«L’innovazione nasce dall’ascolto delle persone»

Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo Ferrero, ha ricevuto il Premio Leonardo per visione imprenditoriale globale e capacità d’innovazione di lungo termine

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«Noi abbiamo bisogno an­che di trasferire questo insegnamento, l’insegnamento di storie incredibili, straordinarie, da film si direbbe, perché raccontando quelle storie aiutiamo anche tanti altri a capire che è possibile. È la storia di Pietro Ferrero, perché io immagino che quando Pietro Ferrero ha cominciato nel suo laboratorio a produrre la sua “pasta giandujot”, che distribuiva lui con la sua Topolino, non avrebbe potuto immaginare che sarebbe arrivato un giorno in cui il Primo Ministro italiano avrebbe regalato un barattolo di Nutella al Re d’Inghilterra, come io ho fatto la scorsa settimana».
Si è aperta con queste parole, a Villa Madama, la cerimonia di consegna dei Premi Leonardo 2025. A pronunciarle il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Proprio in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, il 15 aprile, alla presenza del vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri della Coope­ra­zione Interna­zionale Antonio Tajani e del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il conferimento del prestigioso riconoscimento a Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo Ferrero.
“Aver rafforzato il prestigio dell’Italia nel panorama globale, coniugando i valori della tradizione alimentare italiana con una visione internazionale e una leadership che mette al centro le persone”. Il Comitato Leonardo ha celebrato, con questa motivazione, una visione imprenditoriale lungimirante, un approccio innovativo, e una leadership che mette al centro le persone. Da oltre vent’anni, il Premio Leonardo – tra le principali iniziative a sostegno del Made in Italy – viene conferito alle personalità che contribuiscono in modo concreto alla valorizzazione dell’impresa italiana nel mondo.
«Questo premio è innanzitutto un riconoscimento alle 61.250 persone che, in Ferrero e nelle sue affiliate nel mondo, ogni giorno contribuiscono con passione e competenza al successo della nostra impresa. Il nostro percorso di innovazione nasce dall’ascolto: capire i gusti dei consumatori e tradurli in prodotti di qualità è il cuore della nostra strategia», ha commentato Gio­vanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo Ferrero. «Negli ultimi anni, abbiamo esteso la presenza dei nostri brand iconici in nuove categorie. Grazie ad acquisizioni strategiche – come Ferrara, Fox’s & Burton’s Biscuits e Wells – abbiamo integrato nel nostro portafoglio marchi storici, profondamente radicati nelle culture locali. Anche questo è un modo concreto per custodire un patrimonio di affetti e tradizioni, assicurando continuità e innovazione». Ferrero e le sue affiliate offrono oggi un’ampia gamma di prodotti nuovi, dai biscotti ai prodotti da forno, dai gelati confezionati alla categoria better-for-you. La strategia del Gruppo è orientata alla qualità, all’innovazione e alla visione di lungo periodo, con un’attenzione costante all’eccellenza dei prodotti, al benessere delle persone e all’impegno nei confronti delle comunità in cui opera.

