Bosia, terra natale del Premio Ancalau, si fa ancora più bella grazie a un nuovo murale che affianca quelli realizzati nelle scorse stagioni, contribuendo a creare un’eccellenza in più in terra di Langa grazie ai volti dei grandi protagonisti del territorio. L’arte di Silver Veglia questa volta, per l’undicesimo murale della serie (tutti a sua firma), rende merito al riconosciuto talento tecnico e creativo dell’ingegner Dante Giacosa, uno dei maestri della grande scuola del design italiano applicato ai motori.
Giacosa era nato nel 1905 a Roma, dove il padre maresciallo dei Carabinieri stava prestando servizio, ma il legame con Neive è sempre rimasto solido ed è lì che oggi riposa uno dei progettisti più importanti dell’epopea Fiat negli anni del boom economico. Con un risvolto anche sportivo, perché alcuni modelli ideati da Giacosa ebbero poi un grande successo nel mondo dei rally (come ad esempio l’Autobianchi A112). A descriverne la figura professionale e umana, sulle pagine di IDEA, è stato il celebre designer Giorgetto Giugiaro in una recente intervista con il direttore Paolo Cornero. Alla domanda su come sarebbe stata la sua vita senza l’incontro con Dante Giacosa, ha risposto: «Me lo sono chiesto più volte… Il mio sogno da ragazzino era quello di proseguire il mestiere di famiglia, sono figlio e nipote di “artisti”: musicisti e pittori, affrescatori di palazzi nobiliari e di chiese. La pittura mi ha sempre affascinato, poi per volere di mio padre ho affiancato agli studi artistici quelli tecnici che mi hanno permesso di diventare stilista e progettista di auto. Ma è grazie a quell’incontro fortuito con l’ingegner Giacosa, che era il nipote del mio maestro di pittura, Eugenio Colmo, in arte Golia, che sono entrato in Fiat. E da lì in poi per una semplice scelta di opportunità ho abbandonato il mio sogno. Rimango curioso di sapere se sarei diventato un vero artista in grado di distinguermi e magari emergere». Giacosa per Giugiaro è stato un maestro e non solo: «Sicuramente un uomo straordinario e un professionista eccezionale. Lo ritengo il testimone più illustre della progettualità veicolistica italiana, un maître à penser senza eguali». E all’inaugurazione del murale dedicato a Dante Giacosa, sabato 14 giugno a Bosia, è atteso un altro nome importante nell’ambito dell’automotive ovvero l’ingegner Mauro Palitto. Anche in questo caso, si tratta di uno dei protagonisti degli anni d’oro del mondo Fiat. Giova ricordare che fu lui a inventare il sistema Start & Stop che oggi è presente su quasi tutti i nuovi modelli di auto in circolazione e che per certi versi rappresenta un po’ il simbolo dell’innovazione sostenibile, inizialmente difficile da comprendere, eppure decisamente importante per il benessere collettivo.
Ci spieghiamo meglio: Palitto, durante la sua permanenza al Centro ricerche Fiat, ideò il sistema che fu battezzato “Energy Saving” e applicato alle Regata dell’epoca. Si trattava di un dispositivo capace di cogliere, in anticipo sui tempi (siamo negli anni ‘80), un’esigenza di risparmio e di sicurezza non era ancora condivisa come oggi. Fatto sta che la Fiat Regata Es (Energy Saving appunto) del 1983 fu la prima vettura al mondo ad adottare un sistema di Start & Stop automatico e da allora sono passati più di quarant’anni. Ma è solo da poco che ci siamo abituati a sentire il motore che si spegne quando ci fermiamo al semaforo e che riparte quando scatta il verde. Fino a ieri, in generale, tante lamentele per quello spegnimento improvviso e tante preoccupazioni («rovina la frizione, dà fastidio, è usurante, non serve…») prima di comprendere che il progresso richiede di avere una mente aperta al nuovo. Un po’ come il Premio Ancalau.
Ecco chi è l’inventore del sistema Start & Stop
Il curriculum dell’ingegner Mauro Palitto, ospite a Bosia per l’inaugurazione del nuovo murale, dice molto delle sue qualità. Nato a Roma nel 1937, laureato in Ingegneria meccanica, svolge il servizio militare come sottotenente dell’Aeronautica addetto alla delibera dei turbogetti J79 e dei motori stellari turbocompressi Pratt&Whitney R-4360. Per quattro anni è responsabile delle vendite Abarth. Poi passa in Fiat, dove ha ricoperto tutti i ruoli dell’Assicurazione Qualità fino al livello massimo. Nell’area Direzione Tecnica ha guidato lo sviluppo di numerosi modelli tra i quali: Ritmo, Regata, Thema e Croma. È lui l’inventore dello Start & Stop per il risparmio energetico montato in prima mondiale nel 1983 sulla Fiat Regata. Come suo più alto contributo ingegneristico, ha definito il nuovo metodo di progettazione impiegato da Fiat fin dal 1990, basato sulla propria invenzione della Femea di seconda generazione.