La città di Boves ripudia la guerra ed aderisce alla campagna “R1PUD1A” di
EMERGENCY che ribadisce con forza l’importanza e l’adesione all’articolo 11 della
Costituzione italiana: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Il 14 gennaio sulla facciata del palazzo del Comune di Boves è stato srotolato lo
striscione con scritto R1PUD1A.
“La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non
perdere mai di vista le vittime – questo l’appello di EMERGENCY – Non ci stancheremo di
ripeterlo: EMERGENCY ripudia la guerra, come tantissimi in Italia. Con questa campagna
è il Paese in prima persona a potersi esprimere. Perché il senso della Costituzione è
inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla vivere ancora. Perché dire
“no alla guerra” è ovunque un’aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del
nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora ‘lettera viva’.”
EMERGENCY, nata per offrire cure medico chirurgiche gratuite di elevata qualità alle
vittime della guerra e per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti
umani, dalla sua fondazione è intervenuta in 21 Paesi curando, in tutte le sue strutture, oltre
13 milioni di pazienti nel mondo. Oggi l’organizzazione è presente in alcuni Paesi in cui
c’è un conflitto in corso: il Sudan, l’Ucraina e la Striscia di Gaza in Palestina. Proprio
grazie alla sua esperienza sul campo EMERGENCY afferma, ancora una volta, che il
90% dei morti e dei feriti sono civili e che la spesa di un F-35 vale quanto 3.244 posti
letto di terapia intensiva.