«Con la Cer Roero creiamo valore dalla condivisione»

Daniele Demaria è il presidente della Comunità Energetica Rinnovabile: «Prendiamo forza dal movimento collettivo di ogni singolo cittadino»

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C’è un’energia nuo­­va che at­traversa il Ro­ero, e non è so­lo una metafora. È un’energia concreta, rinnovabile e condivisa, capace di trasformare il territorio in un modello di partecipazione attiva e sostenibilità. Si chiama Cer Roero, la Comunità Energetica Rinno­va­bile che mette insieme cittadini, imprese ed enti locali per ridurre i consumi e costruire un futuro più verde.
Dopo un tour nei comuni aderenti, la prossima tappa sarà a Bra, il 17 febbraio, alle 21, all’Auditorium Arpino: un incontro aperto a tutti, senza bisogno di prenotazione. Un’occasione per capire me­glio il progetto e, soprattutto, per farne parte. La Cer Roero, infatti, è un sistema aperto e inclusivo, che permette di ottimizzare i consumi senza esborsi economici. Non è ne­cessario possedere un impianto fotovoltaico per aderire: chi partecipa può sfruttare l’energia in eccesso prodotta da altri e condividerne i benefici. L’idea è semplice e innovativa: creare un’economia circolare dell’energia che resti nel territorio, rendendolo più autonomo e sostenibile.

Un modello di comunità energetica
L’incontro a Bra sarà uno dei momenti chiave del percorso informativo che sta toccando tutti i 22 comuni coinvolti nel progetto. «Abbiamo scelto di essere presenti in ogni Comune del Roero perché la Cer trae la sua forza dal movimento collettivo di ogni singolo cittadino, dalle imprese e dagli enti locali», spiega Daniele Demaria, presidente della Comunità Ener­getica Rinnovabile. La ri­sposta della popolazione, fino a questo momento, è stata superiore alle aspettative. Gli incontri hanno registrato un pubblico attento e motivato, consapevole non solo dei benefici economici – che pure rappresentano un punto di interesse – ma anche della portata più ampia di un progetto che punta alla transizione ecologica. L’adesio­ne alla Cer Roero, infatti, non comporta alcun esborso né vincolo contrattuale. Non si tratta di acquistare energia, ma di sfruttare in maniera più intelligente quella già prodotta localmente. «La Cer Roero non vende nulla, non prevede alcun esborso per i soci, ma consente di creare valore dall’energia eventualmente condivisa», sottolinea Demaria.
Le comunità energetiche stanno diventando un modello sempre più diffuso in Italia e in Europa, grazie al loro impatto positivo sulla gestione dei consumi e sulla riduzione delle emissioni. Per il Roero, questa esperienza rappresenta non solo un passo avanti nella sostenibilità, ma anche un’opportunità per rafforzare il senso di comunità e collaborazione tra cittadini, imprese ed enti locali. «La Cer Roero è la dimostrazione di come la tecnologia e l’innovazione possano essere strumenti al servizio di un’economia più equa, capace di valorizzare le risorse locali e garantire benefici concreti a chi ne fa parte», ha inoltre aggiunto il vicepresidente Silvio Artusio Comba.

Un’opportunità in piena crescita
Anche chi non risiede in un Comune aderente può entrare a far parte della comunità energetica, purché rientri nell’area di una delle otto cabine primarie di interesse prioritario della Cer Roero. È il caso, ad esempio, di numerosi cittadini e aziende di Alba, Cherasco e altri Comuni della Langa che hanno già aderito alla Cer Roero. Inoltre, rispondendo alle richieste di cittadini, imprese e installatori provenienti da altre zone, il progetto si estenderà ai territori di ulteriori cabine primarie limitrofe, dopo aver attivato le prime otto cabine primarie (si prevede entro il 2025). «Chi entra ora nel sistema può anche beneficiare del contributo Pnrr del 40%, in scadenza il 31 marzo», spiega il presidente della Cer Roero, ricordando che questa è un’opportunità unica per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire a un modello più sostenibile.
Dopo Bra, il calendario proseguirà con altre serate informative, tra cui gli incontri del 20 febbraio a Canale, il 21 febbraio a Sommariva Perno, il 24 febbraio a Ceresole d’Alba e il 27 febbraio a Montà d’Alba, il 3 marzo a Cherasco. In ognuno di questi appuntamenti, esperti del settore, tra cui i tecnici dell’Environment Park di Torino, saranno a disposizione per spiegare nel dettaglio il funzionamento della comunità e rispondere alle domande dei cittadini. «La transizione ecologica non deve essere subita, ma affrontata con intelligenza: può diventare un’opportunità di sviluppo e crescita per tutto il territorio», conclude Demaria. Tutte le informazioni relative al progetto sono disponibili sul sito www.ceroero.it oppure scrivendo direttamente a [email protected].