Si svolgeranno domani, giovedì 20 marzo, i funerali di Bruno Franceschina, morto a Saluzzo all’età di 93 anni.
Classa 1931 (era nato l’8 novembre), il suo nome sarà per sempre legato alla storia del Saluzzo Calcio, essendone stato uno dei talenti più limpidi, nonché ancora oggi il miglior marcatore di sempre.
Arrivato in granata nel 1948/49, dopo essere cresciuto nell’Auxilium, vi restò 4 stagioni, segnando 75 reti, incluse le 28 con cui si laureò capocannoniere nel 1951/52 in Prima Divisione (il Saluzzo chiuse al secondo posto, un solo punto dietro alla Saviglianese).
Da lì, iniziò la sua scalata al calcio che conta: prima la Biellese, con 21 reti segnate in quarta serie, quindi il Torino, con cui esordì in Serie A con l’unica presenza della sua carriera in massima serie (25 ottobre 1953, contro la Lazio). In quegli anni, Tuttosport gli dedicò addirittura una caricatura.
Quindi, il Bari in Serie C, quattro stagioni allo Spezia (Serie D e C), due al Cuneo in D, prima del ritorno al Saluzzo, con cui chiuse la carriera. I suoi numeri alla fine con i marchionali: 110 presenze e ben 80 reti (fonte: Saluzzo Centoventi, di Paolo Costa).
Suo figlio Massimo è stato a sua volta giocatore granata, nei panni di portiere tra il 1974 e il 1979.
Le esequie si svolgeranno nella Cattedrale di Saluzzo giovedì 20 marzo alle 14.30.