Tra le colline delle Langhe, dove la terra generosa nutre vigneti secolari, pulsa un cuore di solidarietà consueto e potente. Ventitré produttrici di vino, custodi di un’antica sapienza fatta di fatica, passione e profondo legame con le radici, si fanno megafono di storie lontane ma incredibilmente vicine. Insieme, sostengono “R-Women”, un progetto fotografico ideato dall’Associazione Culturale Sapori Reclusi, diretto da Davide Dutto e coordinato da Rossella Baudena che, attraverso l’obiettivo di dodici fotografi internazionali, tra cui il Premio Pulitzer Massoud Hosseini, squarcia il velo sulle vite resilienti e indomite delle donne afghane.
“R-Women” non è una semplice esposizione di scatti; è un’immersione emotiva nelle esistenze di donne che, nonostante l’ombra opprimente della discriminazione e delle ingiustizie di genere, tessono quotidianamente fili di coraggio e speranza. Un dialogo silenzioso e assordante tra due mondi apparentemente distanti, uniti dal vino che si trasforma in un ponte di consapevolezza, condivisione e sostegno concreto.
“Il nostro vino racchiude l’eco della nostra fatica, la dedizione tramandata di madre in figlia,” confida una delle viticoltrici coinvolte “Oggi, sentiamo l’urgenza di far risuonare questa stessa forza, la stessa tenacia che anima le nostre vigne, con le voci silenziate di donne che lottano per la loro libertà. I valori che ci guidano, l’amore per la terra e la determinazione nel superare le avversità, si traducono in un gesto tangibile di solidarietà.”
Le cantine che hanno abbracciato con entusiasmo l’iniziativa rappresentano l’eccellenza del territorio: Domenico Clerico, Sandrone Luciano, Poderi e cantine Oddero, Conterno Fantino, Albino Rocca, Ettore Germano, Rizzi, Lalù, Adriano Marco e Vittorio, Gaudio, Francesco Rinaldi & Figli, Sottimano, Elio Altare, Giuseppe Cortese, Tibaldi, Virna Borgogno, Tenuta Carretta, Anna Maria Abbona, Giuseppe Rinaldi, Paola Sordo, Castello di Verduno, Poderi Colla e Poderi Marcarini. Una partecipazione che testimonia come la cultura del vino possa farsi promotrice di una profonda cultura della solidarietà.
“Conosciamo la tenacia della vite che affonda le sue radici anche nel terreno più impervio,” aggiunge un’altra produttrice, con un paragone che tocca le corde dell’anima. “Ed è la stessa forza che pulsa nelle vite di tutte le donne che, giorno dopo giorno, non si arrendono.”
La mostra fotografica “R-Women”, curata con sensibilità e profondità dai fotografi Davide Dutto e Manoocher Deghati, offre uno sguardo intenso e commovente attraverso le oltre settanta stampe Fine Art realizzate da dodici fotografi di fama internazionale. Un percorso visivo che illumina realtà spesso oscurate, dando voce a chi lotta silenziosamente per i propri diritti fondamentali.
“Questo progetto fotografico è un grido silenzioso che vuole amplificare le voci delle donne afghane intrappolate dalla morsa del regime talebano,” spiega Davide Dutto, curatore appassionato del progetto. “È un racconto di resilienza straordinaria, ma anche uno specchio che ci invita a interrogarci sul ruolo delle donne nella nostra società: quanta strada abbiamo realmente percorso verso una vera parità e quanta ne rimane ancora da fare per poterci definire semplicemente persone, al di là di ogni distinzione di genere? Sono profondamente grato a tutte le persone che dedicano anima e corpo a questo progetto, e in particolare alle donne di Langa, che ancora una volta dimostrano una forza e una determinazione che eguagliano la grandezza di questa terra.”
La Fondazione della Banca d’Alba ha accolto e sostenuto con convinzione il progetto “R-Women”, mettendo a disposizione lo spazio espositivo all’interno della sede centrale dell’istituto bancario, nel prestigioso Palazzo della Banca d’Alba. Un gesto concreto di sensibilità e impegno verso le tematiche sociali e culturali che arricchisce ulteriormente il valore di questa esposizione.
Il progetto “R-Women” non si esaurirà con l’inaugurazione della mostra. È un seme di consapevolezza che germoglierà in dibattiti, eventi ed incontri nelle scuole, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulle cruciali tematiche dell’emancipazione femminile e della responsabilità sociale. Perché ogni bicchiere di vino può custodire una storia di resistenza, di cultura e di potenziale cambiamento.
PROGRAMMA
7 giugno – ore 16:30 Opening Talk. Prima dell’inaugurazione, nella sala conferenze all’interno del Palazzo della Banca D’Alba, si terrà un momento di riflessione con testimonianze di Azam Bahrami attiviste per i diritti umani, Monira Najibzada ex procuratrice della Repubblica Islamica fuggita dopo il ritorno dei talebani, Maryam Majd fotografa iraniana presente alla mostra con il suo progetto sulle donne nello sport e Davide Dutto fotografo e presidente dell’Associazione Culturale Sapori Reclusi. In attesa di conferma la presenza di Giuliano Battiston, giornalista indipendente esperto della questione afghana.
7 giugno ore 17:30 inaugurazione presso sede centrale della Banca d’Alba ad Alba, e sarà arricchita da incontri con attivisti, testimonianze dirette ed eventi culturali che amplieranno la riflessione sulle condizioni femminili nel mondo.
12 giugno – ore 19.00 SOCIAL WINE TASTING con la partecipazione di 23 Cantine al Femminile presso La Terrazza da Renza, Castiglion Falletto, DJ set con Pony. Il ricavato sarà devoluto all’Ass. Sapori Reclusi.
19 giugno –ore 18.30 Dibattito: Essere donna in un mondo complesso, interverrà Azam Bahrami, attivista e voce simbolo della lotta per i diritti delle donne in Afghanistan e Silvia Guberti, ex tenente militare che ha partecipato alle missioni ad Herat, modera Carlo Borgogno presso la Libreria Milton di Alba, Via Pertinace, 9.
19 giugno – ore 21.00 Incontro con il Gruppo Fotografico Albese nella Sala Congressi della Banca d’Alba, dedicato al ruolo della fotografia nella comunicazione del sociale, via Cavour, 4 Alba.
Orari visita mostra:
Mercoledì 19.00, 21.00
Venerdì 16.00, 19.00
Sabato 10.00/13.00, 16.00719.00
Domenica 10.00/13.00