Direttamente dalla “sua penna” e dal “suo cuore”, ci ha inviato una lettera che racchiude sentimenti e gratitudine per i “lupi nerostellati”. Eccola:
“La prima volta che ho varcato il cancello del centro sportivo, nel 2016, era per decidere se entrare a far parte della famiglia nerostellata. Fin da subito ho capito che quello sarebbe stato il mio posto mi sono sentito a casa immediatamente. I cheraschesi si aprono lentamente, ti studiano, ti accolgono e poi danno tanto a chi si merita di riceverlo, a chi riesce a dare in cambio qualcosa di suo. Di mio, ci ho messo tutto me stesso, sempre, per 171 volte ho guidato i lupi, nessuno si era mai spinto così lontano e ne sono veramente
orgoglioso. E’ stato un viaggio bellissimo e gratificante, dove il vero miracolo, è stato coniugare i risultati sportivi con il rapporto umano. In un mondo dove dopo 6 mesi si è già superati. Lascio la Cheraschese arricchito come allenatore e come persona. Arricchito dalle persone che hanno semplicemente incrociato il mio cammino o da chi invece lo ha segnato in maniera indelebile.
Grazie Cherasco per avermi sempre fatto sentire al posto giusto, nel momento giusto e mai inadeguato anche nei momenti difficili.
Grazie a chi mi ha dato così tanto da rendermi così difficile andare via.
Grazie a tutti i giocatori che si sono succeduti, dal primo all’ultimo.
Grazie al pres. per aver sempre mantenuto la parola data.
Grazie a Daniele e a Walter per il vostro lavoro silenzioso ma imprescindibile.
Grazie a Nico, Marco, Enrico, Giampiero, siete il miglior staff che potessi mai immaginare di avere. E’ stato un onore avervi accanto.
Grazie a Mario, il re della griglia, oltre ad un grande fisio.
Grazie a Juan, King, Gambo, in momenti e in tempi diversi ma preziosi.
Grazie a Paolo Scap, se in prima squadra abbiamo sempre avuto dei lupetti è merito della tua passione e di chi lavora nel settore giovanile.
Grazie a Fabrizio: tu più di tutti hai incarnato lo spirito di cui ho parlato prima, nessuno si offenderà se dico che tu sei la Cheraschese fatta persona, oltre a un gran DS, sempre al mio fianco, ti auguro il meglio.
Ad maiora semper“.