Michele Ferrero, un secolo di genialità. presenza discreta, impatto eterno

Ci sono date che scrivono la storia. Il 26 aprile 2025 segna il centenario della nascita di Michele Ferrero, un uomo che ha saputo coniugare l’arte della pasticceria con la visione strategica di un imprenditore fuori dal comune, dando vita a un impero globale che, con discrezione e rigore, ha attraversato generazioni, culture e continenti. Nato a Dogliani, nel cuore delle Langhe, nel 1925, “monsù” Ferrero è stato un esempio di quell’imprenditoria che non si misura solo con i numeri, ma con la capacità di creare valore per la società, benessere per la sua comunità. Cresciuto in una famiglia di pasticcieri, Michele ereditò dal padre Pietro Ferrero una passione per il mestiere e una visione che, nel 1946, lo portò a ideare la prima crema spalmabile a base di nocciole e cacao: il “Giandujot”, precursore della Nutella, che sarebbe diventata un simbolo del gusto e della cultura italiana. Quando nel 1949 il padre scomparve prematuramente, Michele – appena ventiquattrenne – prese in mano l’attività familiare, affiancato dalla madre Piera e dallo zio Giovanni. Ma fu lui, con uno spirito riservato ma determinato, a intuire il potenziale straordinario di quella crema, trasformandola in un prodotto destinato a rivoluzionare il panorama alimentare mondiale. Nel 1964, con la nascita della Nutella, Ferrero cambiò per sempre il modo in cui il mondo concepiva il cioccolato, divenuto “democratico”. La prima di iconiche creazioni che coniugavano la golosità alla magia del gioco. Ogni prodotto Ferrero non è “solo” un alimento, ma un piccolo pezzo di felicità, pensato con una cura artigianale. Michele Ferrero fu sempre un uomo lontano dai riflettori, schivo, profondamente religioso e convinto che il successo di un’impresa non dovesse mai dipendere dall’esibizionismo, ma dalla qualità e dal rispetto. Al suo fianco, dal 1962, Maria Franca Fissolo, sua compagna di vita e di lavoro: un legame indissolubile testimoniato dai figli Pietro e Giovanni. Nel 2011 il grave lutto del primogenito, ha lasciato un vuoto profondo. Giovanni Ferrero, oggi presidente esecutivo del Gruppo, ha saputo mantenere intatto lo spirito di Michele, guidando l’azienda con la stessa riservatezza e lungimiranza. Ferrero non è solo un’azienda, ma una “famiglia allargata”, dove il benessere di ogni singola persona conta quanto il successo commerciale.­­Ci sono date che scrivono la storia. Il 26 aprile 2025 segna il centenario della nascita di Michele Ferrero, un uomo che ha saputo coniugare l’arte della pasticceria con la visione strategica di un imprenditore fuori dal comune, dando vita a un impero globale che, con discrezione e rigore, ha attraversato generazioni, culture e continenti. Nato a Dogliani, nel cuore delle Langhe, nel 1925, “monsù” Ferrero è stato un esempio di quell’imprenditoria che non si misura solo con i numeri, ma con la capacità di creare valore per la società, benessere per la sua comunità. Cresciuto in una famiglia di pasticcieri, Michele ereditò dal padre Pietro Ferrero una passione per il mestiere e una visione che, nel 1946, lo portò a ideare la prima crema spalmabile a base di nocciole e cacao: il “Giandujot”, precursore della Nutella, che sarebbe diventata un simbolo del gusto e della cultura italiana. Quando nel 1949 il padre scomparve prematuramente, Michele – appena ventiquattrenne – prese in mano l’attività familiare, affiancato dalla madre Piera e dallo zio Giovanni. Ma fu lui, con uno spirito riservato ma determinato, a intuire il potenziale straordinario di quella crema, trasformandola in un prodotto destinato a rivoluzionare il panorama alimentare mondiale. Nel 1964, con la nascita della Nutella, Ferrero cambiò per sempre il modo in cui il mondo concepiva il cioccolato, divenuto “democratico”. La prima di iconiche creazioni che coniugavano la golosità alla magia del gioco. Ogni prodotto Ferrero non è “solo” un alimento, ma un piccolo pezzo di felicità, pensato con una cura artigianale. Michele Ferrero fu sempre un uomo lontano dai riflettori, schivo, profondamente religioso e convinto che il successo di un’impresa non dovesse mai dipendere dall’esibizionismo, ma dalla qualità e dal rispetto. Al suo fianco, dal 1962, Maria Franca Fissolo, sua compagna di vita e di lavoro: un legame indissolubile testimoniato dai figli Pietro e Giovanni. Nel 2011 il grave lutto del primogenito, ha lasciato un vuoto profondo. Giovanni Ferrero, oggi presidente esecutivo del Gruppo, ha saputo mantenere intatto lo spirito di Michele, guidando l’azienda con la stessa riservatezza e lungimiranza. Ferrero non è solo un’azienda, ma una “famiglia allargata”, dove il benessere di ogni singola persona conta quanto il successo commerciale.­­