2 giugno 1946: quando gli italiani scelsero

Celebrata a Cuneo la 79ª Festa della Repubblica. Onorificenze al Merito della Repubblica a dodici cittadine e cittadini della Granda: tre Ufficiali e nove Cavalieri

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«M ai nellastoria è avvenuto, né mai ancora avverrà che una repubblica sia stata proclamata per libera scelta di popolo mentre era ancora sul trono il Re». Così Pietro Calamandrei commentò quello storico giorno in cui, per la prima volta nella storia del Paese, uomini e donne si recarono alle urne per scegliere la forma dello Stato: monarchia o repubblica. Il 2 giugno 2025, a 79 anni da quel voto che nel 1946 segnò la nascita della Repub­blica Italiana, Cuneo ha reso omaggio a uno dei momenti fondativi della nostra democrazia con una giornata intensa di celebrazioni civili, memoria e musica. Oggi, come allora, la Festa della Repubblica invita a riflettere sul valore della partecipazione e sull’identità di una nazione costruita sul principio della sovranità popolare.
In questo spirito, la giornata si è aperta a Cuneo con la cerimonia ufficiale in piazza Galimberti: uno spazio carico di significato per la città, che ha accolto con solennità gli onori ai gonfaloni decorati, il saluto al prefetto Mariano Savastano e l’alzabandiera, sulle note vibranti dell’Inno nazionale. Una celebrazione che ha intrecciato il passato con il presente, ricordando le radici della Repubblica e rinnovando il senso di appartenenza a una comunità unita nei valori costituzionali.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repub­blica, erano stati gli studenti della Consulta provinciale a prendere la parola con alcune letture preparate per l’occasione. Il momento più atteso è stato quello della consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Hanno ricevuto il titolo di Ufficiale della Repubblica Giuseppe Bianco (Savigliano), Roberto Giordano (Saluzzo e Alessandro Leone (Cuneo), mentre sono stati nominati Cavalieri della Repubblica Giuseppina Bar­bero (Pevera­gno), Giuseppe Catalano e Walter De Meo (entrambi di Cuneo), Agnese Favole (Cherasco), Adonella Fiorito (Savigliano, Claudio Garelli (Busca), Giacomo Marzo (Som­mariva Bosco), Antonino Melardi (Boves) e Roberto Viberti (Cherasco). La cerimonia si è conclusa con l’esibizione della Banda Musicale “Duccio Galimberti” della Città di Cuneo.
Il cuore simbolico delle celebrazioni si è svolto in serata al Teatro Toselli, con il concerto dell’Orchestra Bartolomeo Bru­ni, diretta dal maestro Andrea Oddone. L’evento, gratuito e aperto al pubblico, è stato introdotto dal prefetto Savastano e dalla sindaca Patrizia Manas­sero: «La prestigiosa cornice del Toselli – hanno dichiarato – ha celebrato la Repub­blica attraverso la bellezza della musica lirica, uno dei patrimoni più preziosi della nostra cultura. Un momento collettivo di festa e di inclusione».
Il programma musicale ha proposto alcune delle più celebri ouverture di Gioachino Rossini – Tancredi, La cambiale di matrimonio, L’italiana in Algeri e Il barbiere di Siviglia – per poi culminare nella Sin­fonia n. 4 “Italiana” di Felix Men­delssohn. Alla direzione, Andrea Oddone, nome ben noto al pubblico cuneese, che negli anni ha legato la propria carriera anche al celebre Concerto Sinfonico di Fer­ragosto trasmesso da Rai3. L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Fonda­zione Crc.
La Festa della Repubblica si era così trasformata in un’esperienza condivisa di riflessione e bellezza, tra me­mo­ria, civismo e arte.