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«Cooperare è indispensabile per raggiungere risultati straordinari»

All’Assemblea di Banca di Cherasco a Cuneo Marchisio e Gatti hanno parlato di sport, felicità e giovani

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“Cooperare è in­­di­spen­s­bile per raggiungere risultati straordinari: vale nell’economia, vale per lo sport e vale per la società nel suo complesso”. È stato il dibattito tra Sergio Gatti, direttore Generale di Feder­casse, e Claudio Mar­chisio, ex centrocampista della Juventus e della Nazionale, ad aprire i lavori dell’Assemblea dei Soci di Banca di Cherasco, ieri nella centrale piazza Galimberti a Cuneo.

I due protagonisti dell’incontro dal titolo “Insieme si vince: la forza della cooperazione” han­no dialogato con decine di ragazzi di tante società sportive che collaborano con la Banca (dal calcio al volley, dall’hockey al basket), giovani Soci dell’I­stituto di Cre­di­to Coope­rativo, universitari dell’ateneo di Cu­neo. Marchisio, che con la Juventus ha vinto sette scudetti consecutivi, ha spiegato che «bisogna perdere tante partite per imparare a vincere. L’attenzione al gruppo, ovvero allo spirito di squadra che fa la differenza, è il segno distintivo e vincente di tanti allenatori. In ogni sport, anche singolo e non di squadra, c’è un team dietro che collabora e coopera, senza il quale nessun risultato potrebbe essere raggiunto».

Gatti, direttore della federazione italiana che riunisce le oltre 200 banche di credito cooperativo, con 4 mila sportelli e 1,3 milioni di soci in totale, ha aggiunto: «Senza cooperazione non c’è progresso. Una considerazione che riguarda i grandi problemi planetari ma anche il mondo del credito cooperativo a cui apparteniamo: sono so­cietà sorte dal basso per tutelare le persone e oggi svolgono un lavoro controcorrente e complementare ai grandi gruppi bancari. Con il credito cooperativo il risparmio raccolto sul territorio viene trasformato in credito per chi vive in quella comunità: si chiama finanza geo-circolare, è la chiave di una distribuzione della ricchezza più equa e di uno sviluppo sostenibile». Ancora, riferendosi al fatto che l’Onu ha identificato il 2025 come “anno delle cooperative”, ha aggiunto: «La Banche di credito cooperativo, come quella di Cherasco, sono da 140 anni l’espressione in campo finanziario del cooperare e del passaggio della ricchezza in modo sostenibile e giusto tra le generazioni».

Il dibattito è proseguito tra aneddoti sportivi, racconti di grandi gol e grandi partire, poi riflessioni sui giovani (“Che sono il presente da valorizzare, non “il futuro” come ama dire qualcuno”) e si è parlato anche di Antonio Genovesi, studioso che nella Napoli della fine del settecento fu il titolare della prima cattedra in Europa di “economia civile”, basata sulla fiducia reciproca, centralità del bene comune, importanza della “pubblica felicità”: le radici del moderno mutualismo cooperativo. Le do­man­de dei ragazzi sono state la più varie (e non solo sul passato sportivo di Marchisio) e il dibattito ha introdotto i lavori dell’Assemblea dei Soci che hanno approvato all’unanimità il bilancio 2024.

Il presidente di Banca di Chera­sco Giovanni Claudio Olivero: «I dati del bilancio dello scorso anno sono ulteriormente migliorati rispetto a un eccellente 2023. Sono cresciuti raccolta, impieghi, risultato di esercizio. Cerchiamo di essere vicini alle persone anche con Assemblee itineranti, come quella organizzata nella più bella piazza di Cuneo dopo le tappe, negli ultimi due anni, a Bra e Racconigi”». Il direttore Gene­ra­le Marco Carelli ha aggiunto: «Un bilancio importante con un utile in forte crescita, che ci permette di rafforzare il patrimonio, ma anche di destinare fondi ai nostri territori per sostenere associazionismo, enti locali, ma­ni­festazioni, progetti solidali. I numeri certificano che siamo una Banca sana, solida e affidabile».

Lo scorso anno sono stati destinati al territorio in cui opera la Banca (in Piemonte e Liguria) 700mila euro a favore di oltre 200 iniziative: dalle attività socio-assistenziali allo sport e tempo libero, dalle iniziative per i Soci alla promozione del territorio, passando per cultura, formazione e ricerca.

I lavori assembleari sono stati introdotti dagli interventi istituzionali di Sindaci e Ammini­stratori, tutti consapevoli del ruolo attivo che il credito cooperativo fa per lo sviluppo della comunità e per il sostegno ai progetti più vari. Nel 2024 è proseguita la crescita di tutti gli indicatori, economici e patrimoniali, di Banca di Cherasco: la raccolta complessiva ha superato il mi­liar­do e mezzo, le masse amministrate sono arrivate a 2,2 miliardi, gli impieghi sono saliti a 670 milioni, di cui 300 milioni in forma di prestiti a famiglie e privati. In 12 mesi sono entrati oltre mille nuovi soci e il total capital ratio, ovvero il rapporto che indica la “salute finanziaria” della Banca, è cresciuto ancora, passando dal 20,6% al 22%. L’utile è stato di 15 milioni di euro (+70% sull’anno prima): i Soci hanno approvato che la maggior parte (13 milioni) vada a riserva legale, per incrementare il patrimonio, mentre 800 mila euro sono nel fondo beneficenza e mutualità, 670mila euro ai Soci sotto forma di dividendi e altri 450mila ai fondi mutualistici. L’Assemblea si è conclusa, dopo alcune premiazioni, riconoscimenti e una breve commemorazione di Samuel Tamagnone (il ricercatore marenese morto a 26 anni, a fine aprile, in un tragico indicente in montagna) con la presentazione ufficiale del nuovo logo della Banca realizzato dall’artista Coco Cano. Poi il gran finale con il pranzo sociale per oltre mille persone, servito ai tavoli, oltre a spettacoli con artisti di strada e musica dal vivo e i laboratori a cura della scuola di circo per i bambini fino a 11 anni.

Concludono Direttore Generale e Presidente della Banca: «Inizia­tive come questa sono un segno concreto di condivisione e del legame con il territorio, mettendo al centro la crescita sostenibile e la centralità delle persone. Sono i principi che ci guidano anche in un momento fondamentale di confronto e partecipazione democratica come le Assemblee dei Soci».

BaNNER
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