In viaggio tra storia del giornalismo e giovani firme: il 22° “Dardanello” premia i suoi cantori (FOTO E VIDEO)

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Esserci per documentare, contestualizzare, raccontare, ricordare: da sempre questo è il nerbo del giornalismo. Quello sportivo, in particolare, ha tra le sue materie prime la passione, la dedizione, il sogno di vincere, l’adrenalina e l’emozione dell’impresa agonistica che si realizza. Elementi che il buon cronista sa maneggiare e trasmettere ai lettori in modo vivo, accattivante, mai banale. Il premio giornalistico ‘Piero Dardanello’ celebra tutto questo e lo fa, ogni anno, individuando i talenti più brillanti nel panorama giornalistico nazionale regionale, tra i professionisti ‘under 40’. Un modo per ricordare lo storico ex direttore di ‘Tuttosport’, scomparso nel 2001, la sua visione moderna e coraggiosa nel curare l’identità e l’aspetto del giornale e la sua attenzione verso i collaboratori più giovani.

Arrivato alla sua 22^ edizione, il premio “Dardanello” ha visto nella serata di venerdì 16 maggio la sua cerimonia di premiazione a Mondovì, nella prestigiosa cornice del Salone delle Feste del Circolo Sociale di Lettura. La giuria ha indicato come vincitori di questa edizione Mario Giunta (‘Sky Sport’) per la categoria nazionale, Andrea Piva (‘Tuttosport’) per quella regionale e Beppe Conti (‘Rai’) per la formula ‘Alla carriera’. Inoltre, sono stati assegnati riconoscimenti speciali per ricordare tre grandi professionisti che sono venuti a mancare nel corso del 2024 e dei primi mesi del 2025: Gian Paolo Ormezzano (premio ‘Dardanello’ alla carriera nel 2021), Bruno Pizzul Rino Tommasi.

Colto, ironico e gentile: Mario Giunta è uno dei volti di ‘Sky Sport’. Il pubblico ha imparato ad apprezzarlo per lo stile di conduzione, leggero ma non privo di personalità. Giunta è capace di ‘planare’ sugli eventi sportivi, sottolineando l’entusiasmo ma senza mai eccedere ed andare sopra le righe. A lui il “Dardanello” sezione nazionale.

«Insieme sereno e risoluto – scrive Giancarlo Padovan, giurato del ‘Dardanello’ – Mario Giunta è un giornalista che ben interpreta la tradizione e la modernità, sviluppando la capacità di utilizzare media diversi mettendosi sempre al servizio del fruitore. Mai un passo avanti, né uno indietro. Ma di lato, da dove il mondo regala una prospettiva meno scontata e meno banale. Forse l’ombra che, anche di noi stessi, non sappiamo cogliere». Le sue qualità hanno, dunque, pienamente convinto la giuria, che ha deciso di assegnargli il premio ‘Piero Dardanello’ nella categoria nazionale.

Il torinese Andrea Piva è, di suo, un professionista moderno e versatile, una penna che si muove indistintamente sulla carta come sul web, inseguendo il sogno del giornalismo sportivo, a dispetto del difficile momento che sta attraversando l’informazione. Sull’albo d’oro nella sezione regionale sarà, quindi, inciso il suo nome. Federico Calcagno, membro della giuria del premio ‘Dardanello’ e presidente del gruppo piemontese ‘Ruggero Radice’ dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, ne riassume così il percorso:

«Tre anni al ‘Corriere Sportivo’ per farsi le ossa e capire anche come si organizza il lavoro degli altri. La carta stampata ha il suo fascino, ma ora c’è anche da aprire la finestra su Internet. ‘Toro News’ prima e ‘Toro.it’ poi, quest’ultimo fondato insieme ad altri ragazzi come lui; ne diventa vicedirettore. La vetrina online offre nuove opportunità ed Andrea Piva comincia a collaborare anche con ‘Calciomercato.com’ fino a quando si apre quella ‘porta’ che gli spalanca la redazione di ‘Tuttosport’». Un premio nel segno, quindi, di una duplice dimensione.

Infine, leggendo Beppe Conti, nella testa sembra di ascoltare il fruscio di cento biciclette che si lanciano in volata. Già perché la sua è una delle firme più note in Italia per quanto riguarda il racconto delle due ruote: una passione maturata fin da ragazzino, correndo per i colori del Gs Barbero.

A 22 anni Conti inizia la carriera giornalistica a ‘La Gazzetta dello Sport’. In seguito passerà a scrivere per ‘Tuttosport’ e ‘Bicisport’. La storia del ciclismo per lui non ha segreti: è autore di numerosi titoli in libreria sull’argomento, ma ha scritto diffusamente anche di altre discipline sportive e di tanti campioni: tra gli altri Gustav Thöni, di cui ha firmato la biografia.

«Il ragazzo che correva in bicicletta (dieci corse vinte fra i 15 e i 19 anni) e che poi ha scelto di fare il giornalista (si fa meno fatica) – ricorda Fabio Monti, giurato del ‘Dardanello’ ed ex firma del ‘Corsera’ – ha saputo seguire le linee guida del maestro: stile essenziale, pochissime citazioni letterarie, molta sostanza. A chi un giorno gli aveva chiesto che cosa fosse per lui la professione, Conti aveva offerto una sintesi efficace: “Per me è stata e continua a essere la passione di una vita. E ho sempre considerato la notizia come la cosa più importante. Per tutta la carriera ho inseguito gli scoop”. E ne ha fatti tanti». Beppe Conti è il meritato destinatario del premio ‘Piero Dardanello’ alla carriera 2025

L’associazione culturale Dardanello nata nel ricordo del giornalista monregalese, ex direttore di ‘Tuttosport’, gode del sostegno della Fondazione CRC, della Fondazione CRT, della Banca Alpi Marittime e di Compagnia San Paolo, oltre che dei Comuni dove operano i plessi coinvolti nel progetto ‘A scuola di giornalismo’ e di altri sponsor privati. L’appuntamento di venerdì 16 maggio sarà l’occasione anche per annunciare il vincitore del 20º premio ‘Piero Gasco’, organizzato in collaborazione con ‘Tuttosport’ e sostenuto dal Rotary Club di Mondovì e dalla famiglia Gasco.

La giuria del premio ‘Piero Dardanello’ è presieduta da Guido Vaciago e composta dal vicepresidente Pier Bergonzi, dal coordinatore Michele Pianetta e dai giurati Roberto Beccantini (che riveste anche la carica di presidente onorario), Federico CalcagnoSandro DardanelloPaolo De PaolaFederico FerriXavier JacobelliMatteo MaraniFabio MontiVittorio OreggiaGiancarlo PadovanGianni ScarpaceLorenzo Tanaceto Marco Volpe.

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