C’è un altro brand che possiamo considerare inseparabile dal premio Ancalau, per una questione di ideali condivisi oltre che per il cammino comune sviluppato negli ultimi undici anni. Si tratta di Banca d’Alba. Il presidente Tino Cornaglia fa parte del team che fin dall’inizio ha creduto nell’inziativa promossa da Silvio Saffirio assieme a Ettore Secco, portando il suo fondamentale contributo di sostegno. Come sottolinea: «Banca d’Alba ci tiene ad essere ancora presente, conferma il suo impegno con uno dei premi previsti dall’evento e quindi ribadisce la volontà di essere protagonista sostenendo le start-up dei giovani».
Questo è il focus che muove Banca d’Alba. «In fondo siamo nati proprio per questo motivo – spiega Cornaglia – e quindi per noi i giovani sono molto importanti. Ecco perché riteniamo giusto portare il nostro contributo anche a queste manifestazioni dove qualcuno di loro può diventare protagonista».
Il riconoscimento dedicato alle start-up è tradizionalmente al centro dell’Ancalau e per Banca d’Alba, nell’occasione, c’è anche una coincidenza particolarmente significativa. A ricordarla è proprio il presidente Cornaglia: «Quest’anno la finale si svolge a Diano d’Alba. Ed è qualcosa che ci fa molto piacere, perché festeggiamo i centotrenta anni della nostra Banca, fondata proprio a Diano. E quindi è davvero una ricorrenza importante». Storia e attualità: Banca d’Alba sta attraversando un momento di grande visibilità. Dopo la recente Assemblea dei Soci che ha radunato in piazza Medford oltre 19mila partecipanti, nei giorni scorsi ha incassato nuovi riconoscimenti. Non solo il traguardo dei 130 anni di vita e l’approvazione di un bilancio da record, ci sono stati consensi arrivati anche fuori dai confini nazionali, a conferma di una realtà che ha saputo unire tradizione e modernità. A Londra, nel cuore della City, la rivista inglese di settore Global Banking & Finance Review ha infatti assegnato a Banca d’Alba due prestigiosi riconoscimenti nell’ambito dei Global Banking & Finance Awards 2025. L’istituto albese è di fatto l’unica realtà italiana premiata in questa edizionei. Il primo premio, “Fastest Growing Sme Bank Italy 2025”, ha sottolineato il dinamismo dell’istituto nel supportare la crescita delle piccole e medie imprese italiane. Il secondo, “Best Financial Literacy Initiatives Italy 2025”, è invece un tributo all’impegno della banca in ambito educativo. Non solo: al Campus Future Respect, nella cornice di piazza Navona a Roma, Banca d’Alba è stata ancora protagonista in uno studio, condotto dall’Università La Sapienza, che ha esaminato oltre cinquemila bilanci di sostenibilità, premiando quelli capaci di distinguersi per trasparenza, accessibilità e impegno concreto nei confronti dell’ambiente, includendo l’istituto albese al fianco di grandi aziende.
Un altro premio (“Local-global”) lo ritirerà proprio Tino Cornaglia alle 11,30 di domenica 22 giugno, a Diano d’Alba. E sul palco risponderà alle domande di Giuseppe Bottero, vicedirettore de La Stampa.