Due weekend di festa, 600 etichette in degustazione, turisti da 28 Paesi e un’atmosfera che ha unito tradizione, cultura e futuro del vino piemontese. La 47ª edizione di Vinum, per la prima volta riconosciuta Fiera Internazionale, ha trasformato Alba e le colline di Langhe, Roero e Monferrato in un palcoscenico per l’enogastronomia d’eccellenza. Dedicata alla memoria del grande Giacomo Oddero, la manifestazione ha registrato un boom di presenze, in particolare internazionali, con acquisti medi degli stranieri superiori del 50% rispetto agli italiani. Quasi 100mila degustazioni, guidate dai sommelier AIS Piemonte, hanno affiancato i piatti dello Street Food ëd Langa, serviti dai borghi storici della città. Tra le novità, grande successo per la lounge di Barolo, Barbaresco e Alta Langa Docg a Palazzo Morra. Ospiti speciali anche i vini di Borgogna, Sauternes, Valle d’Aosta ed Etna Doc. Il Castello di Roddi ha accolto “Vinum a Tavola”, tre cene stellate con oltre cento vini in abbinamento e corsi di cucina per i turisti. Non solo vino: spazio anche alla cultura con mostre, laboratori per bambini, musica live e una cena solidale con i vini “8pari”, prodotti da persone fragili. Vinum si conferma così non solo festa del vino, ma vero evento del territorio, capace di coinvolgere pubblico, produttori, chef e famiglie in un’esperienza unica. «È stata premiata la scelta strategica che ci ha portati ad aumentare la godibilità dell’evento, mantenendo la convivialità nelle piazze e consentendo al contempo, con la lounge dedicata, un innalzamento del livello per chi ha voluto approfondire la conoscenza delle etichette dei nostri grandi vini, sempre degustando responsabilmente – ha dichiarato il presidente dell’Ente Fiera di Alba, Axel Iberti –. Partendo da queste solide basi stiamo già lavorando sull’edizione del prossimo anno facendo ancora di più sistema con i consorzi vitivinicoli, quelli legati alla filiera agroalimentare e le realtà dei borghi».