Sabato 21 giugno alle ore 18, presso gli spazi di Artefora, il centro espositivo nato a Castiglione Tinella, nelle Langhe, in Piemonte, per volontà dell’artista argentino Ernesto Morales, verrà inaugurata la seconda edizione del festival di arte contemporanea La collina sale sempre realizzato dall’Associazione Artefora in partnership con l’associazione Radici Connesse, già attiva da tempo sul territorio nell’ambito della promozione e della valorizzazione delle produzioni locali d’eccellenza.
L’edizione 2025 de La collina sale sempre si aprirà in concomitanza con il solstizio d’estate, e nell’arco di un mese porterà ventidue artisti in sei Comuni aderenti al progetto tra Langhe e Monferrato, ovvero Castiglione Tinella, Castagnole delle Lanze, Barbaresco, Santo Stefano Belbo, Neive e Alba.
Ideato come un itinerario dedicato all’Arte Contemporanea, La collina sale sempre è un percorso diffuso nei sei Comuni coinvolti, caratterizzato da allestimenti di opere e installazioni site specific di ventidue artisti provenienti da Italia, Perù, Lettonia e Argentina, chiamati a favorire la conoscenza di ogni luogo attraverso il connubio con il territorio: gli interventi appositamente ideati dagli artisti per ogni sito prescelto, saranno ospitati in chiese, torri campanarie romaniche, cantine, fienili, porticati e casali storici, e ogni inaugurazione verrà affiancata da incontri, workshop, percorsi guidati alla scoperta del territorio e dei linguaggi dell’Arte che caratterizzano la ricerca di ogni artista coinvolto.
In intesa con il tema conduttore con cui gli artisti sono stati chiamati a confrontarsi, l’ispirazione che ha dato il titolo al festival è tratta da un passo di Cesare Pavese del suo ultimo romanzo, La luna e i falò, e pone l’attenzione sul concetto di trasformazione, processo che conserva necessariamente la memoria di esperienze pregresse, capaci di incidere profondamente sugli stati emozionali più profondi, rinnovando percezioni e morfologie espressive dell’indagine artistica.
Il calendario della manifestazione sarà suddiviso in un programma di più inaugurazioni a cura di Marzia Capannolo volto a coinvolgere pubblici eterogenei e linguaggi dell’arte contemporanea in itinerari di approfondimento e scoperta, consentendo di tracciare un’inedita mappatura incentrata sulla possibilità di vivere l’esperienza del territorio attraverso le sue pertinenze storiche, gli interventi artistici e le realtà produttive partecipanti.
Tra le importanti novità di quest’anno va sottolineato il focus internazionale dedicato alla Lettonia che si articolerà in più momenti progettuali dedicati agli artisti Māris Čačka, Ritums Ivanovs, Sigita Daugule, Vineta Kaulaca e Kristina Elettra Rubine, esponenti della più avanzata ricerca contemporanea dei Paesi baltici.
Ad aprire la seconda edizione del festival, sabato 21 giugno alle ore 18 sarà la mostra personale di Māris Čačka (1976, Varakļāni – Lettonia) artista di rilevanza internazionale che presenterà al pubblico una serie di opere su tela realizzate negli ultimi tre anni di ricerca. Attraverso l’Artefora Artist Residency Program, l’artista sarà in residenza nel Comune di Castiglione Tinella per due settimane, periodo in cui avrà occasione di confrontarsi con la dimensione naturalistica del paesaggio e con le realtà del territorio che verranno coinvolte in un percorso di scambio e reciproca scoperta dei processi di produzione.
Contestualmente all’apertura del festival verranno aperte le mostre allestite presso gli spazi di Artefora che si affacciano sulla corte centrale: La prima mostra vedrà protagonisti Diego Soldà che indaga la fisicità strutturale della pittura, Roberta Busato, che attraverso un approccio interdisciplinare che va dal disegno alla scultura in argilla cruda, concepisce l’opera come una forma aperta, e l’artista argentina Ana Hillar che realizzerà una installazione site specific con elementi del contesto che ne richiamano il genius loci.
Il secondo spazio sarà dedicato a un progetto collettivo con le opere degli artisti Sara Berola, Carlo Colli e Andrea Marini che dialogheranno con un’opera di Gianfranco Chiavacci (Cireglio, 1936 – Pistoia, 2011) simbolo della sua cinquantenaria ricerca sperimentale incentrata sull’esplorazione del linguaggio binario e sulla relazione tra arte e scienza.
Nel terzo spazio della corte verrà presentato un progetto di Bruno Murialdo, fotografo albese e storico collaboratore de La Stampa, sulle suggestioni paesaggistiche del territorio, che attraverso il suo obiettivo fotografico ne rivisitano l’estetica. Tutti gli interventi si misureranno con le pertinenze architettoniche caratterizzate dalla forte presenza della pietra, delle volte e dei muri in mattoni che segnano la storia di luoghi un tempo destinati alla produzione vinicola e oggi riletti come dispositivi di connessione tra i linguaggi dell’arte contemporanea e lo sguardo del pubblico.
