«Una grande festa per celebrare 80 anni di impegno artigiano»

Confartigianato Cuneo onora la sua storia con due serate-evento: giovedì 17 e venerdì 18 luglio, in piazza Galimberti, grandi nomi della musica italiana

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Confartigianato Impre­se Cuneo compie 80 anni. Un traguardo prestigioso che verrà celebrato a Cuneo con due importanti eventi-spettacolo sull’iconica pi­az­za Galimberti il 17 e il 18 luglio per onorare la storia e l’impegno dell’As­sociazione nel sostenere lo sviluppo imprenditoriale del territorio e nel farsi interprete del rapido cambiamento che ha investito la nostra operatività a tutti i livelli.

«80 anni sono un grande traguardo, – dichiara Luca Cro­setto, presidente di Conf­ar­ti­gianato Im­prese Cuneo e di Camera di commercio di Cuneo – che accredita la nostra Asso­ciazione come una delle più importanti “memorie storiche” dell’evoluzione socio-economica del territorio. Nel contempo però, rappresenta anche un valido punto fermo dal quale volgere lo sguardo verso il futuro nel segno dell’innovazione, oggi strumento essenziale di ogni nostra azione. Questo lungo percorso di vita associativa riporta testimonianze concrete dell’evoluzione profonda che ha investito la nostra quotidianità. Nella storia di Con­f­artigianato Cuneo si ritrovano tante tracce di memoria: dalla fatica dei tempi magri, alle proteste degli anni difficili, alle assemblee tematiche, ai mo­menti celebrativi. Spazi di vita associativa che hanno nel tempo rispecchiato e trasmesso i valori del mondo artigiano, uno tra tutti il senso di appartenenza ad una “grande” realtà che ha sempre lavorato e continua a lavorare per dare impulso all’imprenditoria locale».

È il 12 giugno 1945, quando un gruppo di artigiani, ispirati dai valori di democrazia e libertà, costituiscono l’Associazione Autonoma Artigiani della Provincia di Cuneo. Nel primo verbale assembleare si parla di unione di intenti per la ricostruzione politico-economica della Nazione italiana e si fa riferimento al ruolo “chiave” del lavoro e dell’iniziativa individuale, quali fattori indispensabili di elevazione morale e materiale delle categorie artigiane. In pochi mesi, il numero degli associati al nuovo Orga­nismo cresce in modo esponenziale. Vengono costituite le zone di riferimento e viene stabilita la linea operativa che punta soprattutto a creare aggregazione tra gli imprenditori artigiani, sollecitandone la partecipazione attiva al sindacato.

Dopo 80 anni, Confartigianato Imprese Cuneo, oggi la più importante realtà rappresentativa del mondo artigiano del territorio, celebrerà questo importante anniversario attraverso due eventi ufficiali, durante i quali offrirà all’intera cittadinanza la possibilità di condividere lo speciale compleanno con alcuni nomi prestigiosi del panorama musicale italiano.

L’importante iniziativa è stata organizzata con il sostegno di Città di Cuneo, Camera di commercio di Cuneo, Fondazione Crc. Gold Sponsor: Banca di Boves e Studio dentistico Sal­zano e Tirone. Enti patrocinatori: Ministero del turismo, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Atl del Cuneese, Ente Turismo Langhe, Monferrato, Roero, Gal Valli Gesso, Vermenagna, Pesio, Gal Mongioie, Gal Langhe e Roero, Gal delle Terre Occitane, Uncem Piemonte. Il primo ap­pun­tamento, della kermesse “Visioni di futuro – l’artigiano che verrà” è fissato per giovedì 17 luglio. Alle ore 21 a Cuneo, in piazza Galimberti si esibiranno: la pianista Frida Bollani, il trombettista Fabrizio Bosso, il comico Gabriele Cirilli, e i cantanti Irene Grandi e Davide Van de Sfroos, presentati da Micaela Palmieri e Federico Quaranta, giornalisti Rai. La serata sarà una sorta di cadeau conclusivo del progetto “Eccellenze Artigiane sul Palco”, che ha portato nelle aziende artigiane cuneesi alcuni grandi protagonisti della musica e della danza italiana. Appuntamento con la musica dance, invece, il 18 luglio, quando sul palco di piazza Galimberti alle ore 21 saliranno gli Eiffel 65. Questa seconda serata, organizzata in collaborazione con DonArti, sarà anche l’occasione per approfondire, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, i temi legati alla guida sicura, con particolare attenzione ai giovani. Entrambi gli eventi saranno a ingresso libero con la prenotazione obbligatoria su confartcn.it/80anni.

