Un giorno a forma di ruota: quella che simboleggia l’universo rotaryano, sempre al servizio del prossimo, ma pure quella che è l’emblema della Sinistra Tanaro, dai suoi (tutt’altro che angusti) confini, sino a giungere ai suoi aspetti storici e nobili. È questa la sintesi del multiplo evento vissuto dal Rotary Club Canale-Roero con la fase finale del concorso “Noi dopo di voi”, rinnovato nello scorso anno sociale a partire da una serie di contatti e di letture in classe che hanno posto al centro di tutto gli alunni delle scuole e la socia e scrittrice Franca Benedusi.
Il Club ha voluto incontrarsi con i plessi partecipanti: in un progetto che quest’anno si è allargato, coinvolgendo oltre che l’Istituto Comprensivo di Canale (con la scuola dell’infanzia della capitale del pesco, e le scuole elementari e dell’infanzia di Montaldo Roero, Vezza d’Alba e Monteu Roero), anche il comprensorio didattico di Govone, che ha messo in campo la valida scuola dell’infanzia di Castagnito. Proprio qui, del resto, si è svolto l’atto cerimoniale: nel teatro civico di via Allerino, ospiti del sindaco Giulio Cortese – che, da poco meno di un mese, è socio del Club roerino – e della vicesindaca emerita Rossella Costa, componente di lungo corso del sodalizio Rotary, la quale ha condotto la fase premiale. Tanti, oltre duecento, lavori pittorici e grafici i quali hanno fatto seguito ad una serie di contatti in classe, nei differenti plessi roerini, tra bambine e bambini, insegnanti, e con la stessa autrice: e anche un video, quasi un docu-film, curato dall’asilo castagnitese.
Il tutto si è rivelato come una vera e propria cerimonia premiale, tenuta presso la Confraternita dell’Annunziata di Guarene.
Dopo il saluto del presidente Sergio Rolfo, l’evento è stato condotto dalla socia (e insegnante emerita) Rossella Costa, con l’intervento della dirigente canalese Manuela Torta e della stessa Benedusi.
Inevitabile, e doveroso, nella narrazione condotta tra le aule, il riferimento al cosiddetto “mondo di Lunetta”: la frazione langarola di cui è originaria l’apprezzata scrittrice, è che rappresenta un corpus che è allo stesso tempo cultura, memoria, inventiva, e anche prospettiva futura. Ma non solo: tra le fonti di ispirazione degli elaborati, un nuovo racconto ad hoc ambientato sulle rive di quel “Tanaro Fratello” che lega Roero e Langa, territorio Albese, bambini di ieri, di oggi, adulti di domani.
Come esposto da Perletto la cerimonia è “solo” la fase centrale di un cammino che anche quest’anno si concretizzerà in un ulteriore, successivo passo. Ad ottobre, una delegazione del Rotary Club Canale-Roero sarà di nuovo in visita tra le classi qui riconosciute e premiate. Ciò, per ottemperare la consuetudine del rito della “timbratura” dei libri acquisiti con i premi in denaro che rappresentano l’elemento ulteriormente incentivante del premio, come suggello di tale esperienza.
Ma non è finita qui: e sì che il pomeriggio si è sfumato in serata di gala, presso il ristorante “Miralanghe” di Guarene, ove – insieme al rito della “spillatura” della nuova socia Elisa Ricardi di Netro, che insieme al marito Conte Aimone Roero di Monticello aveva accolto il Club nelle scorse settimane – si è ancora parlato di progetti condivisi e “giovani”.
C’è stato modo, quindi, di tirare le somme del progetto curato dalla professoressa Valentina Facelli, fondatrice dell’associazione culturale “Crome in movimento”, affidataria nei mesi scorsi del service “Music in action”: il quale è stato portato presso gli Istituti Comprensivi di Canale e Montà, con il supporto dell’educatore e musicista Claudio Gorlier. Tra gli ospiti della parte conviviale della giornata, c’è stato anche il dottor Francesco Cappello, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, accompagnato nell’occasione dai componenti del Consiglio Generale dottoressa Carla Revello, Giovanna Margiaria – a sua volta, tra le fondatrici del Rotary Club Canale-Roero – e dalla dottoressa Maura Anfossi. Il medesimo Cappello ha avuto parole di elogio e affinità tra le due compagini: «Entrambi abbiamo deciso di investire sulla progettualità: non bisogna mai essere soli, questo era lo spirito della civiltà contadina, e da cui bisogna imparare nel segno del mettersi a disposizione degli altri. Una società funziona quando pensa in modo collettivo». Dalla sua, la Anfossi ha legato i sensi del service “Music in action” con quelli del suo nuovo libro dal titolo “Emozioni a colori: piccola guida per ritrovare il sé autentico”, edito da San Paolo. «La nostra psiche è molto più elementare di quello che pensano i nostri colleghi, è più vicina a quella dei bambini o degli animali. Da qui inizia il lavoro sui colori. Il lavoro che state supportando è fondamentale, l’emozione è energia, e l’energia è vitale, come il fuoco, ma che va gestito perché altrimenti brucia. Il colore è uno dei canali intuitivi tramite il quale ognuno gestisce il proprio sentire».