Accendete i riflettori, preparate i calici: il 9 novembre il Castello di Grinzane Cavour non ospita un evento, ma un’esperienza sensoriale che vibra di emozione, gusto e magia. Torna l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, e lo fa in grande stile, con il cuore acceso e lo sguardo rivolto al mondo.
«È molto più di un’asta: è il nostro modo di raccontare chi siamo, con orgoglio e passione – dicono gli organizzatori –. Ogni tartufo battuto è una storia che si propaga, un gesto che unisce piacere e solidarietà».
Protagonista assoluto? Il Tartufo Bianco d’Alba, autentico tesoro della terra piemontese, affiancato dai grandi vini delle Langhe, del Roero. Un connubio che incanta i sensi e celebra l’eccellenza italiana.
Ma non è solo gusto. È spettacolo, cultura, emozione. Le sale d’asta si accendono in simultanea da Hong Kong a New York, da Dubai a Singapore. Un battito globale, una danza di offerte che trasforma il Tuber magnatum Picco in icona internazionale.
«Ogni collegamento è un ponte tra mondi. Vedere un tartufo conteso in diretta tra Asia e America è come assistere a una sinfonia di cultura – raccontano gli organizzatori – e sapere che tutto questo serve a fare del bene, dà un senso profondo a ogni gesto».
Dal 1999, l’Asta ha raccolto oltre 7,2 milioni di euro per progetti benefici. Chef stellati, artisti, imprenditori e filantropi si sfidano a colpi di generosità. Il lusso diventa etico, il piacere si fa strumento di aiuto concreto.
Dietro le quinte, l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, che proprio nel castello ha la sua sede, guida l’orchestra con il supporto della Regione Piemonte, dell’Enit, dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, del Centro Studi Tartufo e dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba.
«Il nostro obiettivo è trasformare un prodotto in simbolo, un evento in esperienza. Vogliamo che chi partecipa porti a casa non solo un tartufo, ma un’emozione» sottolineano all’Enoteca.
Ancora mistero sul nome del banditore, è confermata la presenza come madrina portafortuna di Caterina Balivo, volto amato della televisione e presenza elegante e solare.
L’Enoteca diventa così il luogo dove il vino racconta il territorio, e il territorio si lascia raccontare attraverso il vino e dove batte il cuore di un Piemonte che guarda al mondo. Qui, tra colline che hanno ispirato poeti e conquistato viaggiatori, il tartufo si fa ambasciatore di bellezza, cultura e generosità.
L’Asta Mondiale è molto più di una vendita: è un rito, un sogno, un ponte tra eccellenza e impegno sociale. Un appuntamento che quest’anno promette di essere ancora più frizzante, roboante, indimenticabile.
E quando l’ultimo tartufo sarà battuto e l’eco dell’asta si spegnerà tra le mura del castello, resterà una certezza: qui, il gusto ha fatto battere il cuore del mondo.
Aspettando il rito dell’Asta Mondiale dove il piacere diventa un gesto che unisce
Dal Castello di Grinzane Cavour alle sale collegate in diretta da New York a Hong Kong: gusto, cultura e solidarietà per il tartufo, ambasciatore dell’eccellenza italiana


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