Il contatto tra il mondo del vino, quello della ristorazione, e con il settore -quasi una congregazione, visti i sentimenti di fratellanza esistenti- di chi invece, quotidianamente e per mestiere, si occupa di accoglienza, di ricettività alberghiera, del prendersi cura di un turismo ormai più che emergente: tutti pezzi dello stesso ingranaggio, tutti pronti a rispondere “presente” all’appello lanciato da Marco Perosino, presidente dell’Enoteca Regionale del Roero.
E’ proprio qui che, lunedì (giorno normalmente dedicato alla pausa settimanale di molte attività), si è tenuto un significativo momento di confronto, più “tra amici” che “tra addetti ai lavori”.
La Sinistra Tanaro va infatti concepita come una squadra, in cui il pallone deve essere calciato da tutti nella stessa direzione, in avanti, tanto per utilizzare qualche espressione mutuata dal calcio: e qui ci si sta concentrando su questo approccio, con il leader priocchese che davvero vuole fare la sua parte. Con il suo staff: ma anche tramite la sinergia innescata con l’associazione GoWine ben rappresentata dal patron Massimo Corrado, e con Mariano Rabino, attualmente a capo dell’Atl Langhe-Roero-Monferrato, in attesa dell’assemblea consortile dei prossimi giorni.
Sul tavolo, di fronte ad una nutrita platea (allietata peraltro da un sottofondo di “fisa” e dalle evocazioni di Claudio Calorio, e nella quale non sono mancati diversi vigneron tra cui Giovanni Negro, promotore del Premio Giornalistico del Roero), ci sono stati argomenti importanti: in particolare, lo sviluppo “a rete” del territorio, a fianco del Piano Ambiente varato in questi mesi dall’Enoteca stessa.
Abbiamo avuto il piacere di avere con noi Mariano Rabino, presidente dell’ATL Langhe Roero e Monferrato.
A partire da ieri è iniziata la consegna di espositori promozionali dell’Enoteca che nel corso delle prossime settimane saranno distribuiti alle strutture ricettive del Roero e alle cantine associate all’Enoteca.
«Abbiamo pensato, così come già avvenuto per i 70 produttori associati, di consegnare un espositore di dépliant e materiale promozionale del nostro Roero», ha spiegato Marco Perosino. «Ci stiamo impegnando molto: Ci sono 11 Comuni già associati, altri 8 si potrebbero unire nuovamente a noi: dobbiamo lavorare insieme, per fare promozione, ma anche vendita, l’importante è che chi viene qua sì compri una o due bottiglie, ma che poi fondamentale vada in azienda. Noi crediamo molto nel rapporto umano, e soprattutto siamo convinti che il Roero sia un “brand”, un marchio. Conta molto “vendere” il territorio, nel senso positivo del termine, per poi vendere i prodotti».
La linea operativa del presidente passa infatti anche per la formazione: Il 26 maggio ci sarà un corso di marketing ad hoc, conta molto far circolare le sensazioni, e dare al turista la voglia di tornare, conta molto anche l’approccio outdoor, anche in sinergia con le altre realtà, generare un prodotto “completo”.
Sul tema “ambientale”, intanto, tutto prosegue per il verso giusto: già consegnate ai Comuni 20 piante autoctone da mettere a dimora nelle aree pubbliche, il 12 maggio si farà altrettanto con l’Ospedale di Verduno, grazie ai buoni rapporti con la Fondazione omonima. E permane, in questo quadro d’azione, l’intento di generare nuovi invasi idrici per dare una risposta alla “questione acqua” che rimane sempre attuale, mai banale. Nulla è lasciato al caso, nel Roero.
Paolo Destefanis