 

VISIONI DI FUTURO

Il “ben fatto” è da sempre la cifra distintiva del lavoro artigianale, una preziosa eredità che si alimenta di tradizione. Nell’ultimo decennio, scrollandosi di dosso la vetusta immagine della bottega, l’artigianato ha aggiunto al sapere dei padri il concetto di innovazione, dimostrando di possedere un potente slancio verso la modernità. D’altra parte, la connessione tra mondo artigiano e innovazione è una costante. Gli artigiani sono innovatori da sempre, sanno trovare soluzioni nuove non solo per garantirsi un vantaggio competitivo rispetto alle grandi imprese, ma anche per migliorare il proprio lavoro e il mondo che li circonda. Nel panorama economico, sono quindi i primi interlocutori ad interpretare il futuro. Una grande duttilità di azione e di pensiero insieme alla genetica flessibilità imprenditoriale permette loro di leggere il domani con più facilità integrandolo rapidamente nella strategia aziendale. I dati parlano chiaro: sistemi robotizzati, intelligenza artificiale e automazione guidano la corsa verso il futuro degli artigiani con percentuali in crescita esponenziale. Ed è proprio al futuro artigiano e alle sue declinazioni, alcune già attuali, che Confartigianato Imprese Cuneo ha scelto di dedicare una serie di approfondimenti, di iniziative editoriali e di eventi l’anno di celebrazioni del suo Ottantesimo di costituzione
Scopri gli artigiani del futuro su: cuneo.confartigianato.it/lartigiano-che-verra

COME SAREBBE LA GRANDA SENZA GLI ARTIGIANI?

Se all’improvviso “sparissero” le imprese artigiane, come cambierebbe la nostra vita quotidiana? A questa domanda hanno provato a rispondere gli esperti dell’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza analizzando nel dettaglio i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Istat e Unioncamere. Quindi, come si presenterebbe la provincia di Cuneo senza le sue 17.094 imprese artigiane?

Se da una parte l’impatto sulla popolazione sarebbe, tutto sommato, abbastanza contenuto, pari al 2,9% in meno – sebbene non trascurabile in una provincia in cui 241 comuni su 247 hanno meno di 20.000 abitanti – gli effetti sarebbero quelli di uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie.
Il valore aggiunto della provincia diminuirebbe del 10,5% provocando un ‘buco di Pil’ di 2,15 miliardi di euro, equivalente a quanto prodotto dalle economie dei comuni di Alba e Bra, i due comuni più ricchi della provincia – escluso il capoluogo.
Considerando senza lavoro i 19.575 dipendenti dell’artigianato, il numero dei disoccupati aumenterebbe del 279,6% e di conseguenza il tasso di disoccupazione passerebbe dal 2,8% al 10,5% aumentando di 7,7 punti.

Rimarrebbero 254.899 abitazioni senza artigiani dell’edilizia e dell’installazione di impianti che intervengano per la manutenzione.
Rimarrebbero inanimati 24.231 impianti fotovoltaici senza una adeguata installazione e manutenzione di artigiani della filiera delle rinnovabili, lo stesso per quanto riguarda i 18 impianti eolici e i 1.083 impianti idroelettrici.
Vi sarebbero 211.100 famiglie che possiedono almeno un’automobile e, nel complesso, un parco di 592.926 veicoli circolanti senza autoriparatori artigiani a cui rivolgersi per manutenzione e assistenza; ogni giorno aumenterebbe anche la presenza di motocicli, autovetture ed autobus fermi per strada.

Un disastro della qualità per 305.200 cuneesi che mangiano dolci almeno qualche volta alla settimana e che vedrebbero sparire pasticcerie, cioccolaterie e gelaterie artigiane.
Per 187.900 cittadini che non pranzano in casa nessun panificio o rosticceria con prodotti artigianali a disposizione.
Sarebbero 508.572 le persone con oltre 15 anni che non troverebbero acconciatori ed estetisti.

Una débâcle anche per il turismo: per i 787.085 arrivi turistici mancherebbe la possibilità sia di utilizzare servizi erogati dalle imprese artigiane indispensabili per il soggiorno sia di accedere alla qualità dei prodotti dell’artigianato.

Leggi lo studio completo su: https://bit.ly/3Hs82jK