Domenica 22 giugno alle ore 11, presso la Chiesa dei Battuti Bianchi di Castagnole delle Lanze, verrà aperta al pubblico un’esposizione pensata come un dialogo fra le opere dell’artista lettone Kristina Elettra Rubine ispirate da una tensione surrealista, le tele di Stefania Fabrizi, caratterizzate da volti e corpi intesi come veicolo di emozioni universali e simboli archetipici, e di Emanuela Lena, nei suoi quadri-scultura dominati da una prevalenza del bianco, si concentra sul senso spirituale del nodo e della torsione.
Sempre a Castagnole delle Lanze, il 22 giugno alle ore 12 si terrà l’inaugurazione delle installazioni presso gli spazi di Corte Casa Giulia; gli scultori Daniele Aletti e Daniela M. Guggisberg, artisti di origine svizzera che da venti anni vivono nel borgo-atelier Camoroni nel Comune di Sale San Giovanni (CN), presenteranno una serie di opere in marmo e pietra in cui la pratica scultorea si va fondendo con la spiritualità, la meditazione e un profondo legame con la materia. Gli artisti peruviani Victor Zea e Ivet Salazar presenteranno rispettivamente un progetto sulle energie della natura trattenute nell’immagine fotografica ottenuta attraverso lunghe esposizioni e una installazione in terracotta sulla connessione – istintiva o culturale – fra il femminile e il tema della maternità.
Nel pomeriggio sarà la volta della Torre Medievale di Barbaresco che alle ore 18 aprirà al pubblico la mostra degli artisti lettoni Ritums Ivanovs, Sigita Daugule e Vineta Kaulaca come invito al confronto con la pittura internazionale baltica.
Durante il weekend del 28 e 29 giugno gli appuntamenti de La collina sale sempre si arricchiranno ulteriormente con l’inaugurazione di sabato 28 giugno alle ore 18 presso l’Antica Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea a Castiglione Tinella con la sezione speciale Past_Present Nedda Guidi. Dopo il grande successo della Biennale di Venezia del 2024 che ha visto la consacrazione di Nedda Guidi (1927, Gubbio – 2015, Roma) come Artista di straordinaria rilevanza nel panorama dell’Arte d’Avanguardia del secondo Novecento, grazie alla collaborazione con l’Archivio dell’Artista, la storica opera del 1977 De-posizione recentemente esposta presso il Padiglione Centrale della Biennale, verrà presentata nella sezione speciale Past_Present del festival.
Domenica 29 giugno sarà la volta di Santo Stefano Belbo dove alle 11.30 verrà inaugurata la mostra in due tappe di Ernesto Morales, la prima, Geografie della Luce, presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, in concomitanza con il Festival Cesare Pavese, e la seconda, Geografie del Silenzio, a Neive alle ore 18.30, presso la Chiesa di Santa Maria del Piano. Sempre a Neive, a partire dalle ore 17 di domenica 29 giugno, la chiesa di San Rocco ospiterà l’installazione Elementa di Riccardo Monachesi, ispirata al simbolo iconografico della conchiglia di San Giacomo.
Le mostre e le installazioni saranno visitabili fino al 20 luglio secondo i seguenti orari:
il venerdì dalle 17.00 alle 19.00
Il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19
Per visite su appuntamento: [email protected])
Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Associazione di promozione sociale Radici Connesse, alcuni produttori del territorio saranno coinvolti in prima persona negli eventi e nelle inaugurazioni del festival La collina sale sempre. In tali occasioni sarà possibile degustare vini, nocciole, grappe e prodotti a base di zafferano che, insieme alle opere d’arte esposte, saranno i protagonisti di un percorso esperienziale inedito, in grado di far dialogare i prodotti del territorio e l’arte contemporanea nelle sue molteplici espressioni.
Oltre all’inaugurazione del festival presso la sede di Artefora il 21 giugno, i produttori saranno presenti a Neive domenica 29 giugno presso la cappella di Santa Maria del Piano, a partire dalle 18.45. In quest’occasione, al termine del concerto del violoncellista Stefano Beltrami e dopo la presentazione della mostra di Ernesto Morales Geografie del silenzio, sarà possibile partecipare a un momento di degustazione e assaggio di alcune tipicità enogastronomiche del territorio.
Un altro appuntamento per fare esperienza del connubio tra arte e territorio è previsto per domenica 6 luglio alle 18.30, presso la terrazza della cantina di Beatrice Cortese, per un aperitivo con l’artista Ernesto Morales in dialogo con il fotografo e giornalista albese Bruno Murialdo. Sarà possibile partecipare all’evento prenotando al numero: 346 9421242.
Infine, i produttori selezionati saranno presenti domenica 20 luglio sulle suggestive colline di lavanda di Ansèm dove, a partire dalle 17.30, arte e natura faranno da sfondo all’evento conclusivo del festival La Collina sale sempre. Sarà possibile partecipare prenotando al numero: 338 5353065.