Le parole del Colle sono preziose, da sempre, precisamente dal 31 dicembre 1949. Fu Luigi Einaudi, primo presidente della Repubblica eletto, ad avviare la tradizione: un messaggio che fornisce alla popolazione nazionale un consuntivo dei traguardi politici, sociali e comunitari raggiunti nell’anno solare che termina e stabilisce i propositi per l’anno successivo. Dopo 75 anni, Sergio Mattarella si è presentato agli italiani in diretta dal suo studio al Quirinale, sempre in piedi, con le tre bandiere alle spalle: quella italiana, quella europea e quella del Quirinale. Completo blu e cravatta d’ordinanza, il presidente della Repubblica era visibilmente emozionato nel suo discorso di fine anno, rivolgendosi agli italiani con la classica formula: «Cari concittadini e concittadine». Sono stati 10 milioni i connazionali a decidere di ascoltarlo, prima di avviare i festeggiamenti per accogliere il nuovo anno. Un discorso intenso e ricco di cronaca, di spunti di riflessione e, soprattutto, di valori: il discorso della speranza e del rispetto. Sono stati numerosi i semi gettati dal Presidente, sovrastati da una turbolenta quotidianità che riduce il margine temporale dedicato alla riflessione. Tra le 1912 parole pronunciate in appena quindici minuti, Mattarella ha evocato la speranza in sei occasioni, due delle quali proprio in chiusura: «La speranza non può tradursi soltanto in attesa inoperosa. La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte». Ecco l’ispirazione, la scelta di continuare a coltivare il seme, condividendo la riflessione con le Istituzioni cuneesi per accogliere al meglio il 2025.
Articolo a cura di Paolo Cornero
RISPETTO
SERGIO MATTARELLA
L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani ha scelto, come parola dell’anno, “rispetto”.
Il rispetto verso gli altri rappresenta il primo passo per una società più accogliente, più assicurante, più capace di umanità.
Il primo passo sulla strada per il dialogo, la collaborazione, la solidarietà, elementi su cui poggia la nostra civiltà. Rispetto della vita, della sicurezza di chi lavora. Rispetto della dignità di ogni
persona, dei suoi diritti
ATTRAZIONE
ALBERTO CIRIO
Presidente Regione Piemonte
Non una parola ma due: capacità di attrazione. Attrazione di fiducia, persone, investimenti, infrastrutture, eventi, studenti.
Lavoriamo per potenziare l’immagine di un Piemonte sempre più attrattivo verso il pubblico internazionale, favorendo l’arrivo di investimenti e rafforzando il posizionamento delle nostre produzioni d’eccellenza nel mondo. La capacità di attrazione è anche turistica, per avere sempre più persone che scelgono di visitare il nostro Piemonte da ogni parte del mondo, richiamati qui dai grandi eventi enogastronomici, culturali e sportivi che ospiteremo anche nel 2025. Si sono aperte pochi giorni fa le Universiadi, a febbraio avremo le Final Eight di basket, a marzo gli Special Olympics. E poi, il Salone del Libro, i 50 Best, con i miglior 50 chef del mondo, l’Ostensione per i giovani all’interno delle iniziative del giubileo fino alla Vuelta e alle ATP Finals, solo per citarne alcuni tra i più prestigiosi. E attrazione di talenti, nelle nostre aziende e nelle nostre università grazie alla grande eccellenza dei nostri atenei e alle nostre politiche per il diritto all’istruzione: le borse di studio per cui continuiamo a garantire la copertura con oltre 100 milioni di euro e la nuova misura, al debutto nel 2025, per il trasporto pubblico gratuito per gli studenti nelle città sede di Università.
IMPEGNO
LUCA ROBALDO
Presidente Provincia di Cuneo
Un obbligo assunto nei riguardi di altre persone, finalizzato ad attuare o a corrispondere qualcosa. Questa, in breve, è una delle definizioni più diffuse della parola impegno che ho scelto non a caso quale motto rappresentativo per il “mio” 2025. In qualità di presidente della Provincia di Cuneo mi piace innanzitutto intendere l’impegno come semplice restituzione di tempo e di lavoro nei confronti dell’intera comunità cuneese, ma anche come forma di serietà verso i colleghi e gli amministratori che mi hanno dato fiducia. La gestione della res publica, dopotutto, implica passione e dedizione, ma soprattutto predisposizione all’ascolto e assunzione di responsabilità in fase decisionale. Da qui, allora, l’impegno ad operare nel quotidiano seguendo i valori etici e morali che i nostri padri costituenti ci hanno tramandato. L’impegno amministrativo, inoltre, non può prescindere dal rispetto nei confronti dell’Istituzione che si è chiamati a rappresentare, da intendere nel suo significato etimologico primordiale di “propositi e regole” su cui è fondata la società contemporanea. La ferma volontà di onorare l’incarico, dunque, nell’ottica di una rappresentatività inclusiva e sistemica. Per chi è cresciuto in una terra come la nostra, infine, atavicamente legata al mondo del lavoro e del dovere, l’impegno non può che coincidere con l’essenza stessa dell’essere cuneesi. Attivarsi per sé stessi e per gli altri, insomma, per continuare a rendere grande la nostra Provincia. Un impegno corale e non soltanto personale, con cui vi auguro di cuore buon 2025.
ETICA
LUCA CROSETTO
Presidente Camera di Commercio di Cuneo
Scelgo la parola “etica” che non è rappresentativa di un concetto astratto ma si esplicita attraverso una pratica quotidiana che richiede responsabilità, trasparenza e integrità. Nel 2025, abbracciare l’etica significa costruire una società più equa e inclusiva, dove il benessere collettivo è al centro delle nostre priorità.
Etica, un vocabolo che possiamo declinare in modi diversi: etica del lavoro per parlare nuovamente di lavoro buono dopo gli episodi di caporalato dello scorso anno; etica della formazione, per disseminare ai giovani una cultura improntata al rispetto e attenta ai valori; etica delle imprese, per dare evidenza a chi non sceglie la via più facile anche quando ne trarrebbe vantaggio; etica del pubblico, per dare valore a quegli enti i cui dipendenti realizzano concretamente i servizi al cittadino, alle imprese, ai propri interlocutori, facilitandone l’accesso e la fruizione e gestendo in modo trasparente le risorse; etica nell’innovazione, quanto mai necessaria oggi che le frontiere della conoscenza sono dilatate dall’intelligenza artificiale; etica delle relazioni, aperte e corrette; etica nella comunicazione, rispettosa e non aggressiva.
In sintesi: auspico un 2025 in cui con un lavoro di squadra istituzioni, corpi intermedi, imprese e privati sappiano accompagnare la nostra Granda a distinguersi come “provincia Etica”, definendo un protocollo che sappia tradurre in azioni concrete i comportamenti virtuosi da proporre ai diversi soggetti, perché ciascuno abbia la possibilità di fare la propria parte.
VALORE
MARIANO COSTAMAGNA
Presidente Confindustria Cuneo
La parola che scelgo per rappresentare il 2025 è valore, perché racchiude l’essenza della nostra attività come imprenditori e come Associazione: il valore del lavoro, il valore delle persone, il valore di un territorio che continua a distinguersi. La provincia di Cuneo è un esempio unico a livello economico. La forza del suo sistema industriale risiede nella diversificazione produttiva e nel legame ai valori fondanti. Essere fedeli ai valori fondanti significa, ad esempio, restare saldamente legati alla propria storia, al territorio e alla comunità, con un occhio sempre rivolto al futuro. Il valore per gli imprenditori della provincia Granda si esprime poi nella determinazione con cui affrontano le sfide. Lo hanno dimostrato anche negli ultimi anni, superando complessità come l’incertezza economica conseguente alla pandemia, ai conflitti e ai rincari energetici. Confindustria Cuneo, dal canto suo, si impegna ogni giorno per confermare la propria vicinanza alle aziende. Lo fa attraverso i suoi servizi e le sue attività di consulenza; lo fa offrendo supporto attraverso progetti strategici, tra cui lo Sportello per le transizioni 4.0 e 5.0, e percorsi di formazione innovativi, come il nuovo Corso di Laurea professionalizzante realizzato per la sede universitaria di Mondovì in collaborazione con il Politecnico di Torino e un nutrito gruppo di imprese. Altrettanto importante è il valore della collaborazione. La provincia di Cuneo ha sempre saputo camminare unita, costruendo reti solide tra aziende, istituzioni e terzo settore. Questa capacità di lavorare insieme è uno dei segreti del successo cuneese ed è una strada che dobbiamo continuare a percorrere, soprattutto di fronte a questioni cruciali come il miglioramento delle infrastrutture e il rafforzamento dei collegamenti internazionali. In un 2025 caratterizzato da un contesto complesso e in continuo mutamento, siamo chiamati a consolidare ciò che abbiamo costruito, ma anche a innovare e a crescere. Il punto di partenza saranno proprio i nostri valori e la consapevolezza di poter contare su un sistema complessivamente solido. Forti di un alleato in più: la neonata Fondazione Industriali. Così sapremo trasformare tutte le nuove sfide in opportunità, continuando a fare della nostra terra un simbolo di eccellenza.
IDEANTITA’
ENRICO NADA
Presidente Coldiretti Cuneo
Per quanto riguarda l’agricoltura, penso che quello di cui c’è più bisogno sia dare attenzione all’origine dei cibi, qualunque siano. Abbiamo esempi brillanti, come i prodotti Dop, che rappresentano l’identità, l’unicità e la storia del territorio. Questo approccio permette di valorizzare il prodotto, proteggerlo dalle insidie climatiche e garantire un futuro sostenibile alle aziende agricole. Non si salva un prodotto, si salva un territorio. Le regole devono essere definite da chi produce per essere efficaci e controllabili. Questo assicura che il prodotto mantenga la sua qualità e autenticità, rafforzando la competitività sui mercati.
RINNOVAMENTO
DANILO RINAUDO
Presidente Confcommercio Cuneo
Direi rinnovamento, perché implica affrontare le criticità attuali e cercare di superarle. Questo significa capire che il mondo è cambiato: non è più l’epoca di stare dietro al bancone aspettando i clienti, ma serve un nuovo approccio che combini l’esperienza con l’apertura al cambiamento. Come associazione, il nostro compito è guidare i commercianti in questa trasformazione. È importante il rinnovamento tecnologico: l’intelligenza artificiale, ad esempio, è una grande opportunità se usata in modo sensato e accessibile. La tecnologia deve essere al servizio dell’uomo, non il contrario. Il nostro obiettivo è proporla nel modo giusto, aiutando i commercianti a integrarla nella loro attività per affrontare meglio le sfide e, dove possibile, evitarle. Questo significa non solo sostenere, ma essere propositivi.
SOSTENIBILITA’
JOSEPH MEINERI
Presidente Confartigianato Cuneo
La parola chiave è “sostenibilità”. È un percorso che stiamo intraprendendo come associazione, iniziato lo scorso anno, e che abbraccia tanti aspetti: ambientale, economico e sociale. Sostenibilità significa anche rinnovare il nostro mondo associativo e quello delle imprese, dei servizi, del credito, in un’ottica a tutto tondo. Stiamo investendo molto in questa direzione, perché rappresenta la chiave per affrontare il 2025 e le sue criticità.
UNIONE
NADIA DAL BONO
Direttore Generale Confesercenti Cuneo
Unirsi per essere più forti insieme: questa è la nostra visione per il 2025. Stiamo creando sinergie tra i territori di Cuneo, Imperia e Savona per valorizzare le rispettive eccellenze e affrontare le sfide comuni. Montagne, mare, colline: ognuno ha qualcosa da offrire, e insieme possiamo crescere. Il commercio, in particolare, ha bisogno di un approccio nuovo. Non possiamo competere con i colossi come Amazon, ma possiamo proporre alternative che valorizzino il territorio e le sue peculiarità. L’unione non è solo un concetto: è un impegno concreto verso la crescita e la valorizzazione delle diversità.
TRANSIZIONE
MASSIMO MARENGO
Presidente Confapi Cuneo
La parola di quest’anno è transizione, intesa non solo in senso ambientale, ma come trasformazione profonda del modello economico. Anche le piccole e medie imprese che rappresentiamo stanno vivendo questo passaggio: chi ha investito in innovazione, tecnologia e formazione ha dimostrato di essere più resiliente. È fondamentale sostenere le imprese nell’adattarsi ai cambiamenti tecnologici e strutturali, puntando su macchinari evoluti, riduzione dei consumi e nuovi know-how. Questa è la transizione che dobbiamo abbracciare: non solo un’opportunità, ma una necessità per competere.
PERSEVERANZA
MAURO CARLEVARIS
Presidente CNA Cuneo
Oggi il contesto nazionale è difficile per l’artigianato, ma nella nostra provincia si continua a lavorare e ad andare avanti. Le nostre micro e piccole imprese rappresentano il 97% del tessuto economico locale e spesso sono formate da uno o due addetti. Nonostante le sfide, è importante perseverare, anche per incoraggiare i giovani a intraprendere nuove imprese. La fiscalità, la burocrazia e i costi energetici sono ostacoli importanti, ma con determinazione possiamo trovare soluzioni innovative. Spazio al cambiamento: l’intelligenza artificiale, ad esempio, è una sfida da affrontare anche per il settore artigianale. È fondamentale che le nostre imprese restino dinamiche e curiose, cogliendo le opportunità che la tecnologia offre per crescere e innovare.
INCLUSIVITA’
TINO CORNAGLIA
Presidente Confcooperative Piemonte
Inclusività, partecipazione e sostenibilità sono i valori fondamentali del nostro agire quotidiano. Il mondo cooperativo è una condivisione per cui si lavora per il bene comune, il benessere dei soci e la loro felicità. Lo stare insieme può risolvere tanti problemi e, in un momento storico come questo, il potenziale di una comunità che lavora per un fine comune è più importante che mai.
PRODUTTIVITA’
ENRICO ALLASIA
Presidente Confagricoltura Cuneo
Chiediamo una politica agricola che metta al centro la produttività e la competitività dell’agricoltura europea in un quadro di mercato globale, mentre negli ultimi anni diverse normative europee hanno contribuito alla riduzione della produzione del 10%. Purtroppo, i paesi Brics hanno una netta supremazia a livello agricolo e l’Europa deve invertire la rotta, premiando chi investe in sostenibilità, innovazione e competizione. Servono strumenti di gestione del rischio efficaci, che consentano agli agricoltori di condividere i rischi economici legati a eventi estremi o crisi sempre più frequenti. Inoltre, invochiamo reciprocità negli standard degli accordi commerciali con altre aree del mondo, per non compromettere il nostro modello produttivo. Intese come il Mercosur devono garantire che i prodotti importati rispettino gli stessi criteri di qualità, sicurezza e sostenibilità richiesti agli agricoltori italiani ed europei, tutelando le denominazioni di origine e le altre nostre eccellenze. Dobbiamo servirci sempre più dell’innovazione (agricoltura di precisione, piattaforme digitali…) e della ricerca (Tea, biotecnologie avanzate…) per migliorare la produttività agricola in un mondo che cambia alla velocità della luce e tutelare il reddito degli agricoltori.
IMPREVEDIBILITA’
CLAUDIO CONTERNO
Presidente CIA Cuneo
L’ho detto e ripetuto in più occasioni: la parola che spiega il 2025 è imprevedibilità. Non si può più fare quello che si faceva dieci anni fa, quando si potevano pianificare progetti a lungo termine. Oggi il mondo cambia con una velocità che lascia disorientati: guerre, mercati instabili, trasformazioni radicali. Non si può programmare come prima, e questo genera ansia, soprattutto nel settore agricolo. Chi lavora con la terra è abituato a convivere con l’incertezza, ma mai come ora si percepisce una mancanza di direzione generale.
BELLEZZA
MAURO GOLA
Presidente Fondazione CRC
La bellezza può costituire un valore attorno cui riconoscersi come comunità provinciale? Una priorità comune? Il celebre passaggio “la bellezza salverà il mondo”, che Dostoevskij mette in bocca a un suo personaggio, può valere come augurio e impegno per questo anno da poco iniziato? Io credo di sì. In primis, perché il nostro territorio è uno straordinario concentrato di bellezza: me lo ha sottolineato inaspettatamente un amico che pochi giorni fa arrivava qui da fuori Piemonte, dicendomi che noi cuneesi sottovalutiamo la fortuna di vivere in un posto che ogni giorno offre allo sguardo questa meraviglia di panorama. Io sono convinto che vivere in provincia di Cuneo sia una grande opportunità, e non solo per la bellezza che ogni giorno possiamo osservare attorno a noi. Lavorare per far conoscere all’esterno questa realtà e rendere il nostro territorio sempre più attrattivo diventa allora essenziale. Nei mesi passati ho avuto numerose occasioni di incontro e confronto con le giovani generazioni e ho potuto toccare con mano le idee e l’energia che vogliono mettere a disposizione della nostra comunità. Perché questa bellezza possa fiorire e portare frutti, e non rimanga invece un potenziale inespresso di cambiamento, è necessario trovare modalità nuove e spazi adeguati: una priorità che vogliamo mettere al centro della nostra azione per il 2025 e una responsabilità collettiva centrale per il nostro futuro.
Infine, la bellezza è un patrimonio comune: per questo è importante costruire occasioni che mettano l’arte e la cultura a disposizione di tutti e, in parallelo, prenderci cura del grande patrimonio artistico diffuso sul territorio. Una sorta di “educazione alla bellezza” che trova conferma nella grande partecipazione di pubblico alle iniziative espositive in corso in questo periodo.
Tra poche settimane la Fondazione Crc presenterà pubblicamente le priorità individuate per il prossimo quadriennio, sintetizzate nel nostro Piano Pluriennale.
Un documento, frutto di un lavoro di analisi, ascolto e approfondimento che dettaglia come vogliamo contribuire a far crescere la comunità provinciale, con il supporto e la collaborazione di tutto il territorio. La bellezza, ne sono certo, può far parte dei valori condivisi su cui costruire, con fiducia e consapevolezza, il nostro futuro.
CURA
ANNA MARIA POGGI
Presidente Fondazione CRT
Bisogna tornare ad avere cura di ciò che ci circonda, bisogna ripartire dalle persone, dall’attenzione per il territorio, dai beni della natura e dall’arte.
BENE COMUNE
EZIO RAVIOLA
Comitato di gestione Compagnia di San Paolo
È lo stile della nostra Fondazione. La condivisione e la cooperazione sono strumenti fondamentali per affrontare le difficoltà e superare i momenti di criticità. Provare a lavorare insieme per il bene comune rappresenta una sfida, ma anche una promessa per il futuro.
AUTONOMIA
GIANCARLO FRUTTERO
Presidente Fondazione CR Fossano
A bbiamo scelto «solidità patrimoniale» e «autonomia» come parole guida. Questi due concetti sono fondamentali per garantire il futuro del servizio al territorio delle nostre istituzioni. La solidità patrimoniale rappresenta la base per affrontare le sfide economiche, mentre l’autonomia è essenziale per preservare il nostro modello e continuare a sostenere le comunità locali. Questa visione integrata permette di affrontare le criticità con una strategia condivisa e orientata alla resilienza e allo sviluppo.
AVANTI
SERGIO SOAVE
Presidente Fondazione CR Savigliano
La parola che scelgo è “sempre avanti”. Dobbiamo rafforzare il legame con le grandi fondazioni piemontesi e incentivare uno sviluppo della nostra Fondazione, consolidando il lavoro svolto fino ad oggi. La strada intrapresa, frutto di un grande dibattito e di un impegno collettivo sul territorio, ha portato ottimi risultati. Squadra che vince non si cambia.
CONDIVISIONE
MARIO ANSELMO
Presidente Fondazione CR Saluzzo
Al di là delle singole elargizioni, noi cerchiamo di portare avanti progetti che promuovano la condivisione sul territorio. Un esempio è il nostro lavoro nel settore agricolo, come per la mela, dove abbiamo sostenuto iniziative di unione e condivisione tra gli operatori. La cooperazione tra coltivatori permette di aumentare la competitività e la penetrazione commerciale, creando una massa critica capace di affrontare il mercato globale. Anselmo evidenzia come «fare squadra» sia un principio fondamentale: «In primis, devono essere convinti gli operatori, ma la Fondazione si impegna a mettere risorse a disposizione per favorire iniziative condivise e incrementare la produttività. Cooperare e avere una visione univoca consente di finalizzare le risorse in modo efficace, evitando dispersioni. Questo è essenziale sia per il territorio sia per il futuro delle nostre comunità.
Testi raccolti da Daniele Vaira