliano d’Alba e Lequio Berria, dove nascerà uno spumante Alta Langa destinato a raccontare il lato elegante e verticale del territorio. Con una produzione che supera le 100.000 bottiglie l’anno, l’azienda propone un’ampia gamma di etichette, con prevalenza di vini bianchi. Le punte di diamante? Sicuramente Roero Arneis, Barbera d’Alba, Nebbiolo e una linea spumantistica in crescita, realizzata con il Metodo Charmat, ma con attenzione crescente verso il Metodo Classico.

Ogni bottiglia è narrazione non solo del territorio
Ogni vino della Cascina del Pozzo è il risultato di un equilibrio delicato tra natura e mano dell’uomo. C’è la conoscenza della vigna, l’attenzione alla biodiversità, la cura in cantina. E c’è anche la certificazione SQNPI, segno di un importante passo compiuto in direzione di una maggiore sostenibilità. Questo Sistema di Qualità Na­zionale di Produzione ­In­­­­tegrata è un sistema di produzione volontario che si attua rispettando norme tecniche sia per quanto riguarda la difesa delle avversità che per le altre pratiche agronomiche. A contraddistinguere la certificazione è un’ape gialla all’interno di un cerchio con bordo verde frastagliato. Un simbolo che è stato apposto sulle etichette delle bottiglie di vino, a garanzia della qualità sostenibile del vino dell’Azienda Agricola Cascina del Pozzo e di un’agricoltura più rispettosa della natura. Vini insomma che riflettono l’anima di chi lo ha immaginato e la pazienza di chi lo ha atteso.

Roero Arneis Riserva Le­schera: vino per intenditori
Tra le nuove etichette, merita una menzione speciale il Roero Arneis Riserva Leschera, una “sfumatura” preziosa di questa terra a sinistra del Tanaro e dell’Arneis che prende il nome da un’area specifica con menzione geografica aggiuntiva, situato nella zona di Ca­stellinaldo. È un vino invecchiato, che ha riposato nel periodo dell’affinamento per 12 mesi in botti di acacia che lo hanno reso strutturato, con marcate caratteristiche organolettiche oltre che elegante per resistere nel tempo.

Un’esperienza autentica, da vivere sul posto
Chi desidera conoscere questa azienda da vicino può prenotare una visita guidata in azienda, disponibile tutti i giorni. I tour iniziano tra i filari, proseguono in cantina e si concludono con degustazioni accompagnate da prodotti tipici del Roero: salumi artigianali, formaggi, grissini, nocciole… il tutto pensato per valorizzare al meglio ogni calice. Più che una visita, un’immersione nel mondo della Ca­scina del Pozzo. Un’occasione per ascoltare storie, scoprire segreti produttivi e, soprattutto, vivere il vino con tutti i sensi.

Dalle colline del Roero alle fiere internazionali
La qualità dei vini firmati Marchisio ha varcato da tempo i confini del territorio. L’azienda partecipa da oltre vent’anni al Vinitaly, è protagonista alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba da ben 15 edizioni e quest’anno rinnova l’invito ad andare a scoprire il nuovo Roero Arneis Riserva Leschera, nel Cortile della Maddalena all’interno del Mercato del Tartufo. Negli ultimi anni ha ampliato la sua presenza all’estero, partecipando a eventi come Wine Paris e organizzando in Germania degustazioni mirate e molto personalizzate.
Un percorso di crescita e internazionalizzazione accompagnato anche dal supporto di agenzie export e da un approccio commerciale sempre più strutturato.

Riconoscimenti che parlano chiaro
A confermare la qualità del lavoro svolto, sono arrivati nel tempo anche i riconoscimenti della critica. Valutazioni e giudizi di autorevoli wine critics che non solo gratificano, ma stimolano a migliorare, a cercare sempre nuove vie per esprimere l’identità profonda del Roero.

Il futuro è nella continuità
In un mondo che corre veloce, Cascina del Pozzo rimane fedele a sé stessa. Cresce, evolve, sperimenta – ma non perde mai di vista i valori da cui tutto è partito. La famiglia, la terra, il vino come atto d’amore.
Perché ogni bottiglia qui non è soltanto vino. È memoria, emozione e promessa. Una promessa fatta di qualità, radici e orgoglio. Da custodire oggi e da trasmettere domani, alle generazioni che verranno.