Umani e macchine in cerca di equilibrio

“Reinventing Work”: il seminario sul futuro del lavoro al Castello di Grinzane Cavour

0
1

Cosa significa lavorare nell’epoca del­­l’intelligenza artificiale? Come cambia il ruolo della persona nella società produttiva e quale deve essere il ruolo delle istituzioni? A queste domande cerca di rispondere “Rein­venting Work”, il nuovo programma dell’Istituto “Bru­no Leoni”, dedicato al rinnovamento delle istituzioni che regolano il lavoro. Con ap­proccio multidisciplinare, l’e­ven­­to ambisce a diventare un punto di riferimento per decisori politici e stakeholder. Il progetto si sviluppa attraverso analisi delle politiche pubbliche, un podcast periodico, e un appuntamento annuale. La prima edizione dei seminari di Langa sul lavoro sono andati in scena la scorsa settimana presso il castello di Grinzane Cavour. Maurizio Sacconi, già Ministro del Lavoro, presidente del consiglio di indirizzo, ha aperto i lavori della prima sessione, centrata sulla “grande trasformazione del lavoro” e sul libro-manifesto “Otre nuovo per vino nuovo”, scritto con Emanuele Massagli.
Il confronto ha coinvolto figure autorevoli del mondo industriale, accademico e istituzionale. Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ha ri­chiamato lo studio del Centro Studi Confindustria: «L’Italia non è solo turismo e servizi, ma anche industria: questo spiega il differenziale di crescita rispetto alla Ger­mania. Serve rafforzare le politiche per l’energia e il lavoro. L’Ia può aiutarci a trasmettere il know how del Made in Italy».
Il panel coordinato da Giulia­na Cirio (presidente Fonda­zio­ne Industriali), ha visto gli interventi di Maurizio Bussi (Ilo), Franco Debenedetti (Isti­tu­to Bruno Leoni), Luca Dal Fabbro (Iren) e Fabio Pam­mol­li (Fonda­zione Ai4Indu­stry).
La seconda sessione, sul tema “La formazione integrale della persona per il pensiero critico”, ha ospitato l’intervento del ministro dell’Istru­zio­ne Giuseppe Valditara: «Serve audacia dalla politica per governare lo sviluppo della tecnica, senza paralizzarsi per paura. L’educazione deve es­sere integrale, personalizzata, e includere il lavoro come componente educativa. La persona resta soggetto irriducibile di diritti e doveri».
Sacconi ha avvertito: «In Italia rischiamo la subalternità alle macchine intelligenti. Il nostro sistema educativo non stimola responsabilità, rischio e creatività. Serve più libertà e un’educazione morale che metta la tecnica al servizio dell’uomo».