Erano 832 a fine 2024 (l’attività era iniziata a giugno) sono già 830 quelli gestiti nei primi 5 mesi di quest’anno dall’Asl Cn1. Si chiamano “percorsi di tutela”, sono previsti da una legge nazionale e la Regione Piemonte, con due circolari dell’aprile e luglio 2024 ha definito le linee guida. In sostanza l’Asl è chiamata a garantire ai cittadini che, avendone i requisiti, lo richiedano, percorsi di tutela nell’ambito del rispetto dei tempi di attesa per visite e prestazioni specialistiche.
Le prestazioni (di primo accesso) per le quali si può richiedere il “percorso” sono definite nel PNGLA (Piano Nazione di Gestione delle Liste di Attesa) una specifica procedura che permette al cittadino residente di ottenere la prestazione nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente, qualora non sia possibile ottenere una prenotazione ovvero quando, in fase di prenotazione, la disponibilità offerta, superi il tempo massimo di attesa previsto dalla priorità indicata in prescrizione.
La Regione Piemonte, da parte sua, ha definito, per garantire il rispetto della tempestività dell’erogazione delle prestazioni, il ricorso a prestazioni aggiuntive (su base volontaria da parte dei professionisti) con il fine di estendere l’orario settimanale di accesso ai servizi, con ottimi risultati (già 65 mila prestazioni a fine maggio 2025) e anche l’attivazione di contratti con le strutture del privato accreditato. L’Asl CN1, da parte sua, aderendo al progetto, nel periodo che va dal 20 febbraio al 31 maggio scorso ha attivato 3090 prestazioni aggiuntive.
“L’Asl CN1 – spiega il direttore generale Giuseppe Guerra – si è attivata da tempo e in tutte le forme possibili ricorrendo a prestazioni aggiuntive, convenzioni, bandi di concorso per l’assunzione di specialisti, stipula di contratti in libera professione per rispondere nel modo più puntuale possibile al bisogno di salute dei cittadini residenti. Abbiamo promosso incontri con i medici di medicina generale, in ogni Distretto, con la partecipazione di nostri professionisti come farmacista, cardiologo, radiologo, endocrinologo per discutere di appropriatezza”.
Chi non riesce a prenotare, dopo alcuni tentativi effettuati in giornate diverse, se la visita o prestazione in oggetto rientra nell’elenco PNGLA, può attivare presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) il percorso di tutela ed ottenere l’appuntamento, nell’ambito del territorio regionale, nel rispetto della classe di priorità assegnata. Gli uffici riescono a concludere positivamente la totalità delle richieste presentate in modo corretto.
La domanda può essere attivata via web (il modulo è pubblicato sul sito dell’Asl Cn1) o direttamente allo sportello. Sul territorio sono attivi altri sportelli che accompagnano, in collaborazione con l’Asl, il cittadino verso il percorso idoneo.
Anche le prenotazioni che non rientrano nei PNGLA sono prese in esame dall’Urp, ma come segnalazioni e la loro presa in carico non segue le regole del percorso di tutela.
Esiste inoltre la possibilità di attivare la “presa in carico attiva” per alcune specialità, che consente di entrare in una sorta di lista di attesa, con successiva chiamata tramite SMS.
Il CUP regionale prenota circa 14 mila visite/prestazioni ogni giorno, registrando oltre 3 mila disdette. È fondamentale che il cittadino che, per qualsiasi motivo, non riesca a presentarsi all’appuntamento ottenuto, disdica la prenotazione per rendere libera la disponibilità.
SCHEDA INFORMATIVA
“Il percorso di tutela”
Il cittadino assistito dall’Asl CN1, in possesso di una prescrizione di visita e/o esame specialistico in classe di priorità B (entro 10 giorni) – D (visite 30 giorni / esami 60 giorni) – P (120 giorni), di primo accesso, per prestazioni di cui al Piano Nazionale di Gestione delle Liste di Attesa, che non riesca a prenotare la prestazione sanitaria all’interno dei canali istituzionali sull’intero territorio della Regione Piemonte e nei limiti delle tempistiche di erogazione indicate dai codici di priorità potrà presentare formale istanza all’Asl Cn1 recandosi di persona presso la sede dell’Ufficio Relazioni con
il Pubblico di Cuneo, Savigliano o Mondovì o inviando una e-mail alla casella di posta [email protected]
La documentazione necessaria per l’accesso al percorso
Richiesta datata e firmata di attivazione del percorso di tutela dei cittadini nell’ambito del rispetto dei tempi di attesa per prestazioni specialistiche; impegnativa del Medico di Medicina di Generale / Pediatra di Libera Scelta; copia documento di identità in corso di validità della persona richiedente; congrua documentazione, al fine di dimostrare che la ricerca non ha soddisfatto la richiesta di prenotazione entro i termini previsti dal codice di priorità specifico o dai tempi massimi stabiliti nel Piano Nazionale Governo Liste di Attesa.