Il prossimo 29 marzo, a partire dalle 20:30, l’Auditorium della Fondazione Ferrero di Alba ospiterà una serata speciale dal titolo “Voglio Imparare ad Amarmi”. Un evento che vuole sensibilizzare il pubblico riguardo ai disturbi alimentari, ma anche celebrare la memoria di Irene, una giovane donna che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi l’ha conosciuta.
L’ingresso all’evento è ad offerta libera, con il ricavato che verrà interamente devoluto all’Associazione Il Bucaneve, impegnata da anni nella cura e nel supporto a chi affronta queste difficoltà.
Durante la serata, interverranno importanti figure del mondo della psicologia e della medicina: la Dott.ssa Lanaro, psicologa e vice presidente dell’Associazione Il Bucaneve, la Dott.ssa Impallomeni, psichiatra dell’ASLCn 2, e il Sindaco di Alba, Alberto Gatto. Le loro parole offriranno uno spunto di riflessione e sostegno per chi è in difficoltà e per chi vuole comprendere meglio le sfide legate ai disturbi alimentari.
Ma non solo, perché la serata sarà anche un momento di grande emozione e bellezza. Il Trio Triskell, con il suo debutto sulle scene, porterà una performance musicale che saprà toccare l’anima. La musica dei Los Tres Amigos, composta dai membri storici Albertino Troia (cantastorie e vigneron), Marco Stirano (pianoforte) ed Enrico Farinasso (luci e immagini), con la partecipazione di Andrea Stirano e Monica Veglio alla voce, e Maurizio Stirano ai suoni e al mixer, regalerà al pubblico una serata fatta di racconti, canzoni e storie che ciascuno potrà sentire proprie.
Nel corso della serata, inoltre, saranno letti alcuni pensieri e poesie di Irene, che hanno saputo esprimere il suo mondo interiore, e verranno esposte alcune sue opere, dando modo a tutti di entrare in contatto con la sua straordinaria sensibilità.
Un’occasione unica per riflettere, condividere e sentirsi più vicini a chi sta vivendo situazioni difficili, ma anche per rendere omaggio alla memoria di Irene, con l’arte, la musica e la solidarietà.
Vi aspettiamo per un evento che vuole essere un abbraccio collettivo, un’occasione per imparare ad amarci un po’ di più e per sostenere chi ha bisogno di aiuto.