Adriana Dellavalle, sindaco di Santa Vittoria d’Alba, ha deciso di rivolgersi direttamente alle istituzioni superiori, in merito alla questione-Diageo. La prima cittadina, a nome dell’intera Amministrazione civica, ha indirizzato un appello di intervento urgente per la salvaguardia e l’acquisizione del sito storico-produttivo di Cinzano: esprimendo la massima preoccupazione circa la decisione della società di chiudere definitivamente lo stabilimento entro giugno 2026.
Si tratta di una comunicazione ufficiale: inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sviluppo Economico, ai presidenti di Regione Piemonte e Provincia di Cuneo, al senatore Giorgio Maria Bergesio, oltre che all’Ad di Diageo Italia, a Confindustria Cuneo, alla Soprintendenza alle Belle Arti, ma anche al leader dell’AssoSindaci del Roero e ai primi cittadini di Alba e Bra.
«Tale decisione -dice la Dellavalle- avrà ripercussioni gravissime sul nostro territorio, comportando la perdita di circa 350 posti di lavoro, mettendo in difficoltà non solo i dipendenti diretti, ma anche l’indotto locale. Lo stabilimento Diageo rappresenta un importante polo storico-produttivo, con una tradizione che affonda le radici nel passato. In particolare la presenza della Villa Ascenti, delle cantine storiche -che hanno dato anche spunto al film “Il segreto di Santa Vittoria”- e della favolosa Glass Collection unica al mondo, voluta all’epoca dalla storica dirigenza Cinzano. Tutto conferisce allo stabilimento un valore inestimabile dal punto di vista culturale e patrimoniale».
La Giunta non ci sta, alle decisioni “irrevocabili” assunte dalla direzione Diageo: «Non possiamo accettare che a questo capitale umano, e a questo sito venga stabilita una data di scadenza. In questa nuova fase critica, l’obiettivo primario diviene la ricerca di un acquirente serio e affidabile, che possa garantire la continuità produttiva e la tutela dei livelli occupazionali».
Di più: «Riteniamo fondamentale anche che la richiesta economica da parte della Diageo, tenendo conto del valore attuale, il potenziale di sviluppo futuro, e il valore sociale dei posti di lavoro, sia equa e sostenibile per un nuovo investitore, non orientata semplicemente alla massimizzazione del profitto».
Dal quadro d’insieme, alle richieste espresse alle forze istituzionali: «Riteniamo indispensabile un intervento urgente e coordinato da parte di tutte le istituzioni competenti, a livello nazionale, regionale e provinciale, per favorire attivamente la ricerca di un investitore interessato all’acquisizione del sito».
Ecco i contenuti dell’istanza formale: in primo luogo, «l’apertura di un tavolo di crisi interistituzionale, coordinato dal Ministero dello Sviluppo Economico, con la partecipazione di Regione, Provincia, Comune, rappresentanze di categoria e la stessa Diageo, con il preciso mandato di identificare e discutere con potenziali acquirenti».
E poi: «Chiediamo l’impegno delle istituzioni a fornire supporto concreto al processo di acquisizione, attraverso agevolazioni fiscali, incentivi all’investimento, garanzie per i nuovi acquirenti, e semplificazione burocratica: oltre che la massima trasparenza e condivisione delle informazioni con le rappresentanze sindacali e il territorio, per un processo partecipato e inclusivo».
Il sindaco, infine, domanda l’attivazione di misure di sostegno al reddito per i lavoratori durante il periodo di transizione, qualora si rendesse necessario. Oltre che: «Un’azione di promozione del sito produttivo a livello nazionale, evidenziandone le potenzialità e le competenze presenti. Siamo convinti che, nonostante la difficile situazione, la ricerca di un acquirente serio rappresenti l’unica via percorribile per tutelare i posti di lavoro e il futuro del nostro territorio».