Il professor Silvio Garattini premiato all’ospedale “Ferrero” con il decimo Pre­mio Gratitu­dine (FOTO)

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Silvio Garattini ospedale verduno

“Per aver sempre coltivato la prevenzione per la salvaguardia del servizio sanitario pubblico”. È con questa motivazione che la Fonda­zio­ne Ospedale Alba-Bra onlus ha assegnato oggi, venerdì 13 giugno, nell’auditorium dell’ospedale “Miche­le e Pietro Ferrero” di Ver­du­no, il decimo Pre­mio Gratitu­dine 2025 al professor Silvio Garattini (che recentemente ha rilasciato un’interessante intervista alla Rivista Idea), presidente e fondatore dell’I­stituto di ricerche far­ma­cologiche “Mario Negri”.

Dai saluti di Luciano Scalise, direttore, Bruno Ceretto, presidente, Lorenza Tortoroglio Miroglio, presidente della Fondazione Alba-Bra, sino al video saluto di Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte, che sottolineato “la necessità di creare infrastrutture sanitarie, per garantire il sistema di sanità pubblica”.

In avvio della lectio magistralis, intitolata “Prevenzione è Rivoluzione”, il prof. Garattini ha evidenziato come in Italia la ricerca venga considerata “spesa e non investimento”. Dopo aver visitato tutto l’edificio: “Difficile trovare nel nostro Paese un ospedale così umanizzato, un’atmosfera serena e dei begli ambienti. Un’ospedale che dà dignità ai suoi pazienti”.

Il Premio Gratitudine, firmato Gufram, recita un evocativo e semplice THANK YOU, a significare proprio l’universalità di ogni singolo gesto che può davvero cambiare il mondo attorno a noi.

Il professor Silvio Garattini, scienziato di fama internazionale, è fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, medico e libero docente di chemioterapia e farmacologia. Nel corso della sua lunga carriera, Garattini ha ricevuto importanti premi e onorificenze, tra cui la Legion d’onore della Repubblica francese e il titolo di Grande ufficiale della Repubblica Italiana.

Garattini, oggi novantaseienne, ha ribadito nel suo intervento che prevenire significa vivere più a lungo e in salute, ma anche combattere le disuguaglianze sociali ed economiche, tutelare l’ambiente, investire nell’istruzione e contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario. “Tutto questo è possibile – ha concluso – se si avvia una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il benessere del pianeta e delle generazioni